
Torna dopo un biennio denso di mutamenti la nuova edizione del Manuale, che raccoglie le principali e più recenti novità legislative e giurisprudenziali degne di rilievo, in particolare, le nuove disposizioni in materia di condominio e filiazione - inserendole nell'ormai consolidato impianto istituzionale lineare ed organico, improntato alla massima chiarezza espositiva, in sintonia con l'intento didattico sotteso alla trattazione. Da segnalare anche la riorganizzazione per argomenti della bibliografia consigliata, che si propone di offrire utili spunti di approfondimento anche per i professionisti.
L'ordinamento giuridico vive costantemente tra due poli, il potere e la sua forza coattiva, da un lato, e, dall'altro, i valori diffusi nella società, ossia la cultura che esprime quel diritto, che lo plasma e ne è poi a sua volta plasmata. In questo senso, è simile ad una moneta: queste due facce ne rappresentano le condizioni di esistenza. Un ordine non può essere solo imposto, e l'obbedienza deve essere compresa nel suo significato; d'altra parte, i valori devono specificarsi nel loro significato giuridico per potere essere spendibili giuridicamente, o per esistere nel diritto. Come la moneta è ancorata a riserve o risorse, un tempo auree ora di altro genere, così il diritto si ancora a risorse di senso o significato. L'opera scandaglia, nelle due parti in cui è strutturata, questi due aspetti, confrontandosi con questioni rilevanti nella storia e nella filosofia del diritto: suo fine vorrebbe essere contribuire a costruire una osmosi tra diritto e società, un abitare l'inevitabile positivismo con consapevolezza e intelligenza.
Aggiornato alle recenti manovre finanziarie del 2011 e al progetto di riforma del mercato del lavoro del 2012, il volume nasce dai corsi di lezioni di diritto del pubblico impiego tenuti dall'autore presso la Libera Università Mediterranea Jean Monnet di Bari e presso l'Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro, nonché dalla sistemazione del materiale giurisprudenziale raccolto per l'Osservatorio sul lavoro pubblico della rivista Giustizia civile. Per facilitare lo studio e la consultazione con finalità professionali, l'esposizione ripercorre l'impianto del testo unico e l'analisi della disciplina è condotta con continuo riferimento agli orientamenti della giurisprudenza sugli istituti del rapporto di pubblico impiego "privatizzato". Non mancano, per gli eventuali approfondimenti, le citazioni di dottrina, specialmente riguardo agli istituti non ancora compiutamente sistemati dalla giurisprudenza. Pur essendo destinato allo studio universitario, per il taglio non puramente teorico, i costanti richiami agli indirizzi giurisprudenziali e l'indicazione delle più recenti novità legislative (alcune ancora in sede di approvazione parlamentare), il volume costituisce un ausilio per gli studiosi del settore e per le attività professionali e di servizio dei magistrati, degli avvocati amministrativisti e laburisti e dei dipendenti pubblici, soprattutto quelli addetti agli uffici per la gestione del contenzioso lavoro.
A distanza di quasi vent'anni dalla prima edizione esce la seconda edizione del quinto volume del "Diritto civile", "La responsabilità". In quest'arco di tempo la materia della responsabilità ha visto profondi mutamenti, grazie soprattutto all'opera della giurisprudenza, sia nell'area della responsabilità contrattuale sia nell'area dell'illecito civile. Di questi mutamenti la nuova edizione tiene ampio conto. Particolare attenzione è stata dedicata alle problematiche dei "nuovi danni" dei criteri di causalità, della responsabilità degli enti pubblici, delle responsabilità speciali... Secondo lo stile dell'opera, le indicazioni giurisprudenziali e dottrinarie, spesso contraddittorie, sono spiegate in un quadro sistematico di agevole comprensione.
