Nel nostro tempo sentiamo parlare dei pirati che infestano alcune coste dell'Oceano Indiano e la nostra memoria si rivolge facilmente alla pirateria classica in età moderna. Questo libro risale ben più indietro nella storia e racconta la prima lotta documentata tra uno Stato e i banditi del mare: i pirati contro Roma. La fine della Repubblica coincise per Roma con un incremento dello sforzo per il controllo delle coste del Mediterraneo. Si trattava non solo di confrontarsi con una perenne e storica piccola interferenza di navi di poco conto, ma di domare un nuovo e virulento fenomeno: sulle coste desolate dell'Anatolia, in Cilicia, nasce una pirateria fatta non di individui ma di popoli interi, con città, porti e arsenali. Questa insidia si combinò alle altre difficoltà dello Stato romano, per diventare nel I secolo avanti Cristo un fattore determinante nelle carriere di uomini come Pompeo e Cesare, che si misurarono contro i predoni del mare senza esclusione di colpi, con cinismo e con grande attenzione alla comunicazione nei confronti dell'opinione pubblica in patria. A partire da una rigorosa disamina storiografica, l'opera racconta i viaggi, le navi e i tesori dei pirati del Mediterraneo, accompagnando a quest'analisi il racconto degli sforzi del Senato romano per eliminare gli irriducibili predoni della Cilicia.
II cofanetto riunisce i due studi di Michael Pitassi dedicati alle flotte di Roma e alle navi da guerra di Roma. In queste due opere vengono esaminati tutti gli aspetti dell'affermazione marittima romana, ripercorrendo le vicende belliche, l'utilizzo strategico e gli aspetti tecnici della navigazione, nell'ampio arco di secoli tra le guerre puniche e la fine dell'Impero.
Il libro offre al lettore italiano il testo di partenza della collana francese Les Guides Belles Lettres des Civilisations. Guide scritte per viaggiare nel tempo e nello spazio, indirizzate studiosi, curiosi di storia e civiltà, viaggiatori... Sono opere pratiche e ragionate di cultura generale sulle civiltà che hanno lasciato tracce affascinanti nella storia, che si propongono di offrire al lettore le chiavi per avvicinarsi a testi antichi o approfondimenti storici, aiutando a decifrare allusioni e a chiarire le incertezze. Roma. Si pensa di sapere molto della civiltà romana, ed è senza dubbio vero. Si crede di conoscerla perché è alle origini della nostra stessa società. Ma è qui che sta l'errore: è necessario riscoprire come gli antichi romani guardassero uomini e cose, ed è quanto il libro intende chiarire. La concezione pratica della guida rende possibile leggerla come un libro tradizionale dall'inizio alla fine, ma anche scorrere liberamente i capitoli in base alle proprie curiosità, o utilizzare l'indice per risalire a una specifica informazione d'interesse. Disegni, mappe e schemi consentono di arrivare subito all'essenziale, mentre la bibliografia può avviare a una ricerca più approfondita.
Oltre 120 mappe illustrano il panorama di una religione che conta 2,2 miliardi di fedeli, distribuiti su cinque continenti. Una sintesi straordinaria che consente di capire, nella storia e nel tempo attuale, la complessità delle identità cristiane. Come tutte le altre religioni, il cristianesimo ha dovuto di continuo adattarsi alle società nelle quali si è inserito; questo libro cerca proprio di analizzare le condizioni di tale inserimento, per meglio svelarne le tradizioni molteplici e far risaltare le condizioni alla base della diversificazione delle Chiese cristiane nel corso dei secoli. La riflessione si sviluppa in grandi sezioni tematiche, in seno alle quali sono prese in considerazione tutte le aree geografiche e confessioni. La prima sezione parte dai fondamenti della religione cristiana e si dedica alia dinamica missionaria propria del cristianesimo, per mostrarne le logiche e le tappe chiave. La seconda sezione è centrata sulla diversità delle principali Chiese cristiane partendo dall'antichità e analizza le molteplici scissioni che le hanno smembrate e le smembrano ancora. La terza sezione si occupa di alcune pratiche emblematiche, come il monachesimo, il culto dei santi o i pellegrinaggi, che, ciascuna alla sua maniera, hanno contribuito a radicare il cristianesimo. La quarta sezione riguarda i rapporti che le Chiese cristiane intrattengono con le altre religioni monoteiste. L'ultima sezione si occupa di alcune delle sfide alle quali le Chiese sono chiamate a far fronte.
