il libro raccoglie un testo di Giovanni Reale ed Elisabetta Sgarbi sui "compianti" in terracotta di Niccolò dell'Arca, Guido Mazzoni e Antonio Begarelli. In questi gruppi scultorei, capolavori dell'arte umanistica e rinascimentale, si racchiude una lezione di straordinaria intensità sull'esperienza del dolore e della separazione, alla luce di una fede. A esprimere la disperazione dei personaggi rappresentati nei "compianti" anche i testi inediti di cineasti internazionali, come Michael Cimino e George Remerò, e di scrittori di diversa provenienza, come Antonio Scurati, Diego Marani, Pino Roveredo, Lucrezia Lerro e Vittorio Sgarbi, interpretati dalle voci intense di Anna Bonaiuto e Toni Servillo.
El Banquete de Platón es considerado una de las cumbres no sólo del pensamiento filosófico griego sino de la literatura universal. A partir de una enigmática sentencia del gran negador de Platón que es Nietzsche (“todo aquello que es profundo ama la máscara”), Reale avanza una sugestiva interpretación de este gran texto y liga su lectura a sus estudios sobre las doctrinas no escritas de Platón.
El libro se abre con una referencia a Nietzsche y su metáfora de la “máscara” para caracterizar las distintas formas de acceso a la verdad. Para Nietzsche, la máscara esconde y al mismo tiempo revela lo más profundo y se puede considerar que los mitos en los diálogos platónicos tienen esa función de máscara, revelando siempre a medias las verdades a los que las comprenden y escondiéndolas a los que no son iniciados.
En este libro, de deliciosa lectura, Reale logra mantener un fino equilibrio entre la narración de lo que ocurre en el diálogo y la disciplina de la precisión erudita, que siempre se ciñe a las formulaciones originales de Platón.
Autor
Giovanni Reale es catedrático de Historia de la Filosofía Antigua en la Universidad Católica de Milán. Se doctoró en la misma Universidad y siguió cursos de especialización en Hamburgo y en Múnich. Asimismo, fue profesor de Historia General de la Filosofía y de Filosofía Moral en la Universidad de Parma.
Entre sus obras, traducidas a numerosos idiomas, cabe destacar Guía de lectura de la “Metafísica” de Aristóteles, Introducción a Aristóteles, La sabiduría antigua, Platón en búsqueda de la sabiduría secreta, Por una nueva interpretación de Platón y, junto con Dario Antiseri, Historia del pensamiento filosófico y científico (3 vols.), publicadas todas ellas por Herder.
Giovanni Reale torna al pubblico degli appassionati e degli studiosi d'arte con una nuova riflessione artistica (ampiamente illustrata) sul capolavoro di Botticelli. Al centro della lettura di Reale, un'ipotesi originale e affascinante: l'idea che il quadro generalmente noto come "La Primavera" sia in realtà una rappresentazione allegorica ispirata al romanzo enciclopedico di Marziano Capella, "Le Nozze di Filologia e Mercurio". Attraverso l'individuazione di paralleli letterari tratti dai testi classici e dell'Accademia platonica fiorentina, e mediante il riesame delle più importanti interpretazioni, antiche e moderne, del quadro, l'autore fa emergere le componenti platoniche del capolavoro del Botticelli. Insieme al volume, un DVD con un nuovo film sulla Primavera di Botticelli, di Elisabetta Sgarbi: una primavera notturna, attraversata da un turbine di petali di vario colore e coperta di veli che sollevati dal vento rivelano il mistero di questo dipinto.
Attraverso un appassionato scambio di idee tra Monsignor Scola e Giovanni Reale, il libro analizza e commenta la situazione attuale della società e dell'uomo. Con un intervento di Armando Torno.
