Il Natale é la festa che ci riempie di gioia e ci dona la certezza che nessun peccato sarà mai più grande della misericordia di Dio,e nessun atto umano potrà mai impedire all'alba della luce divina di nascere e di rinascere nei cuori degli uomini. É la festa che ci invita a rinnovare l'impegno evangelico di annunciare Cristo, Salvatore del mondo e luce dell'universo.
Dove nasce Dio, nasce un canto di speranza: il canto dei piccoli, dei poveri, dei fragili e degli impauriti. Al termine di un anno difficile per il mondo intero, le parole di Buon Natale di papa Francesco invitano tutti - credenti e non credenti - a fermarsi davanti al Bambino di Betlemme, a lasciare che l'intimo si trasformi e a non aver paura della gioia e delle lacrime. La terra è di nuovo sconvolta da guerre e malattie, ma Francesco non cessa di rivolgere agli uomini e alle donne di buona volontà - che sperano e lavorano per un mondo migliore - l'esortazione a lasciarsi accarezzare da Dio, dal momento che «le carezze di Dio ci danno pace, forza e desiderio di cambiare». Perché forse è questo il senso più autentico del Natale: ascoltare una musica che cambia il cuore.
Affido il mio messaggio a coloro che fanno visita alle famiglie in questo periodo, preti, diaconi, incaricati della parrocchia consacrati e laici. La visita alle famiglie è un’esperienza così bella, talora così faticosa, in tempi di epidemia così complicata che voglio esprimere la mia più profonda gratitudine a chi in ogni modo cerca di non permettere che qualcuno si senta abbandonato.
E il messaggio è la benedizione per il pranzo di Natale. Il messaggio è per dire che Gesù è il Figlio di Dio che si è fatto uomo per essere il “Dio con noi”. Vuole condividere la nostra vita per avvolgerla della gloria di Dio. Vuole essere ospite nelle nostre case per costruire amicizie e lasciarvi le confidenze che danno gioia: «Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena» (Gv 15,11). Vuole condividere il pane, vuole offrire il vino migliore perché intorno alla tavola si compia ancora il miracolo che unisce i cuori, che rende possibile amarsi, perdonarsi, aiutarsi.
Ecco il mio augurio, la mia benedizione. Il pranzo di Natale sia un momento lieto e ne venga una letizia che duri tutto l’anno, perché Dio è alleato di ogni buona intenzione, di ogni impegno per il bene. Benedetto pranzo di Natale! Auguri!
In questo itinerario sono chiamato a fermarmi a contemplare il presepe, a posare lo sguardo non solo sul bambino o sulla "novità" del tema che esso porta, ma sul volto, sugli sguardi e sugli atteggiamenti dei singoli personaggi che lo compongono. Come li immaginiamo? Purtroppo, le statue dei presepi li raffigurano spesso in atteggiamenti sdolcinati e pii... Immaginiamoli, invece, spaesati, silenziosi, meravigliati, stupiti, incapaci. Immaginiamoli con lo spirito che in questo momento alberga nella nostra anima, con gli stessi sentimenti, anche di rabbia e di stanchezza. Immaginiamoli così, secondo il nostro punto di vista.
L'Avvento è un tempo liturgico breve ed intenso che può scorrere tra l'affollarsi dei pensieri e scivolare via dalle nostre consuetudini senza diventare un vivere messianico. Le profezie nei racconti dell'infanzia secondo il vangelo di Matteo ci donano un'opportunità per meditare e dilatare quel breve tempo e accompagnarci all'incontro con il Signore: quel Dio-Bambino che ha cambiato e continua a cambiare la nostra vita facendone Profezia di una Promessa.
Il nuovo sussidio liturgico-pastorale di Avvento e Natale per seguire e condividere il cammino della Chiesa nell'Anno liturgico.
Fortemente voluto da Francesco, è il sussidio ufficiale, predisposto per tutte le diocesi, le parrocchie, i movimenti, le associazioni, il mondo del volontariato, per prepararsi a vivere la Giornata Mondiale dei Poveri (novembre 2019).
Gianfranco Ravasi accompagna il lettore verso il santo Natale con la saggezza e la profondità delle sue parole. Sette brevissime meditazioni per 4 settimane, con una ripresa alla fine di ogni settimana e uno spazio per scrivere le proprie riflessioni personali, così da offrire al lettore e devoto un piccolo diario dell'anima con cui pregare e meditare.
Enzo Fortunato accompagna il lettore in percorso di nove meditazioni. Ogni meditazione sarà accompagnata da un affresco di Giotto con soggetto mariano, legati sia alla Vergine che alla nascita di Gesù. Il testo si muove su tre piani: artistico, teologico ed esistenziale. Le nove meditazioni sono dedicate ad altrettanti temi: Annunciazione, Visitazione, La natività, L'adorazione dei magi, La presentazione al tempi, La fuga in Egitto, La strage degli innocenti, Gesù tra i dottori e L'uscita da Gerusalemme.
Questo libro regalerà ore di divertimento grazie ad oltre 250 adesivi e tantissime attività da completare e ritagliare. Età di lettura: da 5 anni
Corredato da immagini di arte, il volume propone il messaggio della Lettera apostolica di papa Francesco sul significato e sul valore del presepe (Admirabile signum, Greccio 1 dicembre 2019). Rappresentare l'evento della nascita di Gesù "equivale ad annunciare il mistero dell'Incarnazione del Figlio di Dio con semplicità e gioia", scrive il papa. "Il presepe, infatti, è come un Vangelo vivo, che trabocca dalle pagine della Sacra Scrittura".
Mancano pochi giorni a Natale. Fa freddo, fuori nevica, in casa c'è chi decori un bell'abete, chi appende addobbi colorati qua e là. Un bambino prepara un bel pupazzo di neve con il suo papà, scrive una lunga lettera a Babbo Natale, a cui chiede un treno giocattolo e un cagnolino. E per la notte magica e tanto attesa, il bambino prepara sotto all'albero anche latte e biscotti. Babbo Natale avrà una fame da lupi con tutti quei regali da preparare. Per non parlare delle consegne. Arriverà questa notte Babbo Natale? Consegnerà i regali giusti? A quanto pare una squadra di folletti, molto efficienti ma anche un po' pasticcioni, sono all'opera da giorni. Per rendere unico il Natale di tutti i bambini. Età di lettura: da 4 anni.