Giovanni XXIII e Giovanni Paolo I salirono sulla cattedra di Pietro dopo essere stati patriarchi di Venezia per alcuni anni. L'incontro con la complessa realtà della diocesi lagunare, che si trovava ad affrontare problemi sociali ed ecclesiali di non poco conto, questo condizionò la loro esperienza pastorale. Dell'esperienza fatta a Venezia, cosa portarono a Roma, al centro del cattolicesimo, come pastori universali? Cosa rimase delle scelte, dei progetti e degli incontri veneziani nel nuovo e grande orizzonte della Chiesa? Il volume cerca di rispondere a tali domande, mettendo in luce soprattutto la loro attenzione ai problemi sociali e del mondo del lavoro e dei rapporti con le altre Chiese e confessioni cristiane
Il volume intende analizzare le circostanze che hanno condotto alla radicale riduzione del numero delle parrocchie veneziane durante gli anni del dominio dell'imperatore francese. Il provvedimento, di cui già, in certo modo, aveva colto l'urgenza la Serenissima Repubblica, provocò conseguenze rilevanti nella vita cittadina. Infatti, con la connessa soppressione dei monasteri, il volto di Venezia fu trascinato in uno sconvolgimento considerato drammatico dall'opinione del tempo. Anche la società cittadina dovette affrontare, di conseguenza, una serie di aspetti e di provvedimenti non sempre graditi. Ma la Venezia di oggi e la sua Chiesa devono per forza tener conto di quelle decisioni venute da lontano. Contributi di: Carlo Urbani, Fabio Tonizzi e Gianni Bernardi. Gli autori sono, a vario titolo, esperti della questione e della storia della Chiesa.