Caio Merlino Britannico, dopo un fallito attentato alla vita del piccolo Artù, è fuggito da Camelot. Navigando verso nord, i fuggitivi giungono nel porto neutrale di Ravenglass, il cui re è Derek, l'uomo che ha ucciso il padre di Artù e violentato sua madre. Merlino deve reprimere l'odio che porta a quell'uomo e arriverà addirittura a salvargli la vita. In cambio si farà concedere un vecchio fortino abbandonato dai romani. Lì nascosto, Merlino educherà e addestrerà il giovane Artù di Pendragon.
Britannia, V secolo. Nel fortino di Camelot la civiltà romana resiste agli attacchi delle tribù barbare. Il nuovo comandante dell'insediamento è Merlino, un capo giusto e capace, in cui tutti, celti e romani, confidano. Merlino è la guida, il sottile stratega. Suo cugino, Uther Pendragon, futuro padre di Artù, è il guerriero instancabile. Sono nati lo stesso giorno, sono come le due facce di un'unica moneta. Se qualcuno vuole impadronirsi della colonia, deve riuscire a separarli.
Gaio Publio Varro, veterano delle legioni africane, al termine di una lunga carriera militare toma nella sua terra natale: la Britannia. È l'anno del Signore 369 quando lascia l'esercito romano e decide di riprendere l'attività che fu dei suoi avi: il fabbro. Anni prima, suo nonno, con il ferro estratto da una pietra "caduta dal cielo", aveva creato armi che si conservano affilate e lucenti come nessun altra. Combattente, politico, uomo di grande fascino, Publio Varro affronta mille vicissitudini, giungendo a prosciugare un intero lago per ritrovare quelle pietre misteriose e forgiare una spada leggendaria: Excalibur. Lui ancora non sa che quella spada segnerà il destino di un suo diretto discendente, il futuro re di tutta la Britannia, Artù.