L'uomo di oggi ha conservato la capacità di stupirsi davanti al mistero? È ancora in grado di coltivare una dimensione interiore? Di nutrirsi di silenzio, preghiera e ascolto? Il Vangelo di Marco, guida dell'anno B, conduce alla rivelazione di ciò che non è immediatamente spiegabile con una domanda espressa o sottintesa - "chi è Gesù?" - che rinvia all'interrogativo sull'uomo e sul discepolo. E che richiede, disarmati di ogni presunzione e semplici come bambini, di essere pronti allo stesso stupore che risuona nel grido del centurione sotto la croce. Per molte espressioni della cultura moderna il mistero per eccellenza è rappresentato dalla vita stessa, abisso insondabile o muro insormontabile, capace di provocare la vertigine dello smarrimento o la disperazione dell'inconoscibilità. Anche per i cristiani la vita è mistero, ma perché abitata da Dio e attraversata dalla convinzione, come ha detto Einstein, che "chi non è più in grado di provare stupore né sorpresa è per così dire morto". Prefazione di Mirna Ambrogiani.
Meister Eckhart, professore di teologia e filosofo domenicano vissuto fra Erfurt, Strasburgo e Colonia dal 1260 circa al 1328, ha esercitato con le sue opere una feconda influenza nel medioevo germanico, nel periodo della Riforma e sul pensiero tedesco fra Ottocento e Novecento. Nelle sue Prediche filosofiche, redatte e pubblicate in volgare con un gesto che rifiuta il latino dell'università e le rende perciò un unicum nella produzione speculativa del tempo, Eckhart articola una filosofia della religione cristiana e propaganda una nuova idea di dignità umana: una nobiltà fondata sulla presa di coscienza e sull'esercizio dell'intellettualità (vernunfticheit), ch'e scintilla divina e costituisce la vera sostanza dell'uomo. Il volume è il risultato di uno specifico studio filologico sull'insieme delle prediche tedesche e presenta per la prima volta il ciclo ricostruito e riordinato delle 64 prediche scritte da Eckhart sui temi del tempo liturgico. La nuova traduzione italiana è condotta con rigoroso rispetto della terminologia filosofica eckhartiana, è corredata di un commento analitico ed è posta a fronte del testo originale in altotedesco medio tratto dall'edizione classica di Josef Quint e Georg Steer.
Per la meditazione, per il confronto in gruppo, per valorizzare la parola in famiglia. E per riscoprire il volto umano di Dio. Questo libro di "itinerari dalla liturgia" offre una scheda di riflessione e di lavoro per ogni domenica dell'Anno B. La prima parte di ogni scheda favorisce la meditazione personale, mentre nella seconda parte si trovano indicazioni per il confronto di gruppo, per valorizzare la parola con i familiari e per vivere qualche attenzione particolare nel corso della settimana.
Bruno Maggioni commenta in questo volume le letture festive dell'anno B, caratterizzato dalla lettura del Vangelo di Marco, il più antico e il più breve, che ruota attorno a una domanda fondamentale: chi è Gesù? Il motivo dell'identità del Messia (e, di conseguenza, delle caratteristiche dei suoi discepoli) è sempre all'orizzonte nel racconto della vita e della predicazione di Cristo, dei miracoli, della sua passione e risurrezione. Quello di Marco è un Vangelo essenziale, sobrio, perfino spoglio, ma anche un racconto coinvolgente, attuale e drammatico, che accanto alla rivelazione del mistero cristiano conduce il lettore a scoprire le proprie paure e resistenze. Maggioni riesce, nei suoi commenti, a far emergere il dialogo tra Antico e Nuovo Testamento che si compie nelle letture della liturgia e conduce il lettore a porsi la domanda fondamentale: chi è Gesù per me?
Il libro annuncia già dal titolo il suo obiettivo: cercare e comunicare buone ragioni di speranza. E lo fa scoprendo luoghi di Vangelo incarnato, esperienze antiche e iniziative nuove che mostrano all'opera l'inesauribile creatività dello Spirito. Questi commenti al Vangelo nascono come una sorta di lectio divina a due voci, maschile e femminile, voluta perché dalle divergenze e dalle sintonie di due persone, dalle loro storie diverse, possa meglio risaltare la capacità inesausta del Vangelo di parlare parole di vita piena. Ogni commento è concluso da una poesia, per tentare di "dire Dio con arte", perché, come ricorda il poeta e mistico Divo Barsotti, "la poesia dice la gratuità della vita" e si propone perciò come via per avvicinarci allo stupore di Dio.
Testo adatto a tutti per accompagnare l'intero Anno Liturgico e riflettere sulla Parola di Dio della Domenica. Per l'anno liturgico B.
