
"Carissimi fratelli, Vi presentiamo in questo anno in cui sta progredendo la preparazione della causa di beatificazione di Carmen, una sua opera, che consiste in una tesina che fece nel 1960 a Valencia, quando il suo Istituto delle Missionarie di Cristo Gesù la inviò lì a studiare Scienze Sacre, dal titolo "Necessità della preghiera nel pensiero di Pio XII". Il testo viene preceduto in questo libro da un'introduzione scritta dai curatori, Alfonso V. Carrascosa e Padre Raúl Orozco, in cui ci viene offerta una breve contestualizzazione storica e teologica del suo contenuto... ... Sono rimasto sorpreso e anche ammirato, perché siamo in un periodo molto simile a quello vissuto da Carmen nei suoi primi trent'anni. Lei aveva una profonda ammirazione per Papa Pio XII. Leggendo il testo mi chiedevo: perché Carmen ha deciso di studiare la preghiera nel Magistero di Pio XII? ... lei dice di aver sentito la vocazione all'età di dieci anni circa, e quando più tardi passava per la cattedrale di Tudela e si fermava davanti alla cappella dello Spirito Santo, la fiamma d'amore che il Signore le aveva concesso da piccola, all'età di 30 anni volle confrontarla con il Magistero della Chiesa del suo tempo, di Papa Pio XII, che ammirava tanto, come dice nel suo scritto. Dico questo, perché ci troviamo oggi quasi nella stessa situazione in cui si trovò Pio XII...... Carmen nella sua tesina dice: "La vita cristiana è tutta una comunicazione con Dio, che ha come radice l'inabitazione della Trinità: Dio vive in noi e noi in Dio". (dalla prefazione di P. Mario Pezzi) Carmen Hernández, iniziatrice del Cammino Neocatecumenale insieme a Kiko Argüello, nacque in Spagna, a Ólvega (Soria), il 24 novembre 1930. Quinta di nove fratelli, visse l'infanzia e la giovinezza a Tudela (Navarra). Nel 1954 si laureò in Chimica a Madrid. Seguendo la vocazione missionaria che sentiva fin da bambina, decise di entrare nell'Istituto delle Suore Missionarie di Cristo Gesù. Nel 1960 si laurea in Scienze Sacre presso l'Istituto Sedes Sapientiae di Valencia. Dopo il soggiorno a Londra per formarsi alla missione in India, torna a Barcellona, dove incontra il giovane insegnante di liturgia Pedro Farnés Scherer, che la introduce alle fonti pasquali dell'Eucaristia. Dalla metà del 1963 alla metà del 1964 viaggia in Terra Santa, visitando i Luoghi Santi. Al suo ritorno a Madrid inizia a lavorare nelle baracche di Palomeras Altas, dove incontra Kiko Argüello. In mezzo ai poveri nasce la prima comunità neocatecumenale, grazie alla forza del Mistero Pasquale e alla predicazione del Kerigma. È morta il 19 luglio 2016, a Madrid, all'età di 85 anni. Il 19 luglio 2021 ha avuto luogo la richiesta di apertura della causa di beatificazione di Carmen durante la celebrazione eucaristica presieduta dall'arcivescovo di Madrid, Mons. Carlos Osoro Sierra, nella Cattedrale di Santa María la Real de la Almudena."
In questo volume, si prende in esame il tema del perdono cristiano, esaminato nel suo rapporto con la violenza e con la misericordia.
Nella realtà odierna, la violenza (da sempre presente nella storia umana come strumento immediato di soluzione dei conflitti, sia nei rapporti interpersonali come nello scenario politico internazionale) è amplificata dalla globalizzazione dell’informazione e dalla cosiddetta cultura di morte ed è accettata e spesso giustificata, producendo un numero sempre maggiore di vittime distrutte nella loro identità e dignità, a causa di una tendenza a considerare la persona umana solo uno strumento per raggiungere i propri scopi.
In un contesto simile, il contenuto semantico del termine “perdono” (per-dono) inteso come “azione di dono gratuito all'altro”, sembra perduto definitivamente.
