Arrigo Petacco indaga su don Vito Cascio Ferro, l'uomo che trapiantò nel Nuovo Mondo la struttura della mafia siciliana, e ricostruisce la storia di Joe Petrosino, che avvertì per primo l'incombente minaccia e cercò di fermarne sul nascere la diffusione. Poliziotto italoamericano di umilissime origini, Petrosino fu l'acerrimo nemico di don Vito: lo combattè per anni, ma non riuscì a impedire che il seme da lui portato in terra americana germogliasse. Né potè sottrarsi alla feroce vendetta della "Mano Nera" di New York.
Chi fu veramente Virginia Oldoini, contessa di Castiglione? La sincera patriota che sedusse Napoleone III per favorire l'unità d'Italia, o la scaltra cocotte che mise le proprie grazie a disposizione di Cavour per fini assai meno nobili? Aristocratica, ricca, annoiata, bellissima, la contessina aveva appena diciotto anni quando Vittorio Emanuele II decise di servirsi di lei per guadagnare alla causa italiana l'imperatore francese. Nell'alcova di Virginia passarono le più importanti teste coronate d'Europa, tanto che alla sua morte i servizi segreti sabaudi bruciarono tutti i documenti che la riguardavano, lasciandosi però sfuggire lettere, diari e memoriali, grazie ai quali Arrigo Petacco è riuscito a ricostruire questa pagina di storia italiana.
In questa ricostruzione, lontana da ogni interpretazione ideologica, Arrigo Petacco racconta la storia di un lembo conteso della nostra patria, in cui la presenza di etnie diverse ha favorito, di volta in volta manifestazioni nazionalistiche, quasi sempre detttate dall'deologia vincente.