Presentiamo il nuovo volume degli scritti di Antonio Rosmini nell’edizione critica ideata e promossa dallo stesso autore secondo i criteri della “collezione”. Dopo il Concilio Vaticano II, in un clima di maggiore universalizzazione del pensiero, quest’opera è un indispensabile punto di riferimento per l’approfondimento dell’esistenza e della tematica della persona umana. Il rigore scientifico dell’edizione è garantito dall’Istituto di Studi Filosofici di Roma e dal Centro Internazionale di Studi Rosminiani di Stresa. Il volume è rilegato in tela di formato 14,5x23.
Nel 1834 il conte Terenzio Mamiani della Rovere pubblica un saggio dal titolo: Del Rinnovamento della filosofia antica italiana. L'opera intende perseguire l'ambizioso progetto di superare le antinomie della filosofia moderna e la sterile conflittualità dei sistemi attraverso un ripensamento radicale dell'attività speculativa. In questo percorso il conte della Rovere rivolge precise contestazioni ad alcuni autori contemporanei tra i quali figura Antonio Rosmini in riferimento al Nuovo saggio sull'origine delle idee, pubblicato nel 1830. In risposta alle critiche, il Roveretano scrive il Rinnovamento della filosofia, una serrata requisitoria contro la filosofia del Mamiani nella quale con implacabile lena Rosmini mette allo scoperto gli errori speculativi del conte e dimostra l'inconsistenza e l'infondatezza delle critiche rivolte al Nuovo Saggio. Un documento imprescindibile del dibattito filosofico dell'Ottocento italiano. Il volume è il primo di due tomi.
Nel 1834 il conte Terenzio Mamiani della Rovere pubblica un saggio dal titolo: Del Rinnovamento della filosofia antica italiana. L'opera intende perseguire l'ambizioso progetto di superare le antinomie della filosofia moderna e la sterile conflittualità dei sistemi attraverso un ripensamento radicale dell'attività speculativa. In questo percorso il conte della Rovere rivolge precise contestazioni ad alcuni autori contemporanei tra i quali figura Antonio Rosmini in riferimento al Nuovo saggio sull'origine delle idee, pubblicato nel 1830. In risposta alle critiche, il Roveretano scrive il Rinnovamento della filosofia, una serrata requisitoria contro la filosofia del Mamiani nella quale con implacabile lena Rosmini mette allo scoperto gli errori speculativi del conte e dimostra l'inconsistenza e l'infondatezza delle critiche rivolte al Nuovo Saggio. Un documento imprescindibile del dibattito filosofico dell'Ottocento italiano. Il volume è il secondo di due tomi.
Nuovo saggio sull’origine delle Idee, l’opera filosofica senz’altro più importante e matura di Rosmini, aveva suscitato immediatamente dopo la pubblicazione (1830) numerose reazioni, di grandi consensi ma anche di profondo dissenso. Vincenzo Gioberti è tra gli intellettuali che manifestano apertamente una posizione critica. Tale polemica dà origine in un primo momento ad un vivace scambio epistolare tra i due e successivamente, nel 1846, spinge Rosmini a chiarire la sua posizione nel Vincenzo Gioberti e il panteismo. Lezioni Filosofiche, pubblicato anonimo, in cinque puntate sul «Il Filocattolico» di Firenze e poi in un unico volume. Si tratta di un’opera d’eccezione tra gli scritti di Rosmini: scritta per essere pubblicamente pronunciata - cosa che però non avvenne mai -, l’opera presenta uno stile fluente, vivido e ricco, e costuisce un documento prezioso della realtà filosofica e intellettuale italiana della seconda metà dell’Ottocento.
Il Nuovo Saggio sull’origine delle idee è l’opera senz’altro più importante di Rosmini, quella in cui le prime intuizioni filosofiche giungono ad una piena maturità e si organizzano in un’architettura di pensiero ordinata e coerente. Il saggio vede la luce nel 1830 e immediatamente, per la dimensione, l’ampiezza e l’originalità dell’orizzonte speculativo, procura a Rosmini, allora poco più che trentenne, una grande notorietà. Nella prima parte l’Autore si dedica all’analisi e alla demolizione dei sistemi filosofici precedenti, in particolare sottopone a vaglio critico il pensiero di Locke, Leibniz e Kant. Nella seconda parte procede all’edificazione della sua dottrina filosofica fondata sull’idea dell’essere, idea innata, «fonte di ogni certezza» e «mezzo per conoscere tutte le altre cose».
Il "Nuovo Saggio sull'origine delle idee" è l'opera senz'altro più importante di Rosmini, quella in cui le prime intuizioni filosofiche giungono ad una piena maturità e si organizzano in un'architettura di pensiero ordinata e coerente. Il saggio vede la luce nel 1830 e immediatamente, per la dimensione, l'ampiezza e l'originalità dell'orizzonte speculativo, procura a Rosmini, allora poco più che trentenne, una grande notorietà. Nella prima parte l'Autore si dedica all'analisi e alla "demolizione" dei sistemi filosofici precedenti, in particolare sottopone a vaglio critico il pensiero di Locke, Leibniz e Kant. Nella seconda parte procede all'edificazione della sua dottrina filosofica fondata sull'idea dell'essere, idea innata, «fonte di ogni certezza» e «mezzo per conoscere tutte le altre cose». Il Nuovo Saggio termina con questo volume.
Un documento di notevole valore per la comprensione del pensiero politico di Antonio Rosmini e dei suoi rapporti con le altre discipline, quali la teologia, la filosofia, la pedagogia e la letteratura.
E' sicuramente l'opera piu importante di Rosmini, quella in cui le prime intuizioni filosofiche giungono ad una piena maturita e si organizzano in un'architettura di pensiero ordinata e coerente.
Opera rara e dal carattere eccezionalmente singolare, l'incompiuto commento alla Introduzione del Vangelo di Giovanni e considerato uno dei piu splendidi monumenti della teologia rosminiana.
A cura di A. Valle.