Israele, dove vai?
Elezioni Usa: Biden e Trump verso una nuova contesa elettorale
Atti 27: tempesta e salvezza per tutti
Macchine coscienti?
Una fraternità impossibile?
P. Girolamo de Angelis, missionario e martire in Giappone nel 1623
"L'inchino del gigante", di Christoph Ransmayr
Punto di riferimento insostituibile per la teologia cattolica contemporanea, la rivista Concilium delinea la mappa delle domande più pressanti che l'attualità pone alla riflessione teologica. E costringe la fede cristiana non solo a confrontarsi con il discorso pubblico, ma anche a impegnarsi nel dialogo con le prospettive specifiche delle diverse confessioni cristiane. Per la profondità dei contenuti, oltre che per l'ampiezza di respiro e la capacità di penetrazione intellettuale, Concilium riesce così a fornire risposte innovative e di convincente solidità alle questioni più importanti che si pongono alla teologia.
Nominare Dio è un'operazione impossibile, se non viene da Lui. Insistere è idolatrico. Una teologia autentica non può che essere kerygmatica. Ma ciò che la fede crede non rimane semplicemente accostato a ciò che la ragione sa, perché ciò che la fede biblica confessa come vero a proposito di "Dio" porta in sé una consistenza dell'umano riconoscibile all'intelligenza. È proprio il dispositivo di rivelazione che la Scrittura mette in opera a conferire all'esperienza umana una rilevanza teologica; si potrebbe dire anche "escatologica", in ragione della sua implicazione nell'iniziativa dell'assoluto di "Dio". La novità graziosa che Dio è per l'uomo non si consegna a lui al di fuori e a prescindere dall'autoconsegna dell'uomo istituito come altro da Dio. Completa il fascicolo una corposa presentazione dei principali orientamenti nel dibattito recente della teologia francese. Guido Benzi - Dinamismo, figura e teologia biblica in Paul Beauchamp Roberto Vignolo - La Bibbia come «racconto totale» Benoît Bourgine - Teologia biblica come teologia della Bibbia Giovanni Trabucco - Il "velo" del Libro. Antropologia biblica e autonominazione di Dio Vincent Holzer -La teologia nello spazio pubblico a prezzo di una deteologizzazione? Teologico-politico, teologia "confessionale" e istanza apofatica
La crisi dei vari «abusi» del clero (non solo e tanto di tipo sessuale, ma di più quelli di coscienza, quelli economico-finanziari) e quella insistente denuncia (anche da parte di papa Francesco!) del persistere della patologia del clericalismo (un corollario del virus del potere) sono rivelativa di una crisi di sistema (ecclesiale, ministeriale, formativo) che richiedono un urgente processo trasformativo della figura del prete. Non è solo una lamento che si alza dalle comunità cristiane e da parte della società, ma è anche la comunicazione di problemi, lamenti e fatiche dei preti, dei parroci e di molti presbitèri diocesani. Emerge l’urgenza di una difficile «transizione». Sì, ma verso dove? «CredereOggi» si interroga a partire dalla dall’esperienza su come va interpretata la transizione oggi (I) e, guardando alla lezione della storia (II), tenta di tematizzarne le complesse dinamiche trasformative (III) guardando al futuro.