Un libro agile, economico, colorato, un piccolo messale per seguire e vivere in pienezza la messa della Prima Comunione e tutte quelle che seguiranno.
Pensato per aiutare i ragazzi a capire meglio i gesti e le parole della messa e il valore e il significato della Prima Comunione. “Voi che avete fatto la Prima Comunione, ricordate sempre, tutta la vita, questa giornata: è il primo giorno in cui Gesù è venuto da noi. Lui viene, si fa uno con noi, si fa nostro cibo, nostro pasto per darci forza”. Papa Francesco
L’iniziativa “24 ore per il Signore”, secondo il volere di Papa Francesco, ormai è un appuntamento fisso in concomitanza con la Quarta domenica di Quaresima. Nella serata di venerdì 20 marzo e durante l’intera giornata di sabato 21 marzo, è prevista l’apertura straordinaria delle chiese, per offrire la possibilità di accedere alle Confessioni in un conte- sto di Adorazione Eucaristica animata. Il Pontificio Consiglio ha predisposto il nuovo sussidio pastorale per consentire a tutte le parrocchie, comunità ecclesiali e religiose, di prepararsi a vivere con il maggior frutto possibile l’iniziativa.
Il sussidio è diviso in due parti:
Nella prima parte si presentano alcune riflessioni sul perché del Sacramento della Riconciliazione. I testi preparano a vivere in maniera consapevole l’incontro con il sacerdote nel momento della confessione individuale. È anche una provocazione per superare le eventuali resistenze che spesso si oppongono per evitare la confessione.
La seconda parte propone una traccia che può essere utilizzata durante il tempo di apertura della chiesa, in modo che quanti vi accederanno per confessarsi, possano essere aiutati nella preghiera e nella meditazione attraverso un percorso basato sulla Parola di Dio.
Fin dagli albori del cristianesimo, la catechesi è stata pensata e realizzata come l'insegnamento dovuto al battezzato per entrare sempre più nel mistero ricevuto. Dedicato alla seconda parte del Catechismo della Chiesa cattolica, "La celebrazione del mistero cristiano", questo volume vuole far emergere il valore del mistero nella catechesi.Come ben evidenziano gli autorevoli contributi, la catechesi non può più essere concepita solo come il freddo insegnamento di alcune dottrine, ma come la comunicazione di un'esperienza e la testimonianza di una fede che accende i cuori, perché immette il desiderio di incontrare Cristo. Tutto questo ovviamente nella celebrazione liturgica e nei sacramenti, dove la vita del credente viene plasmata e trasformata dal Mistero che si celebra. Il catechista, quindi, non può e non deve arrossire quando afferma di affondare la sua competenza nel mistero conosciuto e pregato, perché la conoscenza di fede non annulla il mistero, ma lo rende più evidente e lo manifesta come fatto essenziale per la vita dell'uomo. Essere "testimone del mistero", per il catechista, non è più un compito da svolgere, ma una chiamata a cui rispondere con responsabilità.
Il nostro presente, afferma Roberto Mancini, richiede il coraggio dell'utopia, intesa come trasfigurazione della realtà che preme nelle nostre coscienze per trovare posto nella storia. Ciò che ha spinto gli autori a scrivere questo libro, rivolto ai figli e ai giovani adulti che vivono la tensione spirituale e lottano per uscire dai loro deserti, è il desiderio di generare e promuovere percorsi di senso. Percorsi scaturiti dalla rilettura delle scelte di vita di Charles de Foucauld, un uomo che ha esplorato oltre i confini, fisici e spirituali, consentiti a un europeo vissuto tra la seconda metà del XIX secolo e la Grande Guerra. Dal primo viaggio in Marocco alla morte cruenta in Algeria, la vita di Charles è stata una continua ricerca dell'Assoluto e un progressivo spogliamento di tutto ciò che era d'impedimento per divenire "fratello universale". Per liberare la figura di Charles de Foucauld da alcune incrostazioni ottocentesche e renderla significativa anche per chi oggi è lontano dai contesti religiosi, sono state utilizzate nuove chiavi interpretative. La dimensione spirituale si apre così alla logica comunionale, che è interreligiosa, planetaria e cosmica e consente di accogliere in una sintesi nuova i vari aspetti del reale. La sfida, per citare Antoine Chatelard, uno dei più attenti seguaci di Charles, è quella di «...lasciarsi trascinare dalla forza che spinge ogni uomo affinché scorga il luogo in cui è chiamato a realizzarsi nei deserti di questo mondo».
