Immense contraddizioni e conflitti interrogano fortemente la cristianità. Non si tratta però di combattere il mondo, ma di aprirsi a un processo di trasformazione spirituale che investa le coscienze. Intensificare la relazione intima con Dio, linea verticale, fa sì che l'amore investa le relazioni umane, linea orizzontale. Silenzio, meditazione, aiutano a stabilire un contatto con la nostra realtà profonda e fanno emergere le dinamiche interiori che ci rendono schiavi di uno spirito malato. La salvezza si realizza liberandoci da vincoli oppressivi e richiede solitudine, chiama a entrare in se stessi. È necessario che le varie realtà comunitarie, a partire dalla famiglia, si trasformino in realtà di comunione, realtà liberanti in cui possono crescere figli e figlie di Dio superando quell'assetto patriarcale ancora radicato nella psiche.
Le riflessioni di alcuni dei più significativi teologi della Chiesa Orientale a favore dell'iconografia, l'arte di rappresentare il divino e le realtà celesti.
«Da seminarista, volevo diventare un buon prete e basta: ero parecchio conformista. Da cappellano, mi sono accorto di quanto è vivace una parrocchia. Mi sono stupito di quali dialoghi profondi siano possibili proprio con quei giovani che, altrimenti, in chiesa non si vedono. Nella formazione degli adulti mi si è rivelata la grande differenza tra religione e fede, tra religiosità magica e fede mistica. Da parroco, ho osato dire la mia sulla situazione critica della chiesa. Da alcuni anni sono animato da un profondo desiderio di spiritualità, di esperienza personale di Dio e di silenzio». Ecco il percorso di crescita personale di Stefan Jürgens, rispecchiato in questo libro. Egli si chiede quali siano le cause profonde che mantengono tanta gente in uno stadio infantile della fede. Mostra quale identità si sviluppa camminando invece verso una fede adulta - quella fede che, anziché esigere, incoraggia: e conduce, da ultimo, alla libertà personale.
Non c'è un modo migliore che mettersi alla scuola del Signore Gesù per imparare a pregare. Uno strumento per la preghiera e la meditazione degli educatori che hanno soprattutto a che fare con i preadolescenti e gli adolescenti. Dieci appuntamenti che sono un invito a ritagliarsi uno spazio per "sostare" con Dio, lasciandosi interrogare dal Vangelo, per plasmare la nostra vita e le nostre azioni, imparando dal solo che merita l'appellativo di "Maestro".
La chiesa si trova oggi in una situazione di stallo, di crisi: credibilità persa, chiese vuote, sfiducia rassegnata. Cosa dovrebbe accadere perché la chiesa abbia un futuro? Per l'autore vi è una sola risposta: si tratta di vivere, e non solo predicare, una vera e propria conversione all'interno della chiesa. E ciò è possibile semplicemente vivendo ciò che si dice e facendo ciò che si celebra, in una rinnovata fiducia: "Possiamo convertirci. Il solo pensiero può però spaventarci: dove andremmo a finire? Osiamo!". Le provocazioni offerte in questo libro invitano la chiesa a essere aperta e creativa, a lasciarsi sfidare dal vangelo e dalla quotidianità e a osare compiere passi di conversione nuovi e inusuali. Prefazione di Matteo Maria card. Zuppi.
Il testo prende in esame i giorni che vanno dalla memoria dell'ingresso di Gesù a Gerusalemme alla Messa In Cena Domini, soffermandosi innanzitutto sui testi biblici e sulla liturgia delle Ore che li caratterizzano, e successivamente su alcune pratiche che segnano questi giorni di Lunedì, Martedì e Mercoledì santo delle comunità con l'intento di offrire alcune vie di approfondimento.
Il nuovo sussidio liturgico-pastorale di Quaresima e Pasqua 2023 per seguire e condividere il cammino della Chiesa nell'Anno liturgico: Introduzione al tempo liturgico per vivere l'itinerario spirituale della Quaresima dal Mercoledì delle Ceneri alla Domenica delle Palme e l'itinerario spirituale della Pasqua, dal Giovedì Santo a Pentecoste; Proposta di un'icona per cogliere la parola di Dio come immagine; Lectio divina sul vangelo domenicale; Catechesi per la settimana con proposte di evangelizzazione scaturite dal vangelo domenicale; Una preghiera da celebrare intorno alla tavola; Una proposta per vivere e celebrare in "nobile semplicità" il Tempo forte della Chiesa; Proposta di canti attinenti al rito e al Tempo liturgico che si sta celebrando per la formazione degli animatori musicali. Catechesi in disabilità; Atto penitenziale per ogni settimana, liturgia penitenziale di Quaresima, Via Crucis; settenario di Pentecoste, rito di spegnimento del cero pasquale; Una proposta cinematografica nell'analisi di un film, un approfondimento del Tempo liturgico.
