Esistono davvero i problemi filosofici? Nonostante l'opinione che reputa i problemi filosofici dei nonsensi o li scambia per perplessità linguistiche, una prova della loro esistenza è data, secondo l'autore, dal fatto che esistono le teorie filosofiche a spiegarli e risolverli. Ogni uomo ha infatti una teoria sul suo destino suo e su quello dell'umanità.
Quest'opera è apparsa in prima edizione nel 1943 e consiste nella rielaborazione del testo di una conferenza tenuta nel 1930. Questo documento segna la cosiddetta "svolta" nell'itinerario speculativo di Heidegger e costituisce una via d'accesso privilegiata al cuore del pensiero di uno dei maggiori e più influenti filosofi del novecento.
La domanda su Dio non si è mai limitata ad essere una questione esclusivamente teoretica: nell'interrogarsi dell'uomo è sempre stata coinvolta la sua stessa dimensione esistenziale. Non è possibile, infatti, separare la domanda su Dio da quella sull'origine radicale e sul senso definitivo della vita umana. Nel presente volume l'argomento viene affrontato con contributi di diversi Autori tra i quali Poupard, Torrance, Romera, Polo.
Ciò risulta, leggendo questo libro su Don Milani, è la demolizione di alcuni luoghi comuni, a cominciare dal preteso influsso sul suo carattere e sul suo pensiero di una parziale ascendenza ebraica, che di fatto non pare averlo condizionato in alcun modo. L'obbiettivo di Don Milani era quello di un cambiamento non tanto sociale quanto spirituale, a partire dall'"immensa frode" di un seminario ancorato a schemi ottocenteschi.
L'analisi fenomenologica della complessità e della specificità del mondo affettivo umano e del suo influsso sull'agire della persona guida l'autore di questo saggio ad una conclusione ponderata: il rapporto fra sentimento e razionalità non solo possiede una necessità ontica, ma è necessario anche a livello esistenziale, in cui la persona raggiunge un maggior o minor grado di unità attraverso le sue scelte e le sue azioni.