Un'intervista al Cardinale Georges Cottier di Patrice Favre, iniziata nel giorno in cui il Cardinale Joseph Ratzinger si impose il nome come Papa di Benedetto XVI,ove emerge uno sguardo lucido, attento, ma mai distaccato, sulle attese, le illusioni e gli errori della modernita', e affronta qui temi importanti come l'ateismo, l'aids e la contraccezione, l'antisemitismo, gli errori della Chiesa e la necessita' di testimoniare la fede e di camminare nella luce senza timore.
Una vita ricca quella di Marie-Christine e Pierre Lemarié per tradizione d'ambiente, per i rapporti di lavoro di lui, alto funzionario statale, per l'educazione raffinata di lei; una vita feconda anche per i cinque figli nati dal loro amore. Fily ne ripercorre la storia di coppia: progetti, aspirazioni alte, sete di infinito; e scontro con il quotidiano nel gestire il rapporto tra di loro, il compito come genitori, il lavoro, il ménage familiare. Nel loro percorso di vita, ad un certo punto, l'incontro con la spiritualità dell'unità di Chiara Lubich. Una rivoluzione: grandi orizzonti di luce, da tradurre nel quotidiano. Una storia capace di offrire preziosi spunti di riflessione.
Nata presso Frosinone nel 1813, Costanza Troiani (suor Maria Caterina) dopo trent'anni di vita claustrale nel Terz'Ordine di San Francesco, partì con altre consorelle per Il Cairo per aprire un nuovo monastero della Congregazione e vi rimase fino alla morte (1887). Eletta superiora della nuova comunità, che divenne poi la nuova congregazione delle Missionarie Francescane d'Egitto, aprì numerose case per l'assistenza e l'educazione delle bambine abbandonate. Il libretto illustrato tratteggia la vita di questa figura poco conosciuta, beatificata nel 1985.
L’indagine sull’ecumenismo di don Primo Mazzolari permette di affrontare uno dei percorsi che hanno reso il prete cremonese figura di particolare rilievo nella Chiesa del Novecento, singolarmente capace di farsi interprete di istanze che si sarebbero imposte nel dibattito ecclesiale negli anni del concilio Vaticano II. Fin dagli anni Venti, in una stagione di accesa polemica contro il protestantesimo, il parroco di Bozzolo, periferico borgo padano situato tra Mantova e Cremona, si segnalò per essere una delle poche voci controcorrente rispetto all’atteggiamento predominante nella Chiesa cattolica dell’epoca. Il volume L’ecumenismo di don Primo Mazzolari raccoglie alcuni documentati studi che ricostruiscono, insieme al quadro dei rapporti tra cattolici e protestanti, le scelte compiute da don Primo tra gli anni Venti e gli anni Cinquanta: nella trama dei suoi rapporti (in particolare con il pastore protestante Giovanni Ferreri e sorella Maria dell’eremo di Campello) come nella sua predicazione e nei suoi libri (soprattutto ne La più bella avventura) percorse le strade impervie dell’ecumenismo, proponendo a tutti i credenti di mettersi alla ricerca delle radici comuni per superare gli ostacoli che per secoli avevano lacerato il cristianesimo.
“Grazie perché hai rivelato queste cose ai piccoli e le hai nascoste ai sapienti”. I dottori non sanno che è la Tua mano a guidarli. Signore, grazie perché ci fai toccare con mano la tua grandezza. Accresci la nostra fede. Queste parole, scritte poche settimane prima di morire, testimoniano la grande avventura umana e spirituale di Maria Cristina Cella Mocellin (Monza,18 agosto 1969 Bassano del Grappa,22 ottobre 1995). Giovane sposa e mamma di tre bambini,Maria Cristina muore di tumore a soli 26 anni, lasciando un’eredità spirituale di autentico spessore umano e cristiano.La diocesi di Padova,nella persona del suo Arcivescovo,monsignor Antonio Mattiazzo, ha pensato di proporre questa esperienza di vita alla Chiesa intera,aprendo ufficialmente la causa di beatificazione l’8 novembre 2008. Il libro ripercorre le tappe della breve esistenza di Maria Cristina facendo ricorso a molte testimonianze di familiari, amici e conoscenti, raccolte dall’autore,compagno di scuola e amico di Maria Cristina, e agli scritti lasciati da questa giovane donna,che propone una modalità viva e attuale di vivere il Vangelo nella società di oggi.