In questo volume si cerca di collegare le Scritture bibliche dell'Antico e del Nuovo Testamento con la ricerca filosofica che ha mosso l'intera civiltà occidentale nel corso del Novecento, ponendosi domande relative ai tragici avvenimenti della Seconda Guerra Mondiale e dell'Olocausto. Figura centrale in questa riflessione è André Neher (1914-1988), autore del capolavoro filosofico L'esilio della parola. Dal silenzio biblico al silenzio di Auschwitz, intellettuale ebreo per nascita e per scelta, dal profilo culturale ricchissimo: studioso di eccezionali competenze bibliche e giudaistiche e allo stesso tempo uomo di grande sensibilità, attento alle questioni filosofiche più urgenti e brucianti che la nostra contemporaneità ha posto e pone sotto i nostri occhi.
Quale studi intraprendere? A che lavoro ambire? Sposarsi o non sposarsi? Quante domande ogni giorno. Spesso, ciò che vogliamo davvero, ma davvero davvero, non è stagliato chiaramente davanti a noi, ma rimane coperto da tanti "voglio" e "non voglio". Come orientarsi, come distinguere un desiderio autentico da un altro condizionato dalle paure, dalle idolatrie, dai nostri stessi inganni? "Lo vuoi davvero" è un libro che accompagna a discernere il senso dei nostri desideri, i movimenti profondi del cuore, per comprendere ciò che sembra facile ma che facile non è: sapere cosa vogliamo davvero.
Il Cristianesimo sembra irrimediabilmente sotto scacco in Occidente. Le letture còlte descrivono l'insaziabile voracità della secolarizzazione e inducono l'intelligenza cristiana a pessimismo sul destino della fede. E, tuttavia, uomini e donne di fede custodiscono intatta una riserva inesauribile di ottimismo. Anche là dove analisti e sociologi non scorgono che rovina e putrefazione, la promessa di Dio prepara chissà quale ribaltamento apologetico. Neppure l'ateo più incallito riesce a far tacere dentro di sé il dubbio che sia tutto vero. E da questo dubbio occorre ripartire.
Una sequenza di episodi talvolta divertenti, talaltra dolorosi, momenti di caduta e di rinascita, ispirazioni suscitate dalle fede cristiana, sono narrati in queste pagine per affermare che disperazione e morte non hanno mai l'ultima parola. Fra questi, l'inedito racconto ambientato nella cittadina veneta di Pescantina che vede protagonisti una volontaria dell'Azione Cattolica e un soldato reduce da un Lager nazista. La narrazione è arricchita da citazioni dei classici greci e latini, dei Padri della Chiesa, fino ad arrivare a spunti e riflessioni di alcuni umoristi contemporanei.
Etty Hillesum, scomparsa poco prima di compiere trent'anni ad Auschwitz, con il suo diario e le sue lettere ci ha lasciato una straordinaria testimonianza del cuore nero del Novecento ed è diventata un simbolo della resistenza spirituale di fronte al Male. Ma prima di trasformarsi in una figura simbolica, racconta Elisabetta Rasy in questo libro, la intrepida ebrea olandese è stata una giovane donna libera, inquieta e irriverente, tenacemente intenta alla scoperta di sé stessa e del senso dell'esistenza, desiderosa di amore e di amicizia nelle loro mutevoli forme, dall'affetto e dalla tenerezza fino alla passione assoluta, e vera maestra di una giovinezza senza tempo in cui ognuno può riconoscere le proprie emozioni, la forza e la fragilità, la paura e il coraggio. Ci sono libri che, se non cambiano la vita, ci toccano in profondità e ci fanno scoprire qualcosa di noi che non sapevamo. Questo è stato il Diario di Etty Hillesum per Rasy che, ricostruendone la vicenda umana e letteraria, si è trovata a indagare su sé stessa, tra ricordi e riflessioni, e sui temi eterni della vita umana: i complicati arabeschi dell'amore, le tortuose vie dell'anima, la necessità di non soccombere all'orrore, la possibilità di trovare gioia anche nei momenti più difficili, il desiderio di vivere a pieno la propria vita, infine il senso della scrittura autobiografica, questa singolare inchiesta sui propri segreti e misteri. Con la maestria dei grandi autori, Rasy intreccia la vita di Etty Hillesum con quella di altre giovani donne straordinarie dello stesso terribile periodo storico, da Edith Stein a Simone Weil a Micol Finzi-Contini, l'eroina del romanzo di Giorgio Bassani, e con le vicende di scrittrici e scrittori amati e dei loro altrettanto amati personaggi. Fino a comporre un doppio romanzo di formazione, quella dell'indimenticabile ragazza olandese e la propria.