Nel 1989, la realizzazione di un mondo senza guerre sembrava a portata di mano; oggi, oltre al terrorismo e ai conflitti locali, torna a incombere il pericolo di una terza guerra mondiale. Come spiegare tale parabola? Losurdo traccia una storia inedita e coinvolgente dell'idea di pace dalla rivoluzione francese ai giorni nostri. Da questo racconto, di cui sono protagonisti i grandi intellettuali (Kant, Fichte, Hegel, Constant, Comte, Spencer, Marx, Popper ecc.) e importanti uomini di Stato (Washington, Robespierre, Napoleone, Wilson, Lenin, Bush Sr. ecc.), emergono i problemi drammatici del nostro tempo: è possibile edificare un mondo senza guerre? Occorre affidarsi alla non violenza? Qual è il ruolo delle donne? La democrazia è una reale garanzia di pace o può essa stessa trasformarsi in ideologia della guerra? Riflettere sulle promesse, le delusioni, i colpi di scena della storia dell'idea di pace perpetua è essenziale non solo per comprendere il passato ma anche per ridare slancio alla lotta contro i crescenti pericoli di guerra.
Il volume tratta dei giudizi e, principalmente, delle critiche dei pagani sul conto dei cristiani, della loro fede e delle loro Scritture. Il campo d'indagine copre i primi quattro secoli. Il libro è articolato in due parti: la prima presenta, nel quadro della storia politica e culturale del periodo, i profili e le opere dei principali oppositori; la seconda passa in rassegna alcuni tra i più rilevanti temi di controversia. Emerge una rete di interazioni più fitta di quel che si possa prevedere: il pensiero teologico dei cristiani, così come la loro esegesi biblica, dové tenere conto di una lunga serie di accuse formulate in opere smarrite o censurate. Il testo vuole restituirci una storia scritta dalla prospettiva dei vinti. Questo nuovo punto di osservazione integra e completa quello solitamente già noto.
Nelle poche e intense pagine del suo ultimo libro, il grande filosofo australiano David M. Armstrong, scomparso nel 2014, ci introduce nei segreti della metafisica contemporanea. Stati di cose, proprietà, leggi di natura, verità e fatti negativi, possibilità e necessità, classi, mente e tempo: tutti i principali temi di cui oggi si discute in metafisica sono trattati con la chiarezza e l'illuminante semplicità che erano caratteristiche dell'autore. Una vera e propria "metafisica sistematica", una delle poche oggi in circolazione, che in questa edizione italiana è tradotta e introdotta da Franca D'Agostini.
Testo inclassificabile, infinito e frammentario, ricco di dottrina e permeato di passione, intreccio di generi, lingue e discipline, lo "Zibaldone" è scrittura vivente che combatte il caos, il dolore, l'oblio, la morte. Il volume ne esplora la ricchezza, da molteplici punti di vista: tempi e luoghi della gestazione, modelli antichi e moderni, fonti esplicite e nascoste, forme di indicizzazione e di organizzazione del discorso, strategie retoriche. E soprattutto idee e problemi, ancora attualissimi, che Leopardi discute e offre ai posteri nei campi più disparati: etica, estetica, metafisica, antropologia, politica, storia e filosofia naturale, filologia e linguistica.
Sugli OGM ci si limita a schierarsi. Il tema, al contrario, va affrontato con raziocinio: gli OGM ci riguardano, non solo perché dal 1996 sono entrati a far parte della nostra alimentazione, ma anche perché con essi si gioca il futuro dell'economia, dell'agricoltura, dell'ambiente in cui viviamo. In questa nuova edizione abbiamo voluto rendere conto dei cambiamenti in atto. L'Europa ha capitolato consentendo agli Stati di vietare tutte le coltivazioni OGM; in Italia è vietata sia la coltivazione di prodotti OGM sia la ricerca. Ma non è vietata l'alimentazione degli animali da allevamento con OGM importati dall'estero. Intanto, le innovative tecniche di 'genome editing' aprono nuove prospettive, mentre il clima nell'opinione pubblica sta finalmente cambiando, e si dovrà trovare una sintesi tra le paure degli ambientalisti e le esigenze di progresso, sviluppo, sicurezza e occupazione.