Con la confessione guardiamo nel nostro cuore e diciamo a Gesù: «Scusa, siamo proprio dei gran pasticcioni!». In quel momento Dio ci prende per mano e rinsalda l'amicizia che noi abbiamo interrotto con lui.
E se mettessimo un coach professionista in confessionale? La domanda non è così assurda come sembra. Strumento di sviluppo della persona e del suo potenziale umano, risorsa efficace per far evolvere le situazioni di crisi, il coaching ha certamente qualcosa da dire a chi celebra la confessione – «sacramento della crisi del cristiano» – che si trovi dall’una o dall’altra parte della grata. D’altronde, chi accoglie il Vangelo, sceglie una vita che è tutta un fermento, una costante trasformazione e crescita, in balia di quel lievito potente che è l’amore del padre di Gesù. La confessione non può essere solo occasione per “rimettere a posto le cose”, ma la scintilla che fa esplodere il cammino verso la gioia del vivere cristiano.
Quarto volume della serie Pollicino, Ciao, io esco! è dedicato ai primi passi del bambino nel mondo esterno: la scuola, i primi amici, le prime decisioni, l’incontro con nuove regole e nuovi interlocutori. Il bambino vuole scoprire il mondo dei grandi, e la mamma e il papà lo vedono crescere e apprendere nuove cose. Quando il bambino comincia a infrangere le regole, a dire le prime bugie, ad avere i primi segreti dentro e fuori dalla rete social/e dei coetanei spesso i genitori dicono di non riconoscerli più. L’impegno di mamma e papà diventa allora riconoscersi in un ruolo genitoriale che subisce bruschi cambiamenti e nel riconoscere e valorizzare le parole, i desideri, i sogni e le ambizioni di figli che non sono più dei piccoli e non sono ancora grandi: bisogna darsi tempo e fargli spazio!
Sulla scorta delle parola di papa Francesco in Amoris Laetitia che sottolinea “l’esigenza di un accompagnamento pastorale che continui dopo la celebrazione del sacramento”, questo libro propone un cammino per la fase immediatamente successiva al matrimonio. Le coppie guida e i neo sposi si impegnano in un cammino che prevede un incontro al mese, in cui il gruppo è concepito come luogo aperto dove transitare per alcuni anni per poi approdare a nuovi lidi (ad es. i gruppi familiari parrocchiali).
Possono i cattolici parlare di una dimensione etica del piacere? L'argomento, uno dei più "tabuizzati", suscita non poche perplessità negli ambienti cattolici, giacché secoli di tradizione "doloristica" hanno relegato il piacere o in una dimensione edonistica o, al contrario, idealizzato fino a identificarlo con la gioia, riducendolo di fatto a una sorta di raggiro della natura per garantire la sopravvivenza della specie. L'autrice, senza scadere in semplicistiche valutazioni sul piacere sessuale in sé, si occupa degli elementi che giustificano pienamente un discorso cristiano sulla legittimità, bontà e ricerca del piacere sessuale nel contesto coniugale, attingendo innanzitutto al racconto della Genesi e al Cantico dei Cantici, poi analizza le ambivalenze dell'età patristica per approdare infine al magistero di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI fino alla esortazione apostolica Amoris laetitia di papa Francesco. Presentazione di Salvino Leone.
Concorrere alla costruzione di una comunità umana più fraterna: è questa la “nuova frontiera” che il cristianesimo ha davanti a sé.
Prendendo le mosse da questa affermazione di Papa Francesco, il libro del Presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana prova a dire in che modo i credenti possono contribuire, concretamente, a lasciare nel mondo l’impronta evangelica della fraternità. In cerca dei sentieri lungo cui inoltrarsi per essere, tutti insieme, “Chiesa in uscita”.
In appendice al volume tre discorsi di papa Francesco all'Azione cattolica.
«La visita pastorale nella diocesi di Foligno mi ha aiutato a cercare la presenza del Signore lungo i sentieri degli uomini, facendomi capire che la cattedra episcopale non è un bene immobile, ma mobile, e che in ogni strada c’è una corsia che conduce a Dio, perché in ogni cuore è latente una sete di infinito».
Volti incontrati, storie toccate con mano e raccontate da una Chiesa “in uscita”, che nelle piccole esperienze di vita quotidiana ha riconosciuto segni di Vangelo.
Queste pagine ti guideranno alla scoperta e alla comprensione dei tuoi puti di forza. C'è bellezza intorno e dentro di noi! Educhiamoci a riconoscerla e ad alimentarla per metterla al servizio del bene comune.