Nel 2012 il legislatore ha introdotto significative modifiche alla legge fallimentare, smentendo così chi aveva ingenuamente ritenuto conclusa la stagione delle riforme dopo gli ultimi interventi del 2009. Tali interventi hanno reso opportuno rimettere mano al "Manuale di diritto fallimentare e delle procedure concorsuali", pubblicato solo nel 2011 e che ha visto coinvolti buona parte degli allievi della scuola barese. Peraltro nel gennaio 2012 è stata emanata per la prima volta nel nostro ordinamento una regolamentazione dell'insolvenza del debitore civile, strutturata sia pure a seguito delle modifiche di fine 2012 in chiave concorsuale. Siffatta novità, unitamente a quella introdotta dal codice antimafia in tema di rapporti tra le misure di prevenzione patrimoniale e il fallimento, induce ad ampliare l'oggetto dell'indagine ai nuovi istituti.
Il Manuale di Istituzioni di Diritto Privato si presenta come editio minor del Trattato di diritto civile del medesimo autore, che racchiude in una veste sintetica i contenuti, i principi e il metodo propri del Trattato. In questo senso il Manuale e il Trattato possono essere concepiti come due opere che rappresentano due tappe del medesimo percorso formativo: lo studio del Manuale è volto a dare una visione completa e aggiornata degli istituti del diritto privato, il cui approfondimento è riservato allo studio del Trattato. Questo collegamento è confermato dal rinvio interno al Trattato che si trova all'inizio di ogni capitolo del Manuale, rinvio che attesta la linea di continuità tra le due opere. Caratteristica principale del Manuale è quella di fornire una visione a tutto tondo degli istituti del diritto privato con un'attenzione particolare alla dottrina e alla giurisprudenza. Della dottrina si dà conto nella summa alla fine di ogni capitolo. Alla giurisprudenza è dedicata particolare attenzione, attraverso la citazione in nota delle massime più significative delle recenti sentenze degli organi giudicanti italiani e comunitari. Altro segno peculiare dell'opera è la presenza costante di esempi che accompagnano il lettore e chiariscono gli argomenti trattati nel testo. Per le sue caratteristiche, il Manuale è rivolto sia agli studenti che devono sostenere l'esame di Istituzioni di Diritto Privato sia a coloro che, già laureati, si preparano per i concorsi di giudice, notaio e avvocato.
Il manuale, giunto alla sua ottava edizione, illustra in maniera approfondita norme e istituti del diritto pubblico, prestando particolare attenzione all'ormai imprescindibile dimensione del diritto dell'Unione europea. Temi classici come le forme di Stato e di governo, i diritti fondamentali e il sistema delle autonomie territoriali sono affrontati alla luce delle fonti normative sovranazionali e dei contributi della giurisprudenza delle Corti nazionali, europee e internazionali e tenendo conto dei processi riformatori in atto. Il testo non si limita a fornire le nozioni basilari delle materie trattate, ma offre un quadro ampio ed articolato, non privo di spunti critici, delle diverse tematiche inerenti all'organizzazione dello Stato e delle istituzioni europee, rivolgendosi tanto agli studenti dei corsi universitari di scienze giuridiche, politiche ed economiche, quanto agli studiosi e agli operatori giuridici che intendano approfondire i temi del diritto pubblico.
La nuova edizione del Manuale tiene conto della novellazione del Codice del consumo ad opera del D.Lgs. 21 febbraio 2014, n. 21, delle recenti modificazioni della disciplina della separazione personale dei coniugi e del divorzio, nonché dei plurimi interventi in materia di specifici contratti, di diritto degli affari e delle procedure concorsuali, di diritto del lavoro. La comprensione del diritto quo utimur è sempre più intensamente legata alla conoscenza dell'applicazione giurisprudenziale. Si è perciò voluto dare continuità, in questa nuova edizione, alla scelta di dedicare attenzione ai più significativi precedenti della Corte di Cassazione, in particolare alle decisioni delle Sezioni Unite, nell'intento di offrire uno strumento di studio per gli studenti universitari, ma anche un ausilio per una preparazione più avanzata e una fonte di prima consultazione per indagini specifiche su singoli temi o questioni. In tale direzione si orienta anche il progressivo arricchimento dell'apparato bibliografico collocato alla fine di ciascun capitolo, che, senza pretesa di esaustività, si propone di indicare riferimenti essenziali e aggiornati per avviare un lavoro di approfondimento personale.