A Padre Pio da Pietrelcina, il Santo del Gargano, viene dedicato il dossier, particolarmente ricco, del n. 136 di settembre del mensile Radici Cristiane, in distribuzione nei prossimi giorni.
Nelle case, nelle auto e sui camion, soprattutto in Italia ma non solo, è frequente trovare l’effigie di Padre Pio, ad indicarne la straordinaria popolarità, il primo sacerdote stigmatizzato della storia della Chiesa.
Cristina Siccardi, nel suo articolo, ricorda come il 20 settembre 1918, verso le nove di mattina, questo frate, all’epoca 31enne, solo, raccolto in preghiera di fronte ad un piccolo crocifisso nel coro della chiesa conventuale di San Giovanni Rotondo in Puglia, vide iscriversi sul proprio corpo le cinque piaghe della Passione di Cristo, grondanti sangue. Sarebbero scomparse soltanto tre giorni prima della sua morte terrena.
Tra i cataclismi dell’epoca, tra cui la guerra mondiale e l’influenza spagnola, Padre Pio «divenne un punto di riferimento per migliaia e migliaia di persone e la sua fama di santità iniziò a diffondersi sempre più, grazie anche ai doni carismatici di cui era dotato: levitazione, bilocazione, profezia, lettura dei cuori, conoscenza anticipata dei peccati altrui, emanazione di intensi profumi floreali di vario tipo in vita e in morte, conversioni, guarigioni». Ad ogni Santa Messa viveva letteralmente il Sacrificio incruento del Calvario: «Dopo la riforma liturgica, seguita al Concilio Vaticano II – precisa Cristina Siccardi – Padre Pio domandò e ottenne la dispensa per continuare a celebrare in Vetus Ordo».
Non mancarono difficoltà, dure prove, sofferenze e incomprensioni: Padre Agostino Gemelli, il fondatore dell’Università Cattolica, interpellato nella sua veste di psicologo, diagnosticò le stigmate di Padre Pio quali manifestazioni somatiche di una «sindrome isterica» e considerò il Santo del Gargano come un soggetto psicopatico.
Il Sant’Uffizio assunse provvedimenti nei suoi confronti, limitandone il ministero sacerdotale (divieto di confessare, divieto di celebrare in pubblico la Santa Messa e via elencando): «È indubbio che la diffidenza nei confronti di Padre Pio rientra in quell’atmosfera di cultura modernista – scrive Cristina Siccardi – che ha intossicato la Chiesa a partire dalla fine del XIX secolo». Autentiche persecuzioni ecclesiastiche, cui solo Paolo VI pose fine. Cinquant’anni dopo l’umile frate francescano è stato canonizzato, è amato ed invocato ovunque nel mondo.
In un’intervista, lo scrittore ed editorialista Rino Cammilleri, autore di una biografia su Padre Pio, ricorda come lui non fosse un «prete da strada» e nemmeno un organizzatore. Lui definiva sé stesso «un frate che prega» e tale veramente fu. Non faceva niente di particolare, pregava, diceva il Santo Rosario, celebrava la Santa Messa e confessava.
Era il Cielo, che, per suo tramite, operava cose prodigiose: «Tutto in Padre Pio è straordinario e basterebbe questo per rimanerne colpiti – afferma Cammilleri –. Purtroppo quando morì io avevo solo diciott’anni ed ero ammalato del Sessantotto. Rimpiango di non essermene mai interessato, quand’era in vita. Adesso darei chissà cosa per potermi confessare con lui…».
Corrado Gnerre rileva l’importanza della Santa Messa celebrata da Padre Pio, in un momento quale l’attuale, in cui «tutti corriamo il rischio di capire, sì, le parole della celebrazione liturgica, ma di non sapere più cosa essa davvero sia».
In un’altra intervista, il vaticanista Marco Tosatti ricorda come si debba proprio a Padre Pio la definizione del Santo Rosario come di un’«arma», grazie alla quale lui stesso riuscì a resistere per tutta la vita ai reiterati attacchi del demonio. Fra’ Pietro M. Pedalino evidenzia il legame stretto sussistente tra Padre Pio e Fatima, avendo entrambi la stessa sorgente in Maria. Del resto, evidenzia Padre Stefano Maria Manelli come anche il legame fra l’Immacolata, il Crocifisso e le stimmate di Padre Pio appaia alquanto significativo.