Quasi un diario di viaggio: la storia semplice di un cammino, non troppo diverso da quello della vita di tutti. Solo con il Vangelo in tasca, amico lieto che restituisce il senso di tanti fatti, che altrimenti resterebbero muti. Il Vangelo fa buona compagnia: non fallisce mai il suo compito di bruciare il ceppo più grosso di legna, quello che si consuma lento, ma che alla fine si rivela anche il più adatto a scaldare le dita, intirizzite dal freddo e dalla paura.
Una raccolta di riflessioni, frutto dell'ascolto dei brani evangelici di Marco, in occasione dell'Anno Liturgico del Ciclo B, suddivise secondo i tempi di: Avvento, Natale, Quaresima, Pasquale, Ordinario. L'Autore, con uno stile sobrio e di grande impatto, esplora i meandri della coscienza, a confronto con la parola di Gesù. L'obiettivo è certamente quello di rendersi consapevoli, perché l'intimo divenga familiare. Ogni meditazione si conclude con una preghiera, perché l'accettazione della propria povertà e la riconciliazione offerta dal Pietoso, divenga occasione di pace, di riconoscenza e di gratitudine.
Senza domande, la Scrittura non parla, ma non sempre è facile riuscire a formulare gli interrogativi pertinenti. Raramente davanti a un testo evangelico ci chiediamo: ciò che viene detto, in rapporto a che cosa va compreso? A quale invito risponde il brano? Eppure, individuare la domanda che fa da perno al racconto aiuta a fornire le coordinate giuste per vedere più in profondità. Il volume si propone di suggerire un itinerario di comprensione lasciandosi condurre, nello scandaglio del testo evangelico, dalla liturgia della Chiesa con i suoi continui rimandi alle Scritture. È un dato acquisito dalla tradizione: l'intelligenza della Parola si sviluppa nella convergenza tra l'esperienza di fede della comunità ecclesiale e la domanda più personale dei cuori.
Il volume raccoglie i commenti ai Vangeli festivi nati dall'esperienza pastorale e dalla predicazione di un parroco biblista. L'intento è coniugare l'attenzione al testo originale greco e la struttura narrativa che unisce le sequenze dei brani, in modo che l'omelia di una singola domenica non risulti un discorso a sé stante, ma diventi parte di un più ampio contesto. I commenti non trascurano l'attualizzazione, che viene orientata alla concretezza della realtà ecclesiale, familiare e sociale di una parrocchia. Oltre ai testi domenicali, l'opera prende in esame i Vangeli di particolari ricorrenze liturgiche, come il Triduo pasquale, la messa di Natale della notte e del giorno, Santo Stefano e il lunedì dell'Angelo, oltre alla celebrazione di matrimoni ed esequie.
Un commento al Vangelo di Marco domenicale e festivo in stile colloquiale, dalla rara capacità divulgativa adatto a tutti, in particolare ai giovani. Il regno di Dio è "come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa. Il terreno produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga; e quando il frutto è maturo, subito egli manda la falce, perché è arrivata la mietitura". (Mc 4, 26-29) La frase, posta in esergo dall'autore a tale commento, è un invito appassionato a vivere la Parola di Dio nella quotidianità affinché porti frutto in noi e attorno a noi. I testi che accompagnano i vangeli domenicali e festivi del Vangelo di Marco intendono essere uno stimolo alla preghiera e meditazione personale e uno spunto di riflessione per aiutarci a scoprire il mistero dell'Incarnazione e il messaggio d'amore di Dio per ogni uomo. Uno strumento utile anche per la preparazione delle omelie domenicali.
Il libro suggerisce un itinerario di comprensione delle parabole evangeliche che si lascia condurre, nello scandaglio del testo, dalla liturgia della Chiesa. Secondo la tradizione, l'intelligenza spirituale si accresce nella convergenza tra l'esperienza della fede e la domanda più personale dei cuori, in un continuo rinvio tra ecclesialità e interiorità. Dopo le parabole del Regno (il seminatore, il granello di senape, il tesoro e la perla) vengono esaminati i racconti del debitore spietato, dei lavoratori nella vigna, dei due figli, dei vignaioli assassini, del banchetto di nozze per il figlio. La riflessione prosegue e si conclude con le parabole delle dieci vergini, dei talenti, del giudizio finale, della pecorella perduta e ritrovata, del padre misericordioso e dell'invito a nozze.
L'insegnamento di Benedetto XVI ai consacrati, nel segno di un invito a restare vigilanti e a guardare al futuro con speranza. Il volume raccoglie passi di discorsi sulla vita consacrata pronunciati dal papa emerito in svariate occasioni. In queste riflessioni si legge, in filigrana, tutta la sua preoccupazione perché il carisma dei vari fondatori, lungi dall'inaridirsi, sia attualizzato con scelte coraggiose e responsabili.