La comunicazione di papa Francesco arriva proprio a tutti, grazie alla notevole consapevolezza e raffinatezza nella gestione dei codici linguistici e culturali. Spesso assistiamo a papa Bergoglio che, con la sua capacità relazionale, abbandona i testi scritti per comunicare a braccio, ricorrendo all'apologo, alla metafora o all'aneddoto come ancoraggio con la vita quotidiana. Francesco è un papa che non segue la televisione e i media in generale, pur essendo capace di dominarli con straordinaria disinvoltura. Come ci riesce? Attraverso quali costruzioni simboliche passa la sua comunicazione? Analizzando diversi aspetti della "rappresentazione pubblica" del pontificato di Francesco - dal saluto dalla Loggia di San Pietro ai viaggi apostolici, dalle omelie alle encicliche - Vigano mostra i percorsi attraverso i quali il messaggio di Bergoglio arriva fino a noi.
Vasco da Gama raggiunse l'India via mare nel 1498. Se il suo nome rinvia all'epopea delle scoperte geografiche, questo libro ne ricostruisce la vita e le imprese sottraendole all'ingannevole leggenda che s'iniziò a formare intorno alla sua figura quando era ancora in vita fino a farne, secoli dopo, un eroe nazionale portoghese. Così, una ricerca storica diviene un'occasione per riflettere su questioni più generali come l'invenzione dei miti e il modo in cui il nazionalismo se ne serve.
Tra la caduta dell'Impero romano d'Occidente e la scoperta dell'America intercorrono più di mille anni. In quel tempo lunghissimo le culture alimentari europee, dapprima distanti, inaugurano e sviluppano un dialogo destinato a trasformarle. Grazie alla circolazione di uomini, prodotti, parole e idee, il nostro continente raggiunge una sostanziale unità. Il libro propone un percorso tra ingredienti e ricette, usi e scelte, che vede coinvolti sovrani e contadini, personaggi altolocati - nobili, ambasciatori, vescovi e papi -, scienziati e uomini di cultura, cuochi e artigiani, semplici individui, donne (poche, in realtà), in altre parole la società nel suo insieme. Il cibo, voluto o negato, cercato o rifiutato, universale o locale, costituisce una chiave di lettura del lento processo verso la costruzione di un'Europa culturalmente unita.
Nella nostra società e in Parlamento è in corso da molti anni un dibattito sul riconoscimento giuridico della Lingua dei Segni Italiana (us). Nel libro, autori sordi e udenti affrontano aspetti diversi e complementari: la ricerca linguistica (Virginia Volterra), le neuroscienze (Francesco Pavani), il modello bilingue (Valentina Foa, Gabriele Gianfreda, Barbara Pennacchi), la costruzione sociale della sordità (Sara Trovato), l'autodeterminazione (Vanessa Migliosi), i diritti umani e le minoranze linguistiche (Benedetta Marziale). Gli autori, rivolgendosi a chi ha interessi scientifici e didattici, ai politici e ai legislatori e a quanti operano nel "mondo della sordità", sottolineano come la lingua dei segni costituisca un imprescindibile strumento di cittadinanza. Nel volume si racconta una grande battaglia di civiltà.
L'opera non è rivolta solo agli specialisti, ma propone uno strumento di studio e di informazione culturale accessibile a un pubblico colto e agli studenti. Il suo intento consiste infatti nel riportare alla luce, e riproporre all'attenzione della cultura contemporanea, quel ricco giacimento di razionalità critica, di opzioni etico-politiche, di prospettive teoriche, che quel pensiero ha elaborato con una potenza argomentativa e una libertà intellettuale che hanno pochi paralleli nella storia della filosofia occidentale. Dalle coste dell'Asia Minore a quelle della Sicilia e dell'Italia meridionale, passando per Atene, i numerosi pensatori che siamo soliti chiamare filosofi presocratici si distinguono per una curiosità quasi inesauribile, che li conduce a indagare la realtà in tutti i suoi più disparati aspetti. Si assiste così a una prima riflessione sulla natura e sul suo rapporto con gli dei, sull'uomo e sulla politica; sul linguaggio e sull'arte dei ragionamenti. Temi che s'intersecano e con cui anche i filosofi successivi dovranno confrontarsi.