Il numero di settembre di Radici Cristiane, oltre a questo ampio e pregevole dossier su Padre Pio, propone l’editoriale del direttore della rivista, il Prof. Roberto de Mattei, in cui si evidenzia come il matrimonio oggi sia sotto un «attacco diabolico».
Settant’anni dopo si torna poi a parlare del 1948 e di cosa quell’anno rischiò l’Italia – ovvero la guerra civile – con l’intervista al Prof. Giulio Alfano, docente presso la Pontificia Università Lateranense. La presa del potere, in Italia, da parte degli uomini di Stalin fu evitata anche grazie al decreto del primo luglio 1949, emesso dalla Congregazione del Sant’Uffizio, passato alla storia come il decreto di scomunica dei comunisti: ne parla Luciano Garibaldi.
Don Samuele Cecotti, in un articolo, tratteggia la figura dell’avv. Carlo Francesco D’Agostino, tra i pochi ad opporre un chiaro e fermo “no” a quella che definì l’illusione democristiana ed al progetto degasperiano, ch’egli bollò come assolutamente incompatibile con la Dottrina della Chiesa. Il Prof. Roberto de Mattei ricorda poi l’«Operazione Sturzo», il cui fallimento aprì la strada verso il Centrosinistra ed il compromesso storico.
In Tesori d’Italia, Lorenzo Benedetti propone un rapido excursus dei principali castelli emiliani, che raccontano la storia di un passato di ordinata bellezza, di cortesi costumi, ma soprattutto di fede incrollabile. Chiudono il numero di Radici Cristiane le consuete rubriche, le recensioni e le lettere.
• Lodi, ora sesta, vespri e compieta per ogni giorno.
• Ufficio delle letture nelle domeniche, solennità e feste.
• Introduzioni alle domeniche, solennità, feste e memorie dei santi.
• Schema per l’esame di coscienza serale che cambia ogni mese.
• Veste grafica elegante e moderna con carattere tipografico grande e ben leggibile.
Se è vero che a pregare s’impara pregando, questo a maggior ragione vale per la liturgia delle ore. Man mano che si pregano i salmi le loro parole entrano nella nostra mente e nel nostro cuore, plasmando lentamente sentimenti e pensieri e svelandoci pian piano il loro significato e la loro bellezza. Ma i 4 volumi del testo ufficiale del Breviario, per chi non è esperto, possono essere difficili da utilizzare. Nella pubblicazione “Con acqua viva”, invece, è tutto semplice, “lineare” e a portata di mano. Per ogni giorno del mese vengono riportate le lodi, l’ora sesta e i vespri. Nelle domeniche, solennità e feste c’è anche l’ufficio delle letture e in fondo al libro c’è la compieta per ogni giorno della settimana. Ciò che rende questo testo molto facile da utilizzare è che per ogni momento di preghiera troviamo tutte le parti che ci servono disposte in successione, senza doverci spostare avanti o indietro. Ciò è particolarmente utile nelle domeniche, nelle memorie dei santi e in altre festività liturgiche, dove il testo ufficiale del Breviario “costringe” a continui e talvolta complicati cambi di pagina. Ogni mese “Con acqua viva” mette veramente alla portata di tutti, soprattutto di quei laici che vogliono iniziare a celebrarla individualmente, la liturgia delle ore!
La struttura del giorno è così composta:
• 1a pagina: è presentato il giorno e il santo;
• 2a-3a-4a pagina: le letture del giorno;
• 5a-6a pagina: un commento alle letture, una preghiera che personalizza il rapporto con Dio, e un approfondimento biblico su una parola chiave delle letture.
CONTIENE
• Letture della messa del giorno.
• Ordinario della messa.
• Orazioni delle domeniche e solennità.
• Compieta del giorno.
Rivista per la formazione liturgica permanente di ministri ordinati, persone consacrate e animatori laici della liturgia.
