366 compresse di saggezza pedagogica: prezioso granaio per il nostro inverno pedagogico. 366 punti luce offerti ai genitori impegnati che hanno i minuti contati, esattamente come i padri e le mamme che stanno leggendo. Stanno leggendo perché genitori saggi, giovani, consapevoli. - Saggi: sanno che non si può educare a fiuto, a casaccio. Educare è arte da imparare! - Giovani di mente: amano il discorso rapido, secco, succoso, ridotto all’osso, accattivante. - Consapevoli del loro ruolo. Nessuno li ha obbligati ad essere genitori, ma ora che lo sono diventati vogliono fare i genitori. Per essere genitore bastano tre secondi (quel tanto di tempo richiesto per la fecondazione), per fare il genitore non basta una vita! Sta qui la ragione decisiva della nostra “Agenda pedagogica”. ‘Agenda’, cioè pagine che ricordano un impegno: l’impegno educativo! Il più alto, il più nobile, in assoluto. Un’unica avvertenza: non ingurgitare, ma prendere con calma, giorno dopo giorno, una compressa alla volta, portarla nella mente e ‘ruminarla’ fino a che non abbia raggiunto l’unico vero scopo per cui è nata: non far pensare qualcosa, ma far succedere qualcosa! Saggia degustazione!
Un piccolo libretto sulla famiglia e sull'importanza di creare una famiglia con solide radici.
Il peso di queste pagine sta nel tematizzare il problema del senso della vita. Sono pagine indispensabili in una società disorientata come la nostra. Pagine da regalare ai depressi, ai delusi. Non lasciano riposare la mente, in compenso rendono abbracciabile la vita. Il lettore scoprirà che vivere è lavorare con il cuore, vivere è stancarsi per gli altri. Scoprirà che l'Amore è il brevetto della vita e della felicità (L'Autore).
Il nostro scopo è riportare alla ribalta la paternità. Lo faremo sottolineando l'identità maschile nei confronti dell'identità femminile, contro l'attuale tendenza ad annullare la differenza naturale dei due sessi. Lo faremo evidenziando tutti i contributi tipici che la figura paterna apporta all'educazione (L'Autore).
Vale la pena d'essere al mondo? Che senso ha questa vita di lavoro, di stagioni, di matrimoni, di vacanze e sepolture? Un libretto per non smarrire la bussola della vita.
Pagine ricche di mille stimoli, di mille idee, capaci di innalzare la qualità della nostra arte di educare. Non sono pagine per lettori superiori: sono pagine per genitori che, senza testimoni e senza elogi, continuano a educare i figli perché il mondo non vada in frantumi. Pagine per chi non ha perso la passione educativa. Pagine per chi ha capito che per fare le rivoluzioni occorre mangiare idee.
• Il contenuto di queste pagine: la coperta del mondo che gli mantiene la giusta temperatura: la tenerezza. • La motivazione di queste pagine: la carezza ci salverà. • L’urgenza di queste pagine: oggi ci emoziona di più un barboncino che non un barbone. • L’obiettivo di queste pagine: fermare la desertificazione delle relazioni umane. • Lo stile di queste pagine: lontano mille miglia dai gargarismi pedagogici. • Il lettore di queste pagine: non adatte a coloro che hanno mandato il cervello in pensione. • Il sogno di queste pagine: riuscire a convincere che è meglio un cuore ardente che mille cervelli aridi. Nota: un testo come questo aspetta d’esser letto non da pochi, non da molti, ma da tutti!
Pregare è prendersi cura di sé. Pregare è andare a scuola di successo. A ginnastica ci facciamo le ossa, a musica l'orecchio, a canto la voce, a mani giunte costruiamo l'Uomo! Sì, la fecondità umana della preghiera è immensa! La preghiera educa per natura sua! È questa la convinzione che regge tutte le pagine del nostro opuscolo. Il lavoro è diviso in due parti. La prima presenta i sei contributi fondamentali offerti dalla preghiera alla formazione dell'uomo riuscito. La seconda parte , concretissima, indica le strategie pratiche per educare a 'pregare' e non solo a 'dire le preghiere'. Sono pagine che possono essere utili a tutti: ai piccoli e ai grandi; a chi sbaglia e a chi crede di non sbagliare mai. Fortunato il figlio che incontra la preghiera e l'abbraccia! Resterà in piedi anche quanto la vita mostra i denti ed il sole picchia forte.
Il castigo non è uno sport facile, ma necessario. Ormai ne sappiamo abbastanza per concludere che l’anarchia non porta da nessuna parte. Ne sappiamo abbastanza per essere certi che un bambino viziato non è un bambino felice: è soltanto un bambino che passa di esperienza in esperienza. Insomma, il bambino ha bisogno d’essere avvertito che sta sbandando. L’avvertimento si chiama ‘castigo’! Sì, perché sta qui il senso del castigo pedagogico: non far soffrire, non condannare, ma avvertire il figlio che è uscito di strada. Questo è il concetto di castigo che viene proposto in queste pagine. Il lavoro è diviso in tre brevi parti. Nella prima si prova il castigo è una strategia educativa non meno importante di tante altre strategie, come, ad esempio, il parlare, l’amare, l’ascoltare, il dare l’esempio... La seconda parte presenta che l’educatore ha a disposizione. La terza parte ci dice castigare perché la correzione sia pedagogicamente corretta. Il tutto caratterizzato dalla limpida chiarezza e dalla massima concretezza!
Il primo problema pedagogico d’oggi è un problema di cime, di vette. Chi non vede che i fari della propria auto, pensa che tutto il mondo finisca lì; chi vede le stelle è sollecitato a continui sorpassi. Se i nostri ragazzi svolazzano come polli, è perché abbiamo dimenticato di farli incontrare con personalità alte, significative! Eppure la Cima c’è ed ha un nome ben definito: si chiama ‘Cristo’. È lui il miglior successo della nostra specie. Lui l’uomo perfetto, seguendo il quale, si cresce Uomini. Queste pagine si propongono di provare che Gesù fa diventare ‘grandi’, non solo ‘grossi’. Gesù fa crescere più in fretta. Gesù forgia personalità d’alto fusto. Insomma, Cristo è la terapia d’urto all’attuale umanesimo piatto. Ciò detto, è chiaro che questo non è un libro di brioches. È un libro che non costringe a prendere appunti, ma decisioni. Un libro terapeutico: in Cristo vi è tutto il corredo necessario per impaginare bene la vita e non scarabocchiarla. Un libro benefico: incontrare Cristo, è l’affare più indovinato della vita! Testo limpido, essenziale, di alta leggibilità. L’augurio è che il lettore vi entri uomo ed esca umano!