Occorre proporre una cultura diversa, fondata su presupposti antropologici e filosofici che facciano riferimento ad una dimensione alternativa a quella materialistico-antropocentrica e partano piuttosto da una visione che trova nella Trascendenza la possibilità di spiegare anche le motivazioni e gli scopi dell’agire umano.
Dalla prefazione Pierbattista Card. PIZZABALLA
Paolo GENTILI, coniugato e padre di sette figli, laureato in Medicina, specialista in Psichiatria, psicoterapeuta. È stato professore associato di Psicologia clinica della Facoltà di Medicina presso l’Università «Sapienza» di Roma e docente incaricato presso il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia; attualmente è professore invitato di Psicologia pastorale presso lo Studium Theologicum Galilaeae, in Israele, dove è in missione con sua moglie. Ha alle spalle lunghi anni di esperienza come catechista, psicoterapeuta e operatore pastorale in aiuto alle famiglie.
Leggere questo libro mi ha fatto bene due volte. A parte l'amicizia con Giorgio, e l'amore e la stima per Carmen, mia catechista, che ho conosciuto, ascoltato tante volte, apprezzato ed amato, il libro mi ha fatto bene perché mi ha dato tutta una serie di conoscenza, un approccio scientifico a questa meraviglia che ci circonda e di cui tante volte neanche ce ne rendiamo conto: la luce, l'arcobaleno, l'albero, il sale, le cellule, l'universo.
Vedere come sia possibile avvicinarci a tutta questa realtà, anche con una conoscenza di tipo scientifico che non guarda solo le cose, ma anche dentro le cose, al come delle cose, mi ha aiutato a cogliere un poco la bellezza che circonda la nostra vita di tutti i giorni, ma sono state utili anche le provocazioni, gli interrogativi che da questa scienza possono venire alla Scrittura, alla fede!
Tante volte si è detto che non c'è contraddizione tra fede e scienza, ma percepire attraverso tante citazioni che davvero questo si dà, vedere questa scrutatio, illuminata dalla scienza, e la scienza stessa aprirsi e affascinarti con il mistero del suo creatore è qualcosa che ti tocca dentro.
La fede e la ragione, dice San Giovanni Paolo II, sono come due ali con le quali lo spirito umano s'innalza verso la contemplazione della verità. È Dio ad aver posto nel cuore dell'uomo il desiderio di conoscere la verità e, in definitiva, di conoscere Lui, perché conoscendolo e amandolo, possa giungere anche alla piena verità su se stesso». Dio ci ha provvisto di queste due ali, perché potessimo salire a Lui, fede e ragione, fede e scienza.
dalla prefazione di Ezechiele Pasotti
Disma, il Buon Ladrone, salendo in croce pensava di ricevere la morte, ebbe in dono la Vita Eterna. Il volumetto prende come esempio Disma e, attraverso alcune meditazioni, guida il lettore dalla Via Dolorosa alla Via Luminosa. La strada che Lucia Visconti Cicchino percorre in questo piccolo ma prezioso libro, e quella che ogni cristiano deve percorrere per scoprire la forza redentrice della Croce. Non e una strada facile, per questo bisogna essere grati a chi, avendone gia fatto esperienza ci fornisce le coordinate per affrontare il viaggio.
Una rilettura del messaggio" dantesco alla luce della storia e della fede contemporanee. " L'opera di Tonino Caputo non e nata come una semplice presunzione di voler elaborare una nuova edizione del testo dantesco, ma piuttosto come una rilettura del messaggio" dantesco alla luce della storia e della fede contemporanee. Se e vero che il principio ispiratore dell'Alighieri che ha animato l'intera opera, che per questo e denominata Divina Commedia, e stato il Mistero dell'Incarnazione del Dio fattosi storia per l'uomo, allora questo stesso principio travalica l'uomo e la storia di un tempo particolare e continua ad agire nell'oggi di tutti i tempi. Occorre, quindi, saper avere occhi, cuore e fede per leggere attentamente questa presenza che e attualizzazione. Con questo scopo va dunque approfondito il modo, direi quanto mai singolare e nuovo, con cui l'autore propone la rilettura dell'opera medioevale al lettore d'oggi"
Raccolta di poesie che aprono ad un orizzonte inaspettato, sconosciuto ai piu: quello della vita interiore, dell'unione con Dio. Con una prefazione di Chiara Lubich. Questa raccolta riconduce il lettore a recuperare il piu intimo rapporto col Padre. Questi versi sgorgano dall'amore, come sentimento positivo nei confronti della vita in generale, ma soprattutto dall'Amore nella sua espressione piu alta, l'Agape pasquale.