INTRODUZIONE
Pensosamente “pratici”, Michele Roselli
STUDI
Battesimo e confermazione nel contesto dell’iniziazione cristiana, Luigi Girardi
Battesimo e cresima: nodi teologici e pastorali, Manuel Belli
Diventare cristiani senza tappe?, Michele Roselli
Bambini e fanciulli: i soggetti dell’iniziazione cristiana, Franca Feliziani-Kannheiser
Iniziazione senza padrini e madrine?, Salvatore Soreca
Battesimo, cresima e matrimonio: i canoni, Alessandro Giraudo
Battesimo, cresima e matrimonio: la pastorale, Walter Ruspi
Il Rito del battesimo dei bambini: funziona?, Daniele Piazzi
Confermazione e professione di fede, Gianni Cavagnoli
NOTE
Tornare a separare maschi e femmine?, Andrea Meregalli
Catechisti: solo donne?, Armando Matteo
FORMAZIONE
Preadolescenti & liturgia
3. What’s your power?, Federazione Oratori Cremonesi
Giovani & liturgia
4. La corporeità della fede
La liturgia: il corpo in azione, Marco Di Benedetto
Guida per cantare la messa
4. Presentazione dei doni e Preghiera eucaristica, Elena Massimi
SUSSIDI E TESTI
Confermazione: l’imposizione delle mani e l’unzione crismale, Daniele Piazzi
INTRODUZIONE
Editoriale: Carlo Broccardo
I SENTIMENTI: COMPASSIONE E MISERICORDIA
«Eterna è la sua misericordia»: Dio paziente e misericordioso nei salmi, Sebastiano Pinto
Fatti di pane, Annalisa Guida
Gesù, la spugna delle nostre lacrime: l’incontro con la vedova di Nain (LC 7,11-17), Gian Luca Carrega
Provare misericordia e fare misericordia secondo il Nuovo Testamento, Maurizio Marcheselli
Immersi nella misericordia: le radici della misericordia ecclesiale nell’insegnamento paolino, Mirko Montaguti
Misericordia: virtù umana o qualità divina? Breve percorso teologico, Francesco Scanziani
La misericordia. Per un cambio di passo dell’evangelizzazione e della catechesi, Valentino Bulgarelli
Sentire insieme, sentire nelle viscere, per prendersi cura dell’altro, Rosella De Leonibus
RUBRICHE
Per saperne di più: Disma, il primo santo della storia, Marcello Panzanini
Men at work: Al cinema, la misericordia?, Valeria Poletti
Apostolato biblico: Bibbia e discernimento vocazionale, Calogero Manganello
Vetrina biblica: Recensioni
Arte: La misericordia a portata di mano: la crocifissione di Paolo Veronese, Marcello Panzanini
INSERTO STACCABILE
La Bibbia a scuola
La Bibbia come paradigma culturale/7, Marco Tibaldi
Quando si sceglie di diventare preti è sempre forte e anche prioritario il desiderio di vivere quale pastore tra le pecore, inebriandosi del loro «odore», direbbe papa Francesco. Ma poi quando l'«ordinazione» ti ci getta in mezzo ben presto si scoprono come ostacoli e opposizione le incombenze amministrative e burocratiche delle parrocchie. I più avveduti e «aggiornati» si attorniano di (bravi e validi) collaboratori laici, ma ugualmente codici e regolamenti ti sbattono contro responsabilità ancora indelegabili. Si deve corre più per quelle faccende che per la gente. Fino a quando poi qualcuno va a perdere del tutto non solo «l'odore delle pecore», ma anche la passione per il proprio ministero. «CredereOggi» stavolta si fa carico di questo tema, che interessa i parroci, i preti (e diaconi) certamente, ma non solo. Infatti se molti laici capissero questa difficoltà diverrebbe per loro molto evidente che la parrocchia non può funzionare con queste remore o, peggio, se la si bazzica come un ufficio pubblico (per documenti) o come spazio «indisturbato» per sbrigare alcune faccende «spirituali» tramandate dai propri avi. Facile dire: siate preti e non funzionari!; siate pastori e non amministratori! Facile criticare: il parroco non molla l'osso... se poi è impossibile anche solo delegare responsabilità (non solo amministrative). La rivista cerca di evidenziare e analizzare il problema giuridico e teologico sotteso a queste questioni «amministrative», indicando possibili diverse impostazioni possano prepararne il superamento.
Il genio femminile oggi: società, cultura, educazione a trent’anni dalla Mulieris dignitatem.
Sommario:
Prospettive antropologico-pedagogiche
Su genio della donna: corpo femminile, polarità femminile, spirito femminile.
Il genio femminile nella coppia.
Alle radici bibliche del genio femminile. La reciprocità uomo-donna tra antropologie e pedagogia.
