È andata a finire così. La filosofia viva, vitale, è fuggita dai libri accademici e si è rifugiata al cinema.
Chi non si è chiesto se Neo in Matrix abbia fatto bene a prendere la pillola rossa, o non avrebbe invece dovuto prendere quella blu. Chi non si è domandato se Terminator può veramente cambiare il presente saltando dal suo futuro al nostro passato. Oltre il giardino, uno dei classici del ventesimo secolo, ci ricorda con elegante violenza che non siamo padroni delle nostre parole o del nostro destino. Vorreste davvero diventare Presidenti per caso? In Ricomincio da capo un uomo è intrappolato in un presente eternamente ripetuto: solo l’amore potrà liberarlo, ma come imparare ad amare nel mondo dell’eterno ritorno? Cinque filosofi italiani – Armando Massarenti, Achille C. Varzi, Roberto Casati, Nicla Vassallo, Claudia Bianchi – affrontano alcune tra le più complesse e intriganti domande filosofiche, a partire da altrettante sceneggiature per il cinema: come fai a sapere quanto credi di sapere e che non stai invece sognando? In che modo interpreti le parole e i comportamenti degli altri e come fai a essere sicuro di aver capito cosa intendono dire davvero? È possibile cambiare il presente intervenendo sul passato? L’onniscienza renderebbe Dio un essere migliore degli uomini? I lettori sono tutti invitati ad acquistare un biglietto per una proiezione ad alta tensione mentale e accomodarsi in poltrona.
Indice
Prefazione. -1. Essere nel cast di Armando Massarenti - 2. È successo tra qualche anno di Achille C. Varzi - 3. La tragedia dell’eterno ritorno di Roberto Casati - 4. Come fai a saperlo? di Nicla Vassallo - 5. Che cosa vuoi dire? di Claudia Bianchi - Postfazione. Esercizi spirituali stramaledettamente logici di Armando Massarenti - Note
"Temo che mi si spacchi il cuore. Come se ogni giorno si gonfiasse di amarezza. Ogni mattina mi sveglio con l'amarezza del giorno prima che mi pesa addosso e quella di trentasei anni passati in questo deserto dei tartari. Questo però è il primo autunno dove la sensazione è tanto forte, onnipresente. Qualunque cosa faccio mi accorgo della mia inesistenza. Vorrei incontrare delle persone inesistenti come me. E invece la vasca è asciutta. Oltre a quel poco d'acqua torbida dove abbiamo sempre vissuto, il mulinello si è portato via pure i pesci. Qui c'è una cattiveria senza fine. Tutti frustrati, pronti a disprezzare tutto e tutti. Come si fa respirare in queste condizioni? Come si fa a pensare di salvarsi?" Franco Arminio torna a raccontare i paesi italiani e questa volta dalla sua penna non nascono luoghi, ma persone. Con prosa limpida e insieme concitata, scorrono sulla pagina gli sgangherati pensieri esistenziali di un io narrante che somiglia in modo sospetto al suo autore, rincorsi da un controcanto affollato di personaggi sbadatamente vivi.
Il percorso dall’anarchia alla giustizia deve passare per l’ingiustizia. Una portata globale della giustizia si raggiungerà solo tramite sviluppi che dapprima accresceranno l’ingiustizia del mondo introducendo istituzioni efficaci ma illegittime.
Berlino ha sempre provocato reazioni contrastanti. È stata detestata da personalità opposte, come Rosa Luxemburg e Konrad Adenauer, per la sua incancellabile impronta prussiana. Ma è stata amata con pari intensità per il suo occidentalismo da letterati e studiosi come Heinrich Mann ed Helmut Plessner. Berlino è l'unica cittadella dell'illuminismo, il luogo della modernità tedesca che vuole conquistare e mantenere il suo profilo di libera città occidentale. Si è incominciato a parlare della Berliner Republik vent'anni fa con grande ambivalenza, nel contesto della decisione del trasferimento della capitale da Bonn. Di fronte alla naturalezza con cui oggi finalmente Berlino è e si sente accettata da tutti - tedeschi, europei e stranieri in generale - come capitale della Germania, si stenta a credere alla preoccupazione con cui la classe politica tedesca a suo tempo ha affrontato la questione. Da dove nasceva lo stato di ansietà per il pericolo di una possibile "orientalizzazione" del Paese? Gian Enrico Rusconi ripercorre le vicende che hanno portato all'epocale caduta del Muro berlinese e le contrastanti interpretazioni che sono seguite, e rintraccia nello scottante tema "dei due Stati tedeschi".
