Percepita al suo apparire come una rivoluzione tecnica e una magia, la fotografia è il primo mezzo che permette la riproduzione tecnica della 'realtà'. Fonte ricca di indizi, mette in gioco la 'scienza' e la soggettività dello storico-detective. Studiare la fotografia per lo storico significa infatti capire il modo di pensare, immaginare, rappresentare, esprimersi dell'uomo contemporaneo, perché se i segni visivi hanno accompagnato tutto il corso storico della nostra cultura, la fotografia ha seguito, come testimone e come complice, tutto il cammino dell'uomo dell'era industriale.
Patrimonio d'arte, di storia e di cultura, Venezia è una città il cui splendore è l'espressione di un grande passato. Alvise Zorzi interpreta il destino del "piccolo popolo" di pescatori, tessitori e marinai che cercarono sulle isole anfibie un luogo di sopravvivenza e seppero poi trasformare un territorio di sabbie e canneti in una sfavillante città di palazzi, chiese, teatri e piazze. E il ritratto che delinea della sua città, a partire dal 25 marzo 421, data leggendaria della fondazione, fino al 17 ottobre 1797, giorno in cui il trattato di Campoformio sancì la fine della Serenissima, è un documento in cui si rintracciano i fatti noti o sconosciuti, i trionfi, le sconfitte, l'apoteosi e la decandenza.
Riccardo Calimani descrive la vita quotidiana, i costumi e le cerimonie religiose dell'articolata comunità ebraica di Venezia, ripercorrendone il lento e difficile cammino verso l'integrazione e l'emancipazione. Attraverso le vicende di rabbini, intellettuali e umanisti, ma anche di semplici commercianti cui resta labile traccia nei documenti ufficiali, il lettore viene guidato alla scoperta di una delle più vivaci zone della città lagunare, crocevia di popoli e civiltà.
La ricostruzione dello storico Riasanovsky accompagna i russi attraverso la loro storia millenaria dallo stato di Kiev al principato di Mosca, dal regno di Ivan il Terribile all'ampio processo di occidentalizzazione di Pietro il Grande, dai tentativi riformistici del XIX secolo fino alla fondazione dello stato sovietico, dagli anni del terrore staliniano a quelli della stagnazione brezneviana. Sergio Romano, già ambasciatore a Mosca, ha completato l'opera con tre nuovi capitoli in cui il lettore troverà una prima interpretazione storica delle trasformazione politiche, economiche, sociali e culturali che si sono prodotte in questi ultimi anni, dalla svolta democratica di Gorbacev alla fine dell'Urss, dalla presidenza di El'cin a quella di Putin.