È difficile descrivere la forza di suggestione immaginativa che ha travolto negli ultimi quarant'anni generazioni di fedeli tolkieniani: i fantasmi, più veri della realtà si sono riversati nella nostra immaginazione dalle pagine del "Signore degli Anelli", dello "Hobbit", del "Simarillion", delle "Avventure di Tom Bombadil" contemporaneamente alla pagina narrata, e per mano dello stesso autore. Questo libro è il più ampio repertorio di immagini tolkeniane finora apparso in pubblico, e anche il più completo nel tratteggiare tutti i percorsi della fantasia pittorica dell'autore. Le quarantotto tavole rappresentate raccolgono visioni dall'intero universo tolkeniano, dal "Silmarillion" al "Signore degli Anelli".
Come era e come viveva nella realtà di tutti i giorni il creatore della Terra-di-Mezzo? Un volume denso di inedite testimonianze che guidano il lettore alla scoperta di un Tolkien inedito: giovane sognatore nel 1916, appassionato scrittore nel 1934, professore serissimo e scrupoloso, con il dono di saper leggere la realtà in trasparenza. Una vita straordinaria, nella quale si coglie la magia della poesia.
'Lo Hobbit' narra la storia di Bilbo Baggins uno hobbit tranquillo e contento la cui vita viene totalmente sconvolta nel momento in cui si unisce al mago Gandalf e a tredici nani nel tentativo di riconquista del tesoro rubato a questi ultimi. La loro avventura si rivelerà un viaggio colmo di pericoli; alla fine sarà Bilbo che da solo dovrà affrontare Smaug, il drago più temuto e custode del tesoro rubato. Il testo è accuratamente adattato dal racconto originale e questa edizione è illustrata da David Wenzel.
Il 25 dicembre 1920 J.R.R. Tolkien cominciò ad inviare ai propri figli lettere firmate Babbo Natale. Infilate in buste bianche di neve, ornate di disegni, affrancate con francobolli delle Poste Polari e contenenti narrazioni illustrate e poesie, esse continuarono ad arrivare a casa Tolkien per oltre trent'anni, portate dal postino o da altri misteriosi ambasciatori. Una scelta di questi messaggi annuali, trascritti a volte in forma di colorati logogrifi, formano questa fiaba intitolata "Le lettere di Natale", scritta a puntate da un Tolkien non tanto in vena di paterna e didattica allegria, quanto in groppa all'ippogrifo della sua fantasia filologica e ironica.
La rocambolesca vicenda ha inizio quando Mr. Bliss, che indossa un copricapo smisuratamente alto e possiede un fantastico animale che ha nome Giraniglio, prende la bizzarra decisione di acquistare un'automobile gialla con le ruote rosse e si mette subito in viaggio per far visita agli amici. I disastri che l'automobile provoca e ai quali non è estraneo lo stile di guida dell'avventuroso Mr. Bliss coinvolgono alcuni contadini, tre orsi e infine tutti gli abitanti del villaggio. Questa edizione riproduce esattamente le pagine del manoscritto originale di Tolkien, che ha disegnato le illustrazioni e, attorno a queste, ha scritto le parole del racconto, in inglese; a fronte di ogni pagina c'è la traduzione italiana.
L'opera si compone di una prima parte più ricca, intitolata "La creazione della Terra-di-mezzo", centrata sul "Simarillion" - l'opera principale, mai conclusa, base delle opere più popolari di Tolkien - e sulla prima originale stesura delle sue storie, scritte dopo la Prima guerra mondiale e raccolte con il titolo "Racconti perduti". Vi sono anche storie tratte dai "Racconti ritrovati" e dai "Racconti incompiuti". Segue poi un saggio, "Il vizio segreto", sul significato di lingua e suono e sulla creazione di una lingua fantastica.
Il libro contiene alcune fiabe di J. R. R. Tolkien, precedute da un saggio sulla fiaba. Accostare la saggistica e la narrativa di Tolkien non vuol dire giustapporre due settori della sua attività, ma offrire due profili diversi dello stesso scrittore. Sia nella critica che nel racconto di Tolkien si nota la stessa grande e tipica qualità: la serietà del mistico e del metafisico è sempre mediata dall'umorismo, come è sempre filtrata dall'erudizione.
Il ciclo dei racconti di Tolkien rappresenta la prima opera di grande respiro dello scrittore inglese. Questa serie di storie brevi, iniziata nel 1916, si affianca alla famosa "trilogia" de "Il Signore degli Anelli", che sta conoscendo una rinnovata fortuna presso i lettori. "Racconti perduti", che fa seguito a "Racconti ritrovati", è il secondo volume che Christopher Tolkien ha ricavato da vecchi quaderni appartenuti a suo padre. Alcune di queste storie si richiamano direttamente a opere come "Il Silmarillion", mentre altre esistono solo come schema o appunto che Christopher ha raccolto e analizzato per ricostruirne poi la forma definitiva. Si accresce così il valore di questa raccolta, che rappresenta una pietra miliare nella narrativa fantasy.