La differenza femminile alla scuola della fenomenologia. A partire da Hedwig Conrad-Martius
Il genio femminile e il rinnovamento dell’antropologia della sessualità
Donna e Chiesa
Genio femminile e ministeri
Genio femminile, donna consacrata e femminilità
La bellezza spirituale di Suor Zdenka nelle opere di Anton Habovstiak
Scenari educativi e presenza femminile
Donne a scuola. Una storica conquista
Il genio femminile nella formazione e nelle professioni educative
Donne migranti: il genio femminile alla prova negli scenari di educazione interculturale
La maternalizzazione dell’educazione come sfida dell’istruzione scolastica
La donna nelle pratiche educative
Una società al femminile. Il nuovo contributo della donna all’educazione dell’umanità
Giovani donne e genio femminile
La premura come traduzione della risonanza della mente e del cuore
Rassegna bibliografica
La lettera apostolica Mulieris dignitatem: una bibliografia (1988-2018)
EDITORIALE
Papa leone XIII e l’abominevole empietà
di Piero Mantero
APPARIZIONI MARIANE
Apparizioni mariane di Gragnano di Monte Peschio (1948-1949)
testimonianza della signora Benedetti Giulia
APPARIZIONI
La Regina del Rosario a Trevignano Romano
TESTIMONIANZE
“Figli miei, ricordatevi di Dio, perché Dio è con noi”. La mistica siriana Myrna in Francia
di Jean-Claude et Geneviève Antakli
MISTICA
Suor Olive: l’amica di Gesù Bambino e la missione del Santuario di Cristo Re
UOMINI E DONNE DI FEDE
La fede che aiuta a guarire
La storia di Peter Srsich e l’incontro con Benedetto XVI
SCIENZA E FEDE
A difesa della sacra Sindone di Torino
Comunicato stampa
SANTI
San Francesco di Paola - attraversò il mare su un mantello rappezzato
di Fernando Conidi
MESSAGGI
Non siate schiavi del peccato / Non sapete come chiedere il discernimento / Pastori della famiglia riservate uno spazio per la preghiera in famiglia! / Quando litigate perdete la pace / Gli angeli e gli uomini / Testimoniare le meraviglie che Dio compie / Seguite gli insegnamenti di Gesù / Quanti esorcisti mancano al bisogno del mondo! / La profezia di Daniele / Tanti non hanno orecchie per le cose di Dio
CATERINA BARTOLOTTA
La Madonna: “Cristo sta per ritornare sulla terra”
di Fernando Conidi
AVVISI CELESTI
Una battaglia incentrata sull’eucarestia
di Pierluigi
CARISMATICI
Natura Evolo. Una vita dedicata alla conversione delle anime
Di Fernando Conidi
MIRACOLI E PROFEZIE
Profezie e miracoli di due santi fondatori: Sant’Antonio Maria Claret e Santa Colette
di Glenn Dallaire
DIAVOLO
Esorcismo alla colonna di Sant’Antonino
di don Marcello Stanzione
ANGELI
I consigli degli angeli per conoscere e vivere l’amore
di Michele Pio Cardone
GHIAIE DI BONATE
I fatti e i misfatti dell’inquisitore (settima parte)
a cura di Alberto Lombardoni
I LETTORI CI SCRIVONO
Interferenze demoniache nelle apparizioni e sano discernimento
Insieme nella Messa è un sussidio semplice e immediato per seguire le letture e le preghiere della Celebrazione Eucaristica.
CONTIENE
• Letture della messa del giorno. • Ordinario della messa. • Introduzione liturgico-spirituale alle domeniche
e feste. • Sommario delle domeniche, feste
e commemorazioni liturgiche del mese.
PUNTI FORTI
• Il più economico nel panorama dei periodici liturgici mensili.
Carta di Laura Canali
La testa del serpente
L’editoriale del numero di Limes 7/18, Attacco all’impero persiano.
