La pace è il grande dono annunciato al mondo dagli Angeli a Betlemme: «Pace in terra agli uomini che egli ama»; la stessa pace è il dono di congedo lasciato da Gesù ai discepoli: «Vi lascio la pace, vi do la mia pace». Per papa Francesco «il tesoro prezioso che ogni cristiano ha il compito di condividere con gli altri non è la banale tranquillità, ma quella pace che fa sorridere il cuore anche nelle prove, anche nelle malattie e nelle tribolazioni più dolorose di ogni esistenza». In un momento tragico della storia d'Europa e del Terzo Millennio, il Pontefice non si stanca di annunciare la pace universale che ripudia la guerra, il sopruso e ogni forma di vendetta. Una riflessione profonda ed esigente, che nella contemplazione del Mistero cristiano sprona ogni uomo e donna di buona volontà a cercare le vie della riconciliazione, della compassione, della ragionevolezza.
Un libro dove il maggiore teologo italiano ricapitola la sua ricerca, tradotta in tutto il mondo. Che cos'è la teologia? Un itinerario infinito al servizio della Verità. E quindi mai compiuto, sempre in divenire. Fare teologia è domandare di Dio, cercarlo, per trovare noi stessi. Riflessioni che sono un "commento all'ora presente", sul destino della fede cristiana e della Chiesa nell'età della secolarizzazione e del pluralismo religioso.
Il titolo Al servizio della Verità evoca il filo rosso che attraversa la ricerca di Bruno Forte: il desiderio costante di servire e testimoniare la Verità, che per la fede cristiana non è qualcosa da possedere, ma Qualcuno da cui lasciarsi sempre più possedere: il Cristo, Signore della vita e della storia. Per il loro carattere di “commento all’ora presente”, queste riflessioni possono parlare a tanti, credenti e non credenti, negli uni stimolando l’approfondimento dell’intelligenza della fede al servizio della carità, negli altri ponendo domande e indicando tragitti certo non estranei alla ricerca di senso che è nel cuore di tutti, come afferma Agostino aprendo le sue Confessioni: «Hai fatto il nostro cuore per Te ed inquieto è il nostro cuore finché non riposi in Te».
Bruno Forte, arcivescovo metropolita di Chieti-Vasto, ha insegnato Teologia dogmatica alla Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia meridionale a Napoli. Nel catalogo Scholé ricordiamo il libro intervista Una teologia per la vita, a cura di M. Roncalli (2011) e Amoris laetitia. Famiglia, Amore e Chiesa nella società complessa (2021). Per Morcelliana ricordiamo: Dio nei doppi pensieri. Attualità di Italo Mancini, con M. Cacciari (2017); La Bibbia dei filosofi. Il Grande Codice e il pensiero dell’Occidente (2019); La patria europea (2019); La liturgia. Dove l’esodo incontra l’Avvento (2020); Le virtù cardinali. Breviario di etica (2022).
La narrazione del Sé, specialmente nel rapporto con l'altro, costituisce un esercizio fondamentale nella tensione verso la comprensione della vita e del mistero, come risulta dallo studio dei testi mistici. Un percorso di scrittura che nel tempo ha visto un protagonismo femminile altrimenti inedito nella storia della letteratura. Attraverso un confronto fra i primi scritti autobiografici di Chiara Lubich e quelli di altre personalità significative del '900, come Etty Hillesum, Madeleine Delbrêl, Itala Mela, Giorgio La Pira e Divo Barsotti, emerge come il linguaggio mistico, inteso come lingua speciale dell'amore, apra il testo a sorprendenti possibilità di conoscenza, nonché di costruzione, della realtà. Un confronto che mette in evidenza anche le potenzialità e le caratteristiche proprie della scrittura femminile e maschile.