DESTINATARI: Giovani coppie cristiane e non; ragazzi e ragazze durante il cammino di discernimento vocazionale
AUTORE: Alberto Zaniboni (Milano, 1969) è professore di Filosofia e Musica presso le Opere Sociali Don Bosco di Sesto San Giovanni (MI). Da oltre vent’anni si occupa di teatro come autore e regista.I suoi lavori teatrali e letterari hanno ricevuto premi e segnalazioni in molti concorsi nazionali di drammaturgia e letteratura. Nel 1993 ha fondato il coro polifonico Gymnasium Harmoniae di Cinisello Balsamo, con cui ha all’attivo oltre 100 concerti.
Champagne o Salterio? Henry Quinson è un traider di successo, di quelli abituati a muovere milioni di dollari in una giornata. Figlio d’arte, francese d’origine,ha a lungo vissuto in America dove suo padre lavorava a Wall street. Il 23 agosto del 1989 egli si trova su un aereo diretto a Londra dove il patronnew-yorkese di una grande banca d’affari americana vuole incontrarlo per convincerlo a spostarsi a Londra come responsabile della tesoreria internazionale. Nella classe business, subito dopo il decollo, una hostess gli offre dello champagne. Quinson non dice di no,però da alcuni mesi ha ripreso a pregare,a recitare i salmi. Letteralmente in una mano ha lo champagne nell’altra il salterio.Contro ogni attesa vince il salterio. Quinson rinuncia al lavoro in banca e decide di farsi monaco. Un racconto in prima persona impregnato di humour e sensibilità che è diventato un caso editoriale in Francia con sette edizioni e 40 mila copie vendute in un anno,un’intensa attenzione dei media.
UN BANCHIERE DI SUCCESSO A WALL STREET LASCIA LA CARRIERA PER FARSI MONACO.UNA SCELTA RADICALE E CORAGGIOSA CHE PORTA A INTERROGARSI SUI VERI VALORI DELLA VITA DESTINATARI
Un libro che incuriosisce il lettore laico e quello credente
AUTORE
Henry Quinson è membro fondatore della Fraternità San Paolo, una piccola comunità di lavoro e di preghiera negli alloggi popolari della periferia di Marsiglia. Economista, bilingue, traduttore, autore, Henry Quinson dedica ora la sua vita ai più poveri della città. Questo libro è la sua testimonianza, la prova di un cambiamento possibile, di una fraternità possibile tra persone di nazionalità, fedi, livelli sociali diversi.
San Salvador, 16 novembre 1989: lo squadrone della morte irrompe nella Universidad Centroamericana retta dai gesuiti e trucida otto persone: sei padri gesuiti e due impiegate che lavoravano presso di loro. Da questo eccidio prende le mosse il libro di Maspoli, articolato in due parti. La prima ricostruisce il contesto in cui l’evento si è verificato, le motivazioni, il clima sociale, e presenta un breve profilo biografico dei martiri. La seconda è dedicata più espressamente alla figura di Ellacuría, di cui si illustra il pensiero filosofico e quello teologico, con particolare relazione alla pratica della nonviolenza e all’impegno per la pace attraverso il riscatto dei più poveri ed emarginati. Ignacio Ellacuría (Portugalete, Paesi Baschi, 1940 San Salvador 1989), gesuita, missionario, teologo, è stato docente e rettore della Universidad Centroamericana (uca) José Simeón Cañas di San Salvador. È stato sostenitore e promotore della teologia della liberazione, suscitando forte opposizione da parte dei religiosi conservatori e delle forze politiche in El Salvador.
Punti forti:
La Prefazione di Jon Sobrino, unico gesuita dell’UCA sfuggito all’attentato.
La Postfazione di Beatrice alemanni de Carrillo, procuratrice dei diritti umani in El Salvador.
Ricorrenze particolari: Il libro viene pubblicato in occasione del 20° anniversario della morte di Ellacuría e degli altri martiri (16 novembre 1989).
Nell’ambito dell’anno sacerdotale, la vita e la morte dei martiri di San Salvador costituisce un fulgido esempio di fedeltà a Cristo.
Destinatari: Il libro è adatto a tutti. In modo particolare a chi è interessato al rapporto tra problematiche sociali e teologia in america Latina.
Autore Emanuele Maspoli (Torino, 1967) vive a Venezia. Laureato in scienze politiche con una tesi su Ellacuría, è operatore culturale e animatore di gruppo in ambito nonviolento, formatore all’educazione alla pace, interculturalità e gestione delle dinamiche di gruppo. Nel 1997 a Venezia, isola di S. Erasmo, ha fondato il centro culturale di vacanza Il lato azzurro. Ha pubblicato il volume La loro terra è rossa. Esperienze di migranti marocchini (Torino 2004).