Carta di Laura Canali
STAVOLTA L’IRAN HA CAPITO CHE DELL’AMERICA NON CI SI PUÒ FIDARE MAI
Il voltafaccia statunitense sul nucleare ha rafforzato la corrente della politica iraniana che vede nel rovesciamento della Repubblica Islamica il fine ultimo di Washington. Risultato: Teheran si attrezza a resistere senza concedere più nulla. In attesa di tempi migliori.
di Fuad Izadi
Carta di Laura Canali
L’ODIO ARABO SPINGE TEHERAN SULL’ORLO DELLA GUERRA
Sauditi ed emiratini puntano a rovesciare il regime della Repubblica Islamica con ogni mezzo. Le cifre del riarmo nel Golfo. Il ruolo di Israele e del terrorismo islamico. Le contromisure iraniane. Se Washington si fa trascinare, il conflitto è dietro l’angolo.
di Abdolrasool Divsallar
Carta di Laura Canali
COOPERAZIONE E DETERRENZA: LA RICETTA DELL’IRAN PER USCIRE DALL’ANGOLO
Pressata da Washington, Teheran riscopre la necessità di riannodare la sua rete in cinque sottosistemi regionali. L’importanza degli scambi energetico-commerciali. La sponda russo-cinese. In attesa che a Riyad si consolidi il potere di MbS.
di Kayhan Barzegar
Soldati iraniani durante una parata militare a Teheran, 2013 Foto: BEHROUZ MEHRI/AFP/Getty Images).
L’IRAN IN ARMI
L’apparato bellico della Repubblica Islamica privilegia Esercito e Difesa antiaerea. L’articolazione delle Armi e delle polizie. Il ruolo di clero e servizi. L’universo dei pasdaran e la galassia delle milizie. Hizbullah come profondità strategica.
di Walter Posch
Carta di Laura Canali, 2016
A CHE PUNTO SONO MISSILI E BOMBA DELL’IRAN
Se l’accordo sul nucleare salta definitivamente, Teheran può riprendere ad arricchire uranio. L’Iran punta sull’imponente arsenale missilistico per compensare la vetustà delle sue Forze armate. Grazie alla Corea del Nord e a Saddam.
di Paolo Cotta-Ramusino e Alberto de Sanctis
Carta di Laura Canali - 2018
L’ARTE DELLA DIFESA PERSIANA
L’Iran si considera sotto crescente minaccia da parte di Usa, Israele e Arabia Saudita. L’evoluzione del suo pensiero strategico. Forze armate regolari e rivoluzionarie sono addestrate a infliggere danni intollerabili agli invasori. Ma dispongono di mezzi scarsi e vetusti.
di Nicola Pedde
Carta di Laura Canali
L’AMERICA ALL’ASSALTO DELL’IRAN
Trump ha deciso di chiudere la parentesi tattica di Obama, stringendo Teheran nella morsa di sanzioni durissime. Necessità imperiale per impedire agli ayatollah di estendere la propria influenza fino al Mediterraneo, dominando la Mesopotamia.
di Dario Fabbri
Carta di Laura Canali
L’ODIO INNEGOZIABILE DEGLI STATI UNITI PER LA REPUBBLICA ISLAMICA
Burocrazie e opinione pubblica americane coltivano una radicata repulsione per il regime iraniano, emblema del Male. L’oltraggio dell’occupazione dell’ambasciata Usa a Teheran non è dimenticato. Le componenti ideologiche ed emotive dell’ostilità.
di Federico Petroni
carta di Laura Canali
ABU DHABI, IL NEMICO DISCRETO DELL’IRAN
All’ombra del clamore anti-iraniano di sauditi e israeliani, gli Emirati contrastano Teheran ovunque possibile. L’intervento in Yemen. La corsa al riarmo. Il ruolo di MbZ e il lobbismo a Washington. Il sabotaggio del Jcpoa potrebbe essere una vittoria di Pirro.
di Rachid Chaker
Carta di Laura Canali
PER I SAUDITI, L’IRAN È IL NEMICO NUMERO UNO
Il solipsismo americano detta a Riyad le nuove parole d’ordine: revisione delle alleanze, riarmo e contrasto all’espansionismo sciita. La lezione dello Yemen. I moniti al Libano su Hizbullah e le mosse in Iraq. Gli errori non mancano, ma indietro non si torna.
di Ali Shihabi
Carta di Laura Canali, 2015
PIÙ DELLA BOMBA, ISRAELE TEME L’IRAN ALLE PORTE
Lo Stato ebraico percepisce Teheran come principale minaccia alla propria sicurezza. Con apprensione la osserva disporre basi e truppe in Siria, provando a replicare quanto fatto con Hizbullah in Libano. Le garanzie di Trump e Putin come ultima speranza.
di Emily B. Landau
Carta di Laura Canali
IRAN-TURCHIA, I GEMELLI CHE NON SI CONOSCONO
Gli Stati turco e iranico si sono plasmati a vicenda in secoli di lotte, ma solo da poco avevano cominciato a riscoprirsi. Ora il collasso della Siria e le pressioni israelo-saudite incrinano il rapporto bilaterale. Erdogan cederà alle lusinghe di Trump?