La questione della legge naturale, per molte ragioni, è un tema di eccezionale rilievo non solo nella storia della teologia cristiana, ma anche nell'attualità. Basti pensare all'enorme progresso della tecnica e il suo rapporto con la "natura", la grande importanza del nesso tra lex e natura nella storia della morale, il complesso rapporto tra il nómos greco e la lex latina da una parte e la Torah biblica dall'altra. Queste diverse ragioni raccomandano una scansione del testo che, nella sua unità sistematica, si articoli in una triplice trattazione: la Parte Prima Legge naturale. Storia del concetto, la Parte Seconda Lex naturae: saggio di teologia biblica, la Parte Terza Lex naturae: le questioni teoriche, svolte rispettivamente dai proff. Matteo Martino, Pier Davide Guenzi e Maurizio Chiodi.
Poiché il precetto è una lampada,l'insegnamento una luce e le correzioni della disciplina sono la via della vita (Proverbi 6:23)
Ogni vero cristiano vuole crescere spiritualmente: rivestire l’uomo nuovo e spogliarsi del vecchio, gettando via tutti quegli abiti mentali e comportamenti peccaminosi, per sostituirli con quelli della santità. In definitiva, vogliamo diventare come Cristo, pensare come Lui e comportarci come Lui. Le Scritture ci ricordano che facciamo bene ad aspirare al più alto standard di santità e di pietà.Lo scopo di questo breve libro è di esaminare alcune qualifiche caratteriali proprie delle guide spirituali ma che sono, in realtà, le stesse virtù che dovrebbero caratterizzare tutti i credenti. Chiediamoci se abbiamo tali qualità e impariamo insieme a conoscerle meglio e a pregare per averle in misura maggiore.
Il nome Borgia accende l'immaginario e rinvia spesso a narrazioni da saga, in cui un onnipresente cocktail fatto di delitti, intrighi, scandali e vizi ha alimentato nel tempo una sterminata letteratura e trasposizioni artistiche di vario tipo. Ma oltre agli arcinoti Rodrigo, Lucrezia e Cesare ? i protagonisti maggiori della «leggenda nera» dei Borgia ?, il celebre casato annovera anche rappresentanti mirabili, tra cui svetta la figura ricca e complessa di Francesco. Da politico di spicco della Corona spagnola a terzo Generale dei gesuiti, la sua fu una vita poliedrica. Uomo pragmatico e di governo, dotato però anche di grande profondità spirituale, è stato decisivo per Ignazio di Loyola e il decollo della Compagnia di Gesù. Dopo una panoramica sul contesto e la storia personale del protagonista, il libro si addentra nella sua interiorità, approcciando l'espressione matura dell'intima fisionomia borgiana: il Diario spirituale. L'Autrice esce dagli stereotipi univoci e riduttivi entro cui il «santo Duca» è stato a lungo costretto, mostrando anche quanto ancora egli sia interessante per l'oggi.
Anche quest'anno la Collana Percorsi di Comunicazione, propone, nel suo decimo volume, una serie di riflessioni originali e complementari sul Messaggio del Santo Padre per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, arrivata alla sua 56a edizione. L'invito del Papa ad imparare ad ascoltare con l'orecchio del cuore ha infatti ispirato diversi docenti della Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale dell'Università Salesiana a commentare il suo Messaggio a partire dalle proprie competenze nel campo della comunicazione sociale. I primi tre saggi (Teresa Doni, Cristiana Freni, Fabio Pasqualetti) offrono una visione più generale e "fondativa" del valore e della necessità di riscoprire la dimensione spirituale, antropologica e socio-culturale dell'ascolto; segue una suggestiva visita guidata all'"ascolto" di alcune opere d'arte rappresentanti storie e personaggi della Sacra Scrittura(Gian Carlo Olcuire), che introduce i saggi successivi, maggiormente entrati su temi specifici. L'attenzione è posta in primo luogo al mondo della comunicazione, in particolare al giornalismo (Renato Butera e Pietro Saccò) e all'ascolto radiofonico (Cosimo Alvati). Gli ultimi tre contributi propongono una riflessione sull'emergenza educativa (Emanuela Proietti), la presentazione delle "7 regole dell'arte di ascoltare" (Vittorio Sammarco), la condivisione sul senso dell'ascolto nella metodologia propria dell'intervista sociologica (Maria Paola Piccini). Dall'orecchio al cuore. Esplorando nuove vie di ascolto si presenta afferma Vania De Luca nella sua prefazione - come un volume che fa proprio, e, contemporaneamente ripropone con coraggio, l'invito contenuto nell'Evangelii Gaudium: «Abbiamo bisogno di esercitarci nell'arte di ascoltare, che è più che sentire» (EG n.171).
