"Donne e uomini" è un'esplorazione del desiderio e della bellezza di stare insieme che unisce un uomo e una donna. Non è un manuale che si prefigge di dire "come" essere felici, come risolvere i problemi, ma una riflessione sui "perché" vale sempre la pena approfondire e rilanciare un rapporto di coppia. Maschile e femminile non sono comprensibili al di fuori della loro complementarietà, cioè della rispettiva capacità di entrare in comunione. Per addentrarsi in questa scoperta l'autore si è lasciato aiutare dalle storie di alcune coppie che hanno chiesto l'aiuto del Marital Coaching. «La cosa più bella e più interessante del libro», scrive Luca Luigi Ceriani nella Prefazione, «e che sicuramente scoprirete leggendolo, è il fatto che l'autore riesce a presentare il matrimonio e la vita di coppia in un modo convincente perché lo espone nella sua "convenienza" mostrandoci che l'apertura coniugale e la necessaria rottura della deriva narcisistica e solipsistica ci rendono più umani e liberi».
Prefazione Carla Rossi Espagnet.
«Vivere una vita lunga e umanamente ricca con la persona di cui ci si è innamorati rimane un profondo e costante desiderio del cuore. Ma la vita insieme è qualcosa che non si improvvisa: oggi più che mai è necessario in primo luogo comprendere in che cosa consiste questa specialissima relazione uomo-donna, che contiene in sé il progetto del per-sempre; è necessario riflettere su quali sono le sue inevitabili difficoltà, ma anche su quali possono essere i pensieri-guida che aiutano a nutrirla, a rinnovarla e quando necessario anche a ripararla. Sono necessari pensieri di buona manutenzione, ma anche pensieri che aiutano a gestire gli inevitabili conflitti per poterli superare. L’autore non si rivolge alle coppie in crisi ma a tutte le coppie, in ogni fase del loro percorso, per aiutarle a riscoprire il valore della loro relazione e il suo significato pienamente vocazionale, toccando punti che è indispensabile conoscere: la scoperta dell’identità specifica di ogni coppia, la centralità di un buono scambio sessuale, l’importanza del concetto dei «Punti di vista», che ci aiuta ad uscire dalle contrapposizioni sterili e a rinunciare alla questione impossibile su chi ha «oggettivamente» ragione in un conflitto. Si tratta di riflessioni che hanno una forte ricaduta operativa nella vita della coppia e che, se ben assimilate, possono rendere davvero migliore la vita insieme».
Mariolina Ceriotti Migliarese
Più che mai nella storia dell’umanità, il matrimonio, oggi, rappresenta quel rifugio nel quale trovare riparo, il luogo di estinzione di tutte le paure, il luogo dell’assenza della performance, il luogo del presente esistenziale nel quale si dà pienezza di umanità. Nel matrimonio l’uomo e la donna si prendono per quello che essi sono e per quello che essi saranno, integralmente, e nessuno dei due deve dimostrare alcunché all’altro; entrambi sono l’uno per l’altra; essi sono una cosa sola, un Cuore Comune. Il matrimonio è l’unico luogo dell’esistenza in grado di dare valore al presente poiché ingloba il futuro, quello che i coniugi saranno; la prospettiva del «per sempre» è l’unico antidoto alla fede disumana nella performance come criterio per la valutazione di quanto si possa essere felici. L’indissolubilità del matrimonio è la vera terapia verso la paura di non farcela, di non essere efficienti. La definitività della relazione coniugale, che si nutre delle persone dei coniugi attraverso la relazione dei loro corpi sessuati, è l’antagonista dell’ansia di esistere: marito e moglie non hanno paura del futuro poiché hanno certezza che per loro il futuro esisterà.
«Da questa lettura rinfrancante», scrive don Matteo Fabbri nella Prefazione, «ho tratto conferma che siano del tutto necessari strumenti agili per poter diffondere quei contenuti che a noi cristiani sembrano (o sembravano) essere puro buon senso, ma che ora sono sempre meno diffusi nel sentire e vivere comune».
Breve e densa riflessione sulla vita matrimoniale che getta il cuore oltre l’ostacolo degli interrogativi dell’uomo moderno il quale, abbacinato dai progressi della tecnica e delle scienze quantitative, sembra che faccia sempre più fatica a dare risposta alla sua perenne ed inesausta richiesta di felicità.
Il Cuore Comune è un viaggio antropologico nel cuore dell’uomo e della donna sposati, nella loro capacità di amare, nel loro essere nudi l’uno davanti all’altra, nella loro apertura all’infinito che trova uno sbocco esistenziale nel matrimonio per amore.
Ma, se il matrimonio è via esistenziale alla felicità, come è possibile che invece spesso sia fonte di conflitti, litigi, sofferenze, incomprensioni? E quando ciò accadesse, il matrimonio potrebbe dirsi finito? Ma un matrimonio può veramente finire?
La risposta a queste domande è scritta nella carne sessuata di marito e moglie e nella loro capacità di dare origine ad una realtà ultra-personale nuova ed immortale: il loro Cuore Comune.
Il Cuore Comune è, in definitiva, il centro vitale di quella realtà personale che va al di là delle persone dei coniugi e che li arricchisce nonostante i loro difetti e limiti. La sua costruzione del Cuore Comune è decisiva per la felicità di entrambi.
Ma la vera domanda è: ora che conosciamo la strada per la felicità, la sapremo percorrere?