Attraverso un lavoro su di sé, che Canfield pianifica anche con esercizi e verifiche, ciascuno è messo progressivamente in condizione di vivere la vita che desidera, di raggiungere gli obiettivi a cui aspira, di ottenere ciò che ricerca. Il "segreto", infatti, è nel cervello, nelle sue rappresentazioni e nella sua capacità di influenzare la realtà.
Nicola non ha neppure 4 anni quando gli viene diagnosticato un terribile tumore. È l’inizio di un calvario terribile che culmina con la morte all’età di appena 6 anni, nel 1994. La tragedia getta nel dolore più profondo la famiglia. Il padre però non si arrende alla perdita del figlio e inizia a studiare, a leggere, a documentarsi: se esiste l’aldilà, possibile che non ci sia un modo per comunicare con esso? È un uomo di scienza il dottor Claudio Pisani, ma la perdita di Nicola lo porta a non lasciare nulla di intentato. Cominciano per lui i “viaggi della speranza” alla ricerca di un medium che sappia offrirgli la possibilità di comunicare ancora con il figlio scomparso. Di delusione in delusione, Claudio giunge negli Stati Uniti, dove incontra la singolare figura di un ingegnere informatico, Bruce Moen, che gli rivela che ogni uomo può esser medium e comunicare con i propri cari defunti. Attraverso la pratica di tale metodo Claudio scopre che è tutto vero: riesce a entrare in contatto con Nicola, dando via a un rapporto che gli restituisce la quotidianità e il dialogo perduti. Si tratta di una scoperta che cambia la sua vita. Grato per questo insperato dono, il dottor Pisani decide di dedicare tutto se stesso a raccontare questo prodigio, per donare ad altri genitori – e non solo – la possibilità di ritrovare un rapporto con i figli o i propri cari che si credevano perduti per sempre.
Il Dr. Pearl descrive l'esistenza di "nuove frequenze di guarigione" che trascendono totalmente la tecnica medica "convenzionale" e che sono a disposizione di tutti. Nel libro accompagnerà alla scoperta di quella energia che egli stesso utilizza per favorire i processi di guarigione (The Reconnection). La riconnessione è il "processo" che ci riconnette alla totalità dell'universo e che permette alla guarigione riconnettiva di accadere. Attraverso la riconnessione siamo in grado di interagire con questi nuovi livelli di luce ed informazione e di riconnetterci e facilitare la Guarigione.
In fondo a una vecchia biblioteca, tra molti altri volumi, è stato ritrovato, per puro caso, un libriccino in pessime condizioni, privo di copertina e di frontespizio, e di cui ignoriamo quindi l'autore, il titolo, l'editore e la data di pubblicazione. In esso sarebbe contenuta la rivelazione di un "segreto della Sibilla", pervenuto non si sa come agli avi dell'autore e da loro conservato e trasmesso di generazione in generazione. Data la stranezza di questo "segreto", che potrebbe anche essere un "gioco" oppure un metodo originale, valido in ogni tempo, per interrogare gli antichi oracoli, si è pensato di riproporre il libro ai lettori di oggi, facendolo precedere da una premessa che introduca, almeno in parte, alla conoscenza della famosa e misteriosa Sibilla. Il libro si presenta composto di una breve introduzione che racconta dell'origine dell'Oracolo della Sibilla. Le pagine seguenti sono dedicate alla illustrazione dei diversi giochi per interrogare la Sibilla e le 99 schede che compongono il metodo. Una cinquantina di pagine pretracciate utilissime per trascrivere le risposte della Sibilla concludono la preziosa edizione.
Una bellissima fanciulla di diciotto anni consunta dal mal d'amore che, nella Firenze del Quattrocento, la famiglia seppellisce ritenendola morta di peste e dopo poche ore si "risveglia"; il grande compositore Arnold Schonberg che nel 1946 "risorge" dalla morte ispirato a tradurre in un trio per archi il suo "viaggio nell'aldilà"; un bambino di sette anni, miracolosamente scampato a una malattia inguaribile, che "incontra" Padre Pio su altri piani di esistenza e con la sua vicenda convince la Chiesa alla santificazione del Beato; ma anche, e soprattutto, storie di gente comune che, superata una crisi quasi mortale, ne riemerge rinnovata nell'animo e talora arricchita di insospettati talenti artistici. Racconti di vite comuni divenute tuttavia straordinarie, emozionanti vicende di trasformazione e profonda spiritualità che Fulvia Cariglia raccoglie in questo libro, frutto di anni di studio sulle esperienze di "premorte", del confronto con i maggiori esperti del settore e soprattutto del contatto diretto con i soggetti protagonisti di questi eccezionali fenomeni, analizzati alla luce delle ultime indagini mediche e psicologiche.