In qualsiasi tempo è sempre utile preoccuparsi della specificità e originalità della propria fede. Che significato occorre dare oggi alla "testimonianza" nella vita della Chiesa? La fede non può ridursi all'esattezza di un enunciato; partecipando al farsi evento della verità, diventa spazio di uno stile di vita che rende credibile il messaggio e che rimanda alla sostanza della verità rivelata. Con ciò si possono accogliere le difficoltà che accompagnano l'aspetto cristiano nel mondo. Ieri come oggi, la Chiesa è di nuovo Chiesa di martiri, luogo di testimonianza martiriale, oltre i suoi confini nazionali, teologici e confessionali. In una comprensione ecumenica, la testimonianza è l'epifania del Sangue di Cristo nella storia e il sangue dei martiri è il comune patrimonio che alimenta l'unità dei cristiani. Nel vincolo del sangue, pur separati sulla terra, i testimoni anticipano la Gerusalemme celeste, dove ogni diversità entra nella perfetta pienezza. Il sangue dei cristiani ci unisce e i martiri nel cielo hanno già trovato quell'unità che noi cerchiamo sulla terra. L'ecumenismo del sangue è l'eredità preziosa per vivere la frontiera di quei contesti plurali e contraddittori delle nostre Chiese e società.
Le Scritture raccontano una storia in cui (la rivelazione di) Dio e (la fede dell')uomo sono in correlazione: non è possibile raccontare di Dio senza raccontare dell'uomo e non è possibile raccontare dell'uomo senza raccontare di Dio. Accogliendo questo punto di partenza biblico, il saggio verifica il modo con cui la teologia fondamentale affronta il momento scritturistico e la correlazione rivelazione-fede, per rinnovarli attraverso l'approfondimento teologico del racconto di alcune "figure": per l'AT, Abramo, la rivelazione esodica, la tradizione sapienziale e Gen 3; per il NT, le parabole, Simon Pietro e le apparizioni pasquali. Il racconto biblico di-Dio-e-dell'uomo si offre così come la radice e il fondamento della proposta della "coscienza credente", che è un modo di svolgere la correlazione rivelazione-fede coerente con la prospettiva scritturistica.
Si tratta di una nuova edizione dell'antologia pubblicata nel 2009. Questo testo raccoglie il «cuore» e l'essenza delle sedicimila pagine redatte e messe in forma corrente dal poeta del Romanticismo tedesco Clemens Brentano (1778-1842) circa le numerose visioni bibliche e le contemplazioni mistiche della beata estatica Anna Katharina Emmerick (1774-1824). Il curatore ha cercato di scegliere i più toccanti episodi biblici (narrati dalla Emmerick al Brentano, mentre era rapita in estasi) dando ad essi una certa continuità storica secondo la tradizione ecclesiale. Ne risulta un'interessante presentazione degli eccezionali doni divini di una delle più grandi mistiche estatiche dei tempi moderni, la quale ha vissuto gli episodi biblici incarnandoli non soltanto con le visioni, ma anche con le sante stimmate. Il suo forte carisma spirituale è a tutt'oggi motivo di fede, di preghiera e di meditazione. 6a edizione, aggiornata nello stile grafico per una migliore leggibilità del testo.
Il titolo esprime chiaramente il contenuto del testo, che intende dare un contributo, fondato sulla Parola, al Sinodo che si è aperto nell'ottobre 2021 e che si concluderà nell'ottobre 2023 con l'assemblea generale dei Vescovi e che avrà per tema: «Una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione ». Attraverso una analisi del Vangelo di Luca e degli Atti, nella prima parte, scopriamo il fondamento cristologico della sinodalità e la via di Gesù, tra solidarietà e liberazione; nella seconda, la vocazione sinodale della Chiesa, che deve far rivivere, giorno dopo giorno, l'oggi messianico di Gesù, perché la sinodalità è divenuta struttura ecclesiale. Introduzione di Firmino Bianchin.