di Daniele Santoro
Carta di Laura Canali
MOSCA? UN BUON PIANO B
Malgrado una storica diffidenza, lo schiaffo di Trump sul Jcpoa costringe Teheran a cercare la sponda russa. La difficile convivenza in Siria. La spina di Israele. L’Unione Economica Eurasiatica non sarà l’Ue, ma è meglio di niente.
di Mauro De Bonis
Carta di Laura Canali, 2016
PERCHÉ LA CINA SOSTIENE IL NUCLEARE DI TEHERAN
Pechino vuole ostacolare i piani Usa in Medio Oriente, mandare un messaggio alla Corea del Nord e blandire l’Iran in quanto snodo essenziale delle nuove vie della seta. Perciò dà manforte agli ayatollah sul Jcpoa. Ma il dialogo con Washington viene prima.
di Giorgio Cuscito
Carta di Laura Canali - 2018
QUANTO IRANIANO È L’IRAQ?
Grazie alla liquidazione di Saddam per mano americana, Teheran ha potuto stabilire nei territori iracheni un’influenza pervasiva e strutturata. Teoria e prassi del caos controllato. L’uso dei partiti milizia. Ma fra i persiani cresce l’insofferenza per i costi dell’impresa.
di Giovanni Parigi
Carta di Laura Canali
LA RETE DI HIZBULLaH CONTROLLA IL LIBANO E SI DIFFONDE NEL MONDO
Il Partito di Dio, alleato dell’Iran, è egemone nel Paese dei Cedri. Le roccaforti a Beirut, nel Sud e nella Valle della Biqa‘. Il sofisticato sistema di potere e l’intesa con Hariri. L’intervento militare in Siria continuerà. La formidabile ragnatela dei traffici.
di Lorenzo Trombetta
Carta di Laura Canali
I libanesi ci dicono: ‘Non ve ne andate’
Appendice
Conversazione con il generale Enrico Paolo Fabbri, comandante della brigata alpina Julia in Libano.
a cura di Roberto Roggero
Carta di Laura Canali - 2018
PER TEHERAN LA SIRIA È IRRINUNCIABILE
Puntando di nuovo a rovesciare i mullah, Trump accentua il (frainteso) carattere difensivo della strategia iraniana, che ha in Damasco e Hizbullah i suoi pilastri. Con la guerra, l’Iran ha conquistato spazi siriani e iracheni che non cederà.
di Daniel Brumberg
Carta di Laura Canali
‘Grazie a Damasco, Hizbullah ha vinto’
Appendice 1
Conversazione con Halil ‘Abd al-Amir al-Risq, responsabile Esteri di Hizbullah.
a cura di Roberto Roggero
Carta di Laura Canali - 2015
‘La guerra per lo Stato palestinese è solo questione di tempo’
Appendice 2
Conversazione con Abu Hasan, comandante di Hizbullah a Beirut.
a cura di Roberto Roggero
Carta di Laura Canali
IN ASIA CENTRALE, TEHERAN PROVA A CONTARE DI PIÙ
Malgrado radici e interessi comuni, l’Iran sconta la diffidenza delle repubbliche centroasiatiche, refrattarie agli ayatollah e timorose di alienarsi l’America. I progetti energetico-infrastrutturali. Il nodo delle sanzioni. Rohani punta su Turkmenistan e Tagikistan.
di Fabio Indeo
Carta di Laura Canali
ERaNSAHR: L’IRAN TRA IMPERO E NAZIONE
Uno scavo nel tempo lungo e nello spazio, alla ricerca dell’identità geopolitica iraniana. Quanto imperiali erano gli achemenidi e i sasanidi? La statualità safavide e la ‘tradizione inventata’ dei Pahlavi. La strategica ambiguità della Repubblica Islamica.
di Marco Lauri
Carta di Laura Canali
EDUCAZIONE E IMPERO
L’Iran coltiva il senso della storia e un’alta idea di sé sin dai banchi di scuola. Un’antologia dei manuali in dotazione agli studenti suggerisce la continuità con Ciro e Dario, la superiorità culturale sugli arabi e la rivendicazione di un’autorità suprema regionale.
a cura di Michele Marelli
Mohammad Taghi Mesbah-Yazdi, membro dell'Assemblea degli Esperti (destra) insieme a Ahmad Jannati (centro) capo del Consiglio dei Guardiani e, dal 2016, anche dell'Assemblea degli Esperti (Foto: BEHROUZ MEHRI/AFP/Getty Images).
