Con i quattro volumi della Storia del cristianesimo s'intende rendere conto della straordinaria ricchezza di un fenomeno religioso che attraversa e permea duemila anni di storia, con un linguaggio che cerchi di restituirne complessità e fascino. Il progetto dei quattro volumi è unitario, tuttavia ciascuno di essi può essere letto come opera a sé stante. L'interazione del cristianesimo con i diversi ambiti culturali è oggetto di particolare attenzione e il lettore troverà capitoli dedicati alle arti, all'economia, alle scienze, alla filosofia in una prospettiva il più possibile interdisciplinare. Il volume abbraccia i primi sette secoli di cristianesimo, che ha la sua origine all'interno del giudaismo nella predicazione dell'ebreo Gesù di Nazaret. La nascita del cristianesimo, la diffusione, l'organizzazione in sistema religioso, la trasformazione da minoranza perseguitata a religione dell'Impero romano, i rapporti con le società e le culture del mondo tardo antico, l'evangelizzazione nelle regioni orientali oltre l'Impero romano, le pratiche rituali e quelle sociali sono indagati alla luce delle acquisizioni della più recente storiografia e con un linguaggio chiaro, adatto a ogni lettore.
Con i quattro volumi della storia del cristianesimo s'intende rendere conto della straordinaria ricchezza di un fenomeno religioso che attraversa e permea duemila anni di storia, con un linguaggio che cerchi di restituirne complessità e fascino. Il progetto dei quattro volumi è unitario, tuttavia ciascuno di essi può essere letto come opera a sé stante. L'interazione del cristianesimo con i diversi ambiti culturali è oggetto di particolare attenzione e il lettore troverà capitoli dedicati alle arti, all'economia, alle scienze, alla filosofia in una prospettiva il più possibile interdisciplinare. In che modo nei secoli che vengono definiti medievali le parole di Gesù, detto il Cristo, vennero accolte e interpretate in nome del cristianesimo? Quali adattamenti e trasformazioni del messaggio religioso e culturale del vangelo hanno prodotto le istituzioni ecclesiastiche? Come vengono affrontati i nemici interni ed esterni di una società in movimento per difendersi e per diffonde si sempre in nome del Cristo? Il volume mostra iridescenze inconsuete, attraverso le tappe di consolidamento istituzionale dell'invisibile che, nel segno della croce e mediante suoni e immagini, si fa visibile realtà cristiana.
Con i quattro volumi della Storia del cristianesimo s'intende rendere conto della straordinaria ricchezza di un fenomeno religioso che attraversa e permea duemila anni di storia, con un linguaggio che cerchi di restituirne complessità e fascino. Il progetto dei quattro volumi è unitario, tuttavia ciascuno di essi può essere letto come opera a sé stante. L'interazione del cristianesimo con i diversi ambiti culturali è oggetto di particolare attenzione e il lettore troverà capitoli dedicati alle arti, all'economia, alle scienze, alla filosofia in una prospettiva il più possibile interdisciplinare. Dopo il Quattrocento il cristianesimo conobbe una grande trasformazione innescata dall'umanesimo, alla presa ottomana di Costantinopoli e dalla Riforma protestante. Cambiarono le relazioni tra clero e laici, città e campagna, potere ecclesiastico e autorità secolare. L'orizzonte globale aprì nuovi spazi alla conquista delle anime, e i rapporti con l'islam, l'ebraismo e i popoli extraeuropei generarono conflitti e contaminazioni. Il volume traccia la storia del cristianesimo tra la crisi della fede medievale e l'età della secolarizzazione, interrogandosi sulle mutazioni nei rapporti della religione con la politica, la disciplina sessuale, la scienza, la letteratura, l'arte.
Con i quattro volumi della Storia del cristianesimo s'intende rendere conto della straordinaria ricchezza di un fenomeno religioso che attraversa e permea duemila anni di storia, con un linguaggio che cerchi di restituirne complessità e fascino. Il progetto dei quattro volumi è unitario, tuttavia ciascuno di essi può essere letto come opera a sé stante. L'interazione del cristianesimo con i diversi ambiti culturali è oggetto di particolare attenzione e il lettore troverà capitoli dedicati alle arti, all'economia, alle scienze, alla filosofia in una prospettiva il più possibile interdisciplinare. Il volume ripercorre il passaggio, che si realizza tra la fine del Settecento e il presente, da un cristianesimo erede delle società di antico regime ed eurocentrico all'attuale Global Christianity-, un cristianesimo a diffusione mondiale, che conta la sua maggiore presenza nel sud del pianeta e che è segnato da quello straordinario processo della recente storia dell'umanità costituito dall'emancipazione delle donne. Fenomeni che, insieme al confronto con la modernità più avanzata, ma anche con lo sviluppo dei fondamentalismi religiosi, hanno innescato un profondo ripensamento di dottrine e pratiche, indagati grazie all'apporto di specialisti.