Nella foresta pluviale del Perù viene alla luce un antico manoscritto del VI° secolo a.C.: profetizza grandiose trasformazioni per l'umanità e eventi che si verificheranno negli ultimi anni del XX° secolo. Sulle tracce della pergamena, oltre al protagonista, sono anche la Chiesa e il Governo peruviani, allarmati dall'impatto che certe rivelazioni potrebbero avere sulla popolazione e determinati a far sparire il manoscritto. Esso contiene nove punti base per raggiungere la Conoscenza in una prossima era di consapevolezza spirituale. Capitolo per capitolo, il protagonista svela una alla volta le chiavi che conducono a scoprire il fine ultimo dell'esistenza, ma per portare in salvo il manoscritto il protagonista dovrà affrontare mille pericoli. Letto da Monica Guerritore.
Intorno al 1140 il vescovo Irlandese Malachia profetizzò le successioni papali, sino al tempo in cui Pietro sarebbe ritornato sulla terra per riprendere le chiavi della Chiesa. Secondo alcuni queste profezie sono state scritte con la collaborazione ispirata di San Bernardo. Furono pubblicate per la prima volta dal benedettino Arnold Wion nel 1595 nel suo libro "Lignum Vitae". Quello che è strano è che, finora, la stragrande maggioranza di queste profezie si è avverata. Le profezie di Malachia si riferiscono per lo più al luogo di provenienza dei pontefici, allo stemma della famiglia o anche a eventi storici che caratterizzeranno il suo pontificato. Esse sono costituite da 111 motti latini che descrivono in maniera impressionante i 111 papi che si sarebbero avvicendati sul trono di Pietro dal 1143 fino alla fine dei tempi. Che pensare di questo singolare elenco di profezie? Siamo di fronte al divertissement di un monaco o, come suggerisce Vittorio Messori, siamo di fronte a qualche enigmatico "segnale" dall'alto?
"Adesso posso portare i miei pazienti nel futuro, e vederlo insieme a loro". Diventato celebre per le sue sedute di regressione, nelle quali faceva rivivere ai propri pazienti le vite precedenti, Brian Weiss inaugura con questo libro la tecnica della "terapia della progressione". Secondo l'autore, infatti, le nostre vite future sono legate a filo doppio con la nostra presente: da un lato i nostri comportamenti attuali determineranno le vite nelle quali ci reincarneremo; dall'altro questi viaggi nel futuro hanno valore terapeutico per la nostra esistenza di adesso, aiutandoci ad alleviare o curare i nostri problemi fisici o psicologici. La struttura del libro è quella classica di Weiss, con il racconto dei casi terapeutici più esemplari come spunto per spiegare la sua teoria.
La fine del mondo è stata annunciata più volte: tutti - per citare l'esempio più famoso - abbiamo certamente presenti le ansie millenaristiche suscitate dal celebre "Mille non più Mille" che riempì di terrore i popoli per poi rivelarsi una bolla di sapone. Non essendo il mondo finito nell'anno 1000, si pensò che lo sarebbe stato nel 1033, millesimo anniversario della morte del Signore. Ci furono carestie e disordini vari, ma il mondo non finì. In tempi a noi vicinissimi abbiamo avuto la scadenza dell'anno 2000 che ha suscitato altri - seppure assai più pacati - timori. Passato senza eccessivo danno il 2000, ecco incombere il 2012, che secondo il calendario Maya dovrebbe segnare la fine dei tempi. E se scamperemo quello, sarà presto in agguato il 2033 (gli anni del Signore più duemila), preannunciato come fine del mondo nel libro Le profezie di Papa Giovanni di Pier Carpi. Possiamo dar credito? Dobbiamo preoccuparci? Le varie Apocalissi finora annunciate non si sono fortunatamente rivelate veritiere. Che pensare allora del 2012? Una minaccia, un monito, un avvertimento? Forse il simbolo - uno dei tanti - delle paure ricorrenti dell'umanità?