Scopo dell'autore è quello di liberare il poeta da categorie scolastiche e semplicistiche che per molto tempo ne hanno avvilito il pensiero impedendo di accostarvisi in modo libero e interrogativo. La prima formula a essere messa in discussione è quella del pessimismo, seguito a ruota da quella che si ostina a vedere nel suo percorso poetico e intellettuale un passaggio dalla natura benigna alla natura matrigna. Nello smontare queste e altre costruzioni superficiali, viene posta in primo piano la definizione del pensiero di Leopardi come pensiero della finitudine. Nel cuore della finitudine prende campo l'azzardo di un infinito impossibile da esplorare e impossibile da trattenere nel linguaggio: è il germe da cui nasce il suo "pensiero poetante".