Il volume offre un contributo per pensare criticamente il ruolo della rete e dei media digitali nella vita quotidiana in rapporto alle istituzioni tradizionali, in particolare alla Chiesa cattolica in Italia. I rapporti della Chiesa con i processi di modernizzazione sono stati spesso controversi e caratterizzati da un'alternanza di intuizioni e chiusure, di accettazione e cautela, tanto da rendere legittima, inizialmente, l'ipotesi di un atteggiamento di resistenza nei confronti dei mutamenti creati dalla diffusione di internet. Al contrario, il mondo ecclesiale in rete si è dimostrato una realtà estremamente e inaspettatamente ricca, con migliaia di utenti anche tra le persone e i parroci più anziani, come mostra l'importante mole di dati e informazioni raccolte sul campo di cui il volume rende conto.
Entro pochi anni la quasi totalità dell'informazione prodotta nel mondo sarà digitale. In una simile prospettiva i motori di ricerca risulteranno determinanti nel processo di acquisizione e consolidamento della conoscenza umana. Imprescindibile risulta perciò la verifica delle informazioni che ogni giorno riusciamo a trovare in rete. Come è possibile valutare l'attendibilità di queste informazioni? Il volume offre una riflessione originale su questo problema, delineando un paradigma epistemologico di ispirazione euristica al quale poter ricondurre qualunque tipo di ricerca di conoscenza acquisibile sul Web; paradigma sviluppato grazie ad analisi filosofiche declinate in tre specifici ambiti d'indagine: l'epistemologia della testimonianza, la teoria delle decisioni in contesti di razionalità limitata e, infine, la ricerca storica. Il risultato si inserisce nel dibattito, ancora allo stato embrionale, sul valore epistemico delle informazioni presenti sul Web; dibattito che, specie alla luce degli scenari tecnologici emergenti, costituisce uno dei temi di più stringente attualità, sia negli ambiti più squisitamente tecnici che nel settore delle scienze umane.
Sullo sfondo tormentato e vitale dell'Inghilterra del XVII secolo - guerre civili, regicidio e tirannia, peste e incendio di Londra - si stagliano le figure dei padri fondatori della Royal Society, con le loro vicende biografiche e conquiste intellettuali. Ingegni sublimi, ma soggetti a umane e talora meschine passioni, che li indussero a opporsi l'un l'altro talora con sorprendente acrimonia. Dallo sconcertante "divino" Newton al poliedrico ma dispersivo Hooke, dal pio astronomo reale Flamsteed al mondano Halley, dal grande architetto Wren al nobile Leibniz, e poi Huygens, Hevelius e altri ancora. Il libro illustra i traguardi scientifici di quei geni e i loro difficili ma stimolanti rapporti anche con i maggiori scienziati che operavano in Francia, Germania e Olanda. Erano gli anni in cui la scienza, nata in Italia con Galileo, emigrava in quei paesi dove, benché afflitta talora da alchimia e superstizione religiosa, trovava un terreno propizio allo sviluppo di un metodo di ricerca rigoroso. Prefazione di Piergiorgio Odifreddi.
Tra i vari temi che percorrono come un fil rouge tutta la cultura greca e latina, quello del vino è tra i più affascinanti. Dalla sua origine mitica, legata al dio che i Greci chiamavano Dioniso e i Romani Bacco o Libero, fino alle soglie del Medioevo, quando la ritualità cristiana prende definitivamente il sopravvento sui significati pagani, il vino è celebrato dai poeti e studiato dagli eruditi e in primo luogo è presenza costante durante le feste pubbliche, nei simposi greci e nelle cene romane. La grandezza del suo significato incide tanto sull'età più remota del mito quanto sulle ricerche degli scienziati, segnando fortemente soprattutto la lirica, l'epigramma e l'elegia, mentre il sapore della quotidianità è conservato dalla commedia e dagli aneddoti sui più forti bevitori.
Il legame tra teoria musicale e conoscenza scientifica si presenta nel suo sviluppo storico come un affascinante dialogo tra due saperi che nel corso dei secoli si consolidano separatamente, ma nello stesso tempo si collegano in modo sempre più stretto. Questo dialogo, questa invenzione a due voci, si trasforma poi gradualmente in una polifonia a quattro voci, perché intervengono anche altri due ambiti a lungo esclusi dalla relazione tra musica e scienza: il mondo della musica suonata, cantata, danzata e il mondo della liuteria, della creazione e del perfezionamento degli strumenti musicali. Gli incontri e gli scontri tra queste quattro voci sono l'oggetto del libro.
Come sorge il senso del tempo? Sin dagli albori del pensiero umano ciò ha rappresentato un mistero. Negli ultimi anni però la psicologia e, in particolare, le neuroscienze hanno fatto passi da gigante nel definire e descrivere i meccanismi che regolano la nostra percezione del tempo. Nel volume - in Germania per mesi in cima alle classifiche dei libri più venduti Marc Wittmann ci racconta le frontiere più avanzate di queste ricerche senza indulgere a tecnicismi e con esempi tratti dalla vita quotidiana, nella convinzione che la nostra esperienza del tempo racconti qualcosa di noi e che il nostro senso del tempo rifletta la nostra esperienza collettiva, la nostra vita. Perché davvero il tempo siamo noi.