CHI COMANDA L’IRAN?
L’Occidente ha una visione stereotipata della struttura istituzionale iraniana che ne perde di vista i caratteri informali, flessibili. Tre generazioni, tre ideologie e tre correnti politiche. La Guida non è il duce. La crisi del Jcpoa rilancia pasdaran e ultraconservatori.
di Nicola Pedde
Carta di Laura Canali - 2018
QOM-KARBALA-NAJAF, IL TRIANGOLO SCIITA
Dalla fatwa di al-Sistani del 2014, la storica rivalità tra le due città sante irachene e lo ‘sciismo di Stato’ dell’Iran ha fatto un salto di qualità. Le origini della dottrina persiana. Il mosaico del clero iraniano. Teheran perseguita i sufi perché si sente debole.
di Alessandro Cancian
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LA NATURA HEGELIANA DELLA RIVOLUZIONE ISLAMICA
Con l’avvento della Repubblica Islamica, democrazia teocratica, si è prodotta in Iran una sintesi estranea ai canoni occidentali ma perfettamente coerente alla dialettica di Hegel. La Persia vista dal filosofo di Stoccarda come patria del popolo originario.
di Dario Fabbri
Carta di Laura Canali
IL PESO DELLE SANZIONI SULLA STABILITÀ DELL’IRAN
Il ritorno delle misure punitive Usa preoccupa Teheran. Il popolo chiede posti di lavoro e si scaglia contro la corruzione. L’economia non è solo petrolio, ma il dualismo fra pubblico e privato riflette un dissidio fra Guida suprema e presidenza. Urge una riforma bancaria.
di Thierry Coville
Carta di Laura Canali
QUANTO SCOTTANO LE PERIFERIE DELL’IRAN
La grande diversità geografica, etnica e linguistica costringe l’Iran a mantenere accentrato il potere politico ed economico lungo l’asse Teheran-Qom-Mashhad. A farne le spese, le province al confine con Iraq e Pakistan. Gli investimenti sulle posizioni strategiche del Sud.
di Luciano Zaccara
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TEHERAN È L’IRAN
Un misto di accidenti e volontà ha reso la più recente e meno bella tra le città iraniane il fulcro geopolitico del paese. L’evoluzione storica. Le caratteristiche geografiche, urbanistiche e socioeconomiche. Il bazar resiste, ma il potere è al Nord.
di Alessandra De Cesaris
Carta di Laura Canali
AZERI, LA PORTA DI ANKARA SULL’IRAN
Malgrado i forti legami storico-culturali, un’ipotetica annessione dell’Azerbaigian iraniano andrebbe contro l’interesse turco. Le influenze azere su Teheran. Le similitudini con la questione curda. Più della Siria, è la spocchia persiana a creare problemi.
di Daniele Santoro
Carta di Laura Canali
NEL SISTAN-BALUCISTAN SI GIOCA UNA PARTITA REGIONALE
Storicamente i baluci d’Iran non ambiscono all’indipendenza, ma oggi il sostegno pakistano-saudita ai gruppi locali rischia di cambiare la situazione. La guerra dei porti. Gli interessi di India e Cina. Washington non sta a guardare.
di Francesca Marino
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Autori
Gli autori del numero di Limes 7/18, Attacco all’impero persiano.
Fonte carta 1: N. Sanson, R. Blome, particolare da A Mapp of the Empire of the Sophie of Persia, with its Severall Provinces, London 1670.
La storia in carte
Le carte storiche del numero di Limes 7/18, Attacco all’impero persiano.
a cura di Edoardo Boria
Un sussidio semplice e sobrio, che aiuti la preghiera, la lode alla scuola della Parola, giorno dopo giorno, con indicazioni, riflessioni, spunti. “Non multa, sed multum!” Indica Ignazio di Loyola nei suoi esercizi spirituali: non è la quantità che conta, bensì la qualità. Basta una Parola, un frammento, che possono aprire vie e profondità inaspettate. Tutto questo nello spirito della “Rete mondiale di preghiera del papa”, moderna evoluzione del tradizionale “Apostolato della Preghiera”.