La caduta di Roma, ampiamente analizzata, eclissa troppo spesso la storia senza pari della sua ascesa e del suo successo. Eppure, l'Impero romano fu una grande costruzione politica che unì per cinque secoli una moltitudine di etnie che parlavano decine di lingue e veneravano una cifra perfino superiore di dèi. Quali segreti hanno permesso ai romani di conquistare territori talmente vasti? E, data l'eccezionalità di tale conquista, che dire della loro capacità di tenere unito quell'enorme spazio? Per capire queste differenti imprese, l'autore esamina i miti fondanti della città latina, gli impulsi della politica imperialista, le ragioni delle vittorie militari, la forza morale della res publica e la capacità di integrare gli stranieri. I segreti dei successi e della durata dell'Impero romano, poco studiati, diventano un argomento dal fascino senza fine.
Mettiti in viaggio per il mondo: un'eccitante avventura dalle rovine azteche in Messico al tempio d'oro in India. Con le sue cartine, illustrazioni e fotografie "Il giro del mondo in 50 mappe" offre un'introduzione visiva al nostro pianeta e ai suoi tesori. Età di lettura: da 6 anni.
Certi libri traggono forza dagli eventi che li hanno seguiti. Allora una semplice descrizione realistica può essere additata come causa di quanto succederà, mentre i veri colpevoli sono coloro i quali non sono riusciti ad avvedersi di quanto stava già accadendo. Scritto tra il 1996 e il 1999 e proposto in Italia nell'ultima edizione curata dal Generale Fabio Mini, "Guerra senza limiti. L'arte della guerra asimmetrica tra terrorismo e globalizzazione" muove dall'analisi della Guerra del Golfo del 1991, primo esempio di nuova integrazione tecnologica in campo militare. Lo sguardo poi si amplia a scrutare "il volto del dio della guerra di oggi". In un crescendo tramato di bagliori visionari, suggestioni letterarie e filosofiche, riflessioni geostrategiche e ricorso alla retorica combinatoria, il libro approda alla dimensione della interpretazione complessiva dell'epoca che stiamo vivendo e vivremo domani sotto il profilo delle conflittualità.
La vita dei legionari dell'impero romano. Età di lettura: da 8 anni.
Un libro per ripercorrere la storia della condizione schiavile, ossia la negazione dell'essenza umana, che vede l'individuo ridotto allo stato di mera forza lavoro. In termini giuridici la schiavitù fa di un individuo la cosa di un padrone che dispone in modo totale del suo corpo, del suo lavoro e dei suoi beni. Lo studio, avvalendosi di mappe dettagliate e infografiche, parte dalle società antiche e preindustriali, per arrivare all'epoca della tratta negriera che vide negli schiavi un elemento fortemente reddituale dell'economia capitalistica. Il 16 piovoso dell'anno II (4 febbraio 1794) la Rivoluzione Francese ratifica per la prima volta nella storia l'abolizione della schiavitù: verrà seguita nei decenni successivi dalla pluralità degli stati coinvolti nel sistema schiavistico, ma darà di converso luogo alla tratta clandestina, forse ancora più vitale e cruenta di quella legalizzata. II volume segue l'evoluzione del processo dell'abolizione definitiva, per la quale dobbiamo attendere il XX secolo. Ma il concetto e la pratica rinascono nei Lager prima, e poi in altre forme come quelle dello sfruttamento a della vendita dei bambini, nell'uso indiscriminato della manodopera in condizioni pre-moderne, attraverso la prostituzione forzata a la degradazione della condizione femminile, nelle migrazioni di massa che stanno mutando l'assetto geopolitico di molte regioni nel mondo odierno.
Senza dubbio il crollo della civiltà romana non ebbe né i tratti uniformi né la coloritura romantica con i quali è stato ammantato nella storiografia e nella letteratura, che si sono occupate per secoli di questo immane passaggio epocale. La scomparsa dell'Impero Romano d'Occidente fu il risultato di un'invasione violenta del territorio entro il limes da parte di popoli che volevano appropriarsi della sua ricchezza senza adottare le sue regole sociali, politiche, giuridiche. Tale processo produsse un disastro di difficile paragone rispetto ad altri accaduti nella storia. Nel corso di una narrazione densa di drammaticità, senza risparmiarci sorprese di ogni tipo e con sfoggio leggero di una vastissima cultura in materia, Michel De Jaeghere mette in rilievo le grandi figure di Teodosio, Stilicone, Alarico, di Galla Placidia, Attila o di Ezio, e ricostruisce il secolo decisivo del passaggio tra l'irruzione dei Goti nel 376, e l'epilogo imperiale, cento anni dopo, di Romolo Augusto. Il libro descrive in un epico affresco la società e le istituzioni della tarda antichità romana, il processo di avvicinamento e di presa di possesso del territorio e del potere da parte dei barbari, ne analizza il lungo tramonto esaminando l'ascesa dei popoli germanici, senza trascurare gli aspetti salienti di storia militare, politica, economica che ridussero le autorità romane all'impotenza.