J. E. Stiglitz, economista, affronta i nodi irrisolti dell'economia globale. La condizione prevalente è oggi quella di una grande incertezza, determinata da un'imperfetta distribuzione delle informazioni, e dalla connessa difficoltà di porre in atto adeguate politiche di stabilizzazione. La globalizzazione porta infatti con sé il paradosso di porre domande nuove agli Stati-nazione, ma di ridurre al tempo stesso drasticamente la loro capacità di affrontare simili domande. Oggi, la globalizzazione è priva di istituzioni in grado di affrontare le conseguenze. Abbiamo un sistema di governance globale, ma ci manca un governo globale.
Composte e pubblicate in danese fra il 1835 e il 1874, le fiabe di Hans Christian Andersen scaturiscono in gran parte dalla fantasia dell'autore e solo in minima parte dalla materia popolare cui pare, almeno inizialmente, egli dichiarò di ispirarsi. Andersen non si limita a ripercorrere e reinterpretare il filo della grande tradizione favolistica europea, ma "cambia radicalmente la prospettiva della fiaba" operando una sorta di umanizzazione di animali e cose. Questo è il segreto del suo successo: inventare figure irreali, per poi subito immergerle nella quotidianità delle passioni e delle pulsioni. Con un'introduzione di Vincenzo Cerami.
In questo libro, la analista interroga il filosofo. La discussione affronta le problematiche connesse allo sviluppo scientifico, alla dimensione religiosa e alla crisi del senso di autorità. Vengono riproposti e riproblematizzati i legami classici tra psicoanalisi e società, tra psiche e sofferenza umana, mentre assumono un rilievo di primo piano gli interrogativi intorno alle possibilità terapeutiche e al futuro scientifico della disciplina.
Il tema del ritorno a un'alimentazione leggera e naturale non è una prerogativa del nostro mondo post-industriale. Ecco il ricettario vegetale (1781) di un grande cuoco del Settecento che ci riporta al clima culturale di un'altra grande svolta 'salutista'. Basta con la sofisticata e pesante cucina di carne, recita quel principe della gastronomia meridionale e mediterranea che fu il pugliese Vincenzo Corrado. Troneggiano, in questo trionfo della vegetale 'concinnitas', due ingredienti assolutamente nuovi nelle mani del 'Cuoco galante'. Due protagonisti fino ad ora riservati alle mense plebee e destinati, di lì a poco, a sbaragliare il campo: Il signor Pomodoro e la signora Patata.