Una biografia sulla figura di mons. Enrico Bartoletti, commissionata dalla diocesi di Lucca in occasione del processo di beatificazione iniziato nel novembre 2007. Il testo presenta al grande pubblico questo personaggio – con una lettura attenta all’uomo, al “cristiano” Bartoletti –, vescovo della città di Lucca dal 1958 al 1973 e segretario generale della CEI negli anni successivi il concilio Vaticano II, figura di spicco della Chiesa italiana negli anni della contestazione, anni non facili che videro susseguirsi eventi come il referendum per il divorzio – duro colpo per l’establishement cattolico italiano – la crisi della Democrazia Cristiana, la dissoluzione dell’associazionismo cattolico tradizionale, la spinosa questione dell’aborto. Un personaggio – e un libro – intriso dei fermenti, della cultura (la sua vita si intreccia strettamente con quella di figure del calibro di don Milani, don Barsotti, padre Turoldo e di intellettuali come Giovanni Papini, Lazzati, La Pira ecc.) e delle tensioni di un epoca che hanno delineato i tratti del nostro oggi. Bartoletti è ritenuto dagli storici l’uomo che ha condotto la CEI a fare proprie le responsabilità pastorali nei confronti della Chiesa italiana, nel solco delle intuizioni del Concilio: dalle implicazioni sociali dell’annuncio evangelico alla valorizzazione del ruolo dei laici e alla sollecitazione alla loro partecipazione attiva alla vita della comunità. Il volume è completato da un intenso inserto fotografico.
Punti forti:
La rilevanza della figura di Bartoletti all’interno della storia della Chiesa italiana.
Una scrittura agile, dal tono narrativo, coinvolgente (frequenti i rimandi ai Diari di Bertoletti). Valerio Lessi è un noto autore di biografie e agiografie.
Presentazione del card. Piovanelli.
Premessa di mons. Castellani, arcivescovo di Lucca.
Destinatari:
Per il grande pubblico che voglia conoscere di più questa figura e la Chiesa italiana degli anni del Concilio.
Per tutti coloro che hanno conosciuto mons. Bartoletti.
Il volume presentato è l’opera di don Gnocchi più impegnativa dal punto di vista teorico anche se probabilmente è quella meno conosciuta a livello popolare pur meritandogli il Premio Viareggio del 1951. La data della pubblicazione originaria del volume è emblematica: 1946. Don Gnocchi a un popolo disincantato dalla guerra voleva proporre l’impresa assai ardua di ricostruire l’uomo, <prima e più fondamentale di tutte le ricostruzioni>.
Il lettore moderno nelle parole di don Gnocchi nella prefazione al libro ritrova un’attualità sconcertante <siamo caduti nell’incoerenza, nel frammentarismo della vita, nel compromesso e nell’irresponsabilità morale, nel girellismo politico e nella dilagante disonestà pubblica e privata> mentre la sua dichiarazione “si legge tanta insipida brodaglia dalla quale si riesce a fatica a ricavare qualche frustolo di verità e forse si muore senza aver conosciuto Omero, Dante, Goethe, Pascal, sant’Agostino…per dire i primi nomi che mi vengono alla mente” si rivela importante ed utile quale appello alla profondità contro la superficialità, al pensiero contro l’ovvietà. Nel suo cammino di conoscenza l’autore è sostenuto nelle sue tesi sulla restaurazione della persona umana dal pensiero di Jacques Maritain, la cui presenza brilla in molte pagine dell’opera.
La storia di Ginetta Calliari che ha lasciato l'Italia per il Brasile dove ha iniziato la Comunità dei Focolari.
L’esempio di Giorgio La Pira aiuti a ridestare nella Chiesa e nella società civile una “nuova generazione di laici impegnati”, così come auspica papa Benedetto XVI. Occorre per questo che nella vita di noi cristiani, come lo è stato nella vita di La Pira, il primo posto tornino ad averlo la Parola di Dio, l’Eucaristia, la preghiera, la devozione filiale alla Madonna, l’amore disinteressato del prossimo, il perseguimento del bene comune e l’impegno costante per una formazione morale e religiosa che si radichi nel Vangelo e nella Dottrina sociale della Chiesa.
La Madonna vi renda capaci di evangelizzare il mondo del lavoro, dell’economia, della politica, che necessita di una nuova generazione di laici cristiani impegnati, capaci di cercare con competenza e rigore morale soluzioni di sviluppo sostenibile.
Benedetto XVI