El hombre contemporáneo está gravemente enfermo. En el origen del «malestar de la civilización» está implícito el nihilismo imperante que Nietzsche instituyó a finales del siglo pasado. Frente a la ausencia del sentido que lo acompaña, en cada paso del sometimiento técnico-científico del mundo, después de haber experimentado punzantes desilusiones, angustias y miedo, en el mundo actual se vuelve la mirada al «pasado remoto», en un deseo innato por retornar a las propias raíces culturales. El mundo contemporáneo ha redescubierto la sabiduría de los griegos, que de nuevo se impone como punto de referencia ineludible para quien pretenda construir la identidad propia. Este libro traza un minucioso itinerario por los males que aflijen al hombre contemporáneo, mostrando cómo la sabiduría antigua revela los métodos de «curación» del malestar actual. Esta terapia, tal vez, nos permita curar o, al menos, aliviar el dolor y la desesperación que nos invade.
"Matthias Grünewald ci ha sempre attratto, soprattutto a partire da varie riflessioni fatte da scrittori, pensatori e teologi sull'Altare di lsenheim, che ci hanno illuminato più di quelle fatte dalla maggior parte degli storici dell'arte. In effetti il messaggio di tale pittore trascende l'ambito specifico della storia dell'arte, in quanto investe in maniera assai forte i due problemi di fondo dell'uomo: quello della sofferenza, quello della morte e del loro senso. Le soluzioni che egli presenta di questi problemi, sono quelle di un vero credente nel messaggio del cristianesimo, oltre che di un uomo impegnato a fondo nel portare aiuto a quelle persone sulle quali tali problemi pesavano in sommo grado, vale a dire ai lebbrosi dell'ospedale annesso al convento dei frati dell'Ordine di Sant'Antonio di Isenheim. Una interpretazione adeguata del messaggio comunicato con la creazione del grande Altare di Isenheim, che è un grandioso polittico articolato in forma di libro, non può basarsi solamente su criteri estetici e connessi con l'arte pittorica, e nemmeno può esaurirsi in ricerche che mirino a ricostruire il misterioso personaggio storico che sta sotto il nome di Grünewald." (dalla prefazione dell'autore)
In bilico tra analisi iconografica e ricerca filosofica, Giovanni Reale guida il lettore a scoprire "La scuola di Atene" di Raffaello (1509-1510), contenuta nella Stanza della Segnatura dei Musei Vaticani, e il significato della messe di simboli e riferimenti cifrati che nasconde, offrendo al tempo stesso una godibile introduzione alla filosofia greca: Platone che, al centro dell'affresco, indica la volta celeste e la trascendenza, Aristotele che insiste nel richiamare l'ambizione filosofica a volgersi all'osservazione della natura e alla ricerca empirica; Socrate defilato ma in realtà onnipresente, Diogene in posa provocatoria, Eraclito l'oscuro, Pitagora, Euclide e Parmenide.
Il "Simposio" di Platone è considerato uno dei grandi capolavori non solo del pensiero filosofico greco ma della letteratura universale. Partendo da un'enigmatica sentenza di un grande negatore di Platone come Nietzsche ("tutto ciò che è profondo ama la maschera"), Reale avanza una suggestiva interpretazione del grande testo e lega questa lettura ai suoi studi sulle dottrine non scritte di Platone. Il volume è stato pubblicato nei Saggi Rizzoli nel 1996.
Traendo spunto dal discorso pronunciato in occasione del conferimento a Riccardo Muti della laurea honoris causa in filosofia estetica dalla Università Vita Salute del San Raffaele, Giovanni Reale offre un'interpretazione dell'opera del grande direttore d'orchestra da una prospettiva platonica, intrecciandola con una riflessione sulla natura profonda della musica e i rapporti tra l'arte e il divino. La bellezza che risplende nell'opera d'arte è infatti il riflesso di un valore superiore, ossia di quella armoniosa proporzione in base alla quale Dio, l'artista primigenio, ha creato il cosmo. Il volume contiene inoltre brevi colloqui tra Reale e Muti sulla musica come linguaggio capace di unire gli uomini.
I "valori dimenticati" dell'Occidente provengono dai due grandi cespiti della civiltà europea: la filosofia greco-romana e la religione ebraico-cristiana. In Socrate, Platone, Aristotele e Plotino ritroviamo i concetti di cura dell'anima, assimilazione a Dio, virtù, giustizia, verità, bene e bellezza. Nell'Antico Testamento, nei Vangeli e nei grandi pensatori cristiani come Agostino ritroviamo invece i concetti di persona, amore, rivelazione e salvezza.