Da sempre i monasteri di vita contemplativa hanno costituito una vera ricchezza per la Chiesa, un dono prezioso che Essa ha custodito e promosso con amore, nella piena consapevolezza che tali luoghi privilegiati della "Ricerca di Dio" - come scrive S. Benedetto nella sua Regola - sono per tutto il popolo santo di Dio il segreto della sua fecondità apostolica... Il presente lavoro, è il frutto di sintesi sul tema delle Federazioni e la conclusione del corso dello Studium-CIVCSVA, svolto sotto la competenza del R.P.D. Sebastiano Paciolla ocist., particolare esperto e docente, e ha avuto lo scopo di voler affrontare un tema molto vivo e attuale nella vita monastica di oggi. Il titolo "Per una nuova visione e contenuti della Federazione Monastica" presenta le esigenze del mondo monastico femminile, le sue difficoltà nel mondo contemporaneo e la dottrina e disciplina con cui la Chiesa custodisce questo tesoro... parlare di una nuova visione e di nuovi contenuti della Federazione Monastica è una necessità impellente per poter salvaguardare la vita e la sopravvivenza di moltissimi monasteri femminili contemporanei e delle Federazioni.
Questo libro affronta, vissuto in prima persona, il tema-tabu' della sofferenza. L'autore non esorcizza il male ne' lo domina, semplicemente e docilmente lo esplora, vi entra con arguzia e sagacia e ne cava considerazioni che lo fanno vivere quale esso e', un aspetto inevitabile della vita. Presentazione di don Luigi Merola (giovane sacerdote anticamorra di Napoli).
Raccolta delle catechesi del Papa su Salmi e Cantici. Il cofanetto contiene 4 volumi.
Un percorso di esercizi spirituali secondo il modello di Sant'Ignazio di Loyola. L'approccio degli Esercizi Spirituali ignaziani è un cammino di liberazione dalle pulsioni nevrotiche" per far emergere la propria personalità. Questa troverà la via per la sua realizzazione nella figura di Cristo, che la ispira e la coinvolge fino a portarla ad autotrascendersi in una comunione con sé che la divinizza. "
Una raccolta di lettere semplici e sincere che testimoniano i frutti prodotti dalla Parola annunziata, ascoltata e meditata dai detenuti.
...il titolo del volumetto: "In carcere ma liberi!" è una certezza e una speranza, liberi nel cuore perché l’ascolto della Parola rende tali e liberi nell'attesa di tornare nella comunità civile per essere uomini nuovi.
Ho potuto constatare personalmente il desiderio dei detenuti di ascoltare la Parola di Dio, difatti ogni qualvolta che ho visitato le carceri mi è sempre rimasto nel cuore il grido dei fratelli: “Dacci di quest’acqua”.
Nelle visite in carcere ho sperimentato la forza della Parola che seminata generosamente è destinata a portare frutti abbondanti.
Queste lettere semplici e sincere vogliono testimoniare i frutti prodotti dalla Parola annunziata, ascoltata e meditata.
Una meditazione teologica scritta con un linguaggio leggero" come quello di un quotidiano. " Non conformatevi! Non è una dichiarazione di guerra, né una citazione biblica estrapolata dal contesto ad uso di un cristianesimo intransigente che poco abbia a che spartire con la mitezza di Cristo. E' piuttosto una supplica affinché i cristiani riscoprano la propria fede.