Tutto tende all’Uno: una è la radice culturale e politica dell’Europa, una la via per governare e sanare l’economia, una per costruire l’Unione europea. Da tempo si è smesso di contare oltre l’Uno. Eppure di pensare anche il due se non il tre ce ne sarebbe un bisogno grande. Se nel formulare un’opinione non vengo confrontato con forti obiezioni, sarò contento. Se sono un politico, avrò addirittura l’impressione che si sarà creata una sorta di pace. La pace dell’Uno non è tuttavia pace. È stasi. La verità, lasciata sola con se stessa, non splende più forte. Al contrario: si spegn
Articolato in quindici capitoli, il manuale tratta del periodo che va dal 1914 a oggi. Azioni e mentalità di uomini e di donne sono proiettate nel tessuto della grande storia quali oggetti d'analisi di straordinaria capacità espressiva; i mezzi di comunicazione, i consumi e la pubblicità, le arti, gli stili di vita, lo sport, il linguaggio, la scienza - ma anche temi dalle forti implicazioni simboliche e politiche, come le identità sessuali o le discriminazioni razziali - tematizzano criticamente l'analisi degli eventi. La narrazione si concentra sulle dinamiche che attraversano l'Occidente, con una particolare attenzione alla descrizione delle trasformazioni vissute al di fuori di Europa e Stati Uniti, dalla fase del colonialismo europeo ai processi di decolonizzazione, alla ridefinizione di nuove identità collettive nei decenni più recenti, alle traiettorie dei grandi paesi come Giappone, Cina, India, fino ai mutamenti nella sensibilità religiosa e politica del variegato mondo islamico.
In nome di una sterile ‘neutralità’, la nostra società ha abdicato al suo ruolo di formatrice delle nuove generazioni. Nel rapporto del Comitato per il Progetto Culturale CEI, il tema centrale dell’educazione.
Stiamo vivendo una vera ‘emergenza educativa’.
Mentre per le società del passato l’educazione era un compito largamente condiviso, per la nostra sta diventando soprattutto una sfida. Se fino a ieri sembrava quasi scontato che la generazione adulta dovesse farsi carico dell’educazione della nuova, ormai questo automatismo si sta dissolvendo.
Il rapporto curato dalla CEI vuole sollecitare una riflessione sullo stato dell’educazione e, più in generale, sulla realtà esistenziale e socioculturale dell’uomo d’oggi, alla luce dell’antropologia e dell’esperienza cristiane.
L’obiettivo è quello di promuovere una consapevolezza che possa dar luogo, nel nostro Paese, a una sorta di alleanza per l’educazione; un’alleanza che sia in grado di coinvolgere – con un raggio d’azione che vada ben oltre l’ambito del cosiddetto mondo cattolico – tutti i soggetti interessati al problema, dalla famiglia alla scuola, al mondo del lavoro, a quello dei media.
Attraverso l’individuazione di alcuni temi particolarmente sensibili allo stato di attuale ‘emergenza’ – dallo sviluppo affettivo e sessuale della persona al suo rapporto con le nuove forme di socialità, anche elettroniche, dall’educazione nell’ambito dello sport, della moda e dello spettacolo al vissuto scolastico delle giovani generazioni – il volume offre un quadro complessivo dei problemi più urgenti, e, anche sulla base di dati empirici, prospetta una serie di soluzioni operative.
Il Progetto Culturale promosso dalla Chiesa italiana viene costituito nel 1997 all’interno della Segreteria Generale della Conferenza Episcopale Italiana, su iniziativa del cardinale Camillo Ruini, come centro di raccordo tra le diocesi, i centri culturali cattolici, le associazioni e i movimenti, gli ordini religiosi, le Facoltà teologiche, le riviste e gli intellettuali di matrice cattolica.
Il Servizio collabora con gli Uffici della CEI per sviluppare l’aspetto culturale dell’evangelizzazione nei diversi settori della vita della Chiesa; svolge un’azione di monitoraggio, di osservatorio e di documentazione sulle iniziative volte a coniugare fede e cultura; organizza incontri di studio a carattere nazionale su temi di rilievo per il progetto culturale; coordina il Centro Universitario Cattolico.
In breve
Dalle lotte duecentesche tra guelfi e ghibellini alla sanguinosa congiura dei Pazzi nel Quattrocento, da Savonarola a Machiavelli, dagli studi rivoluzionari di Galileo alle riforme illuminate di Pietro Leopoldo, da Firenze capitale alla nascita delle avanguardie, fino alla straordinaria vicenda di don Milani.
Indice
Nota dell’editore - 1. 1289 La battaglia di Campaldino di Alessandro Barbero - 2. 1478 La congiura dei Pazzi di Franco Cardini - 3. 1498 Savonarola dal falò delle vanità al rogo di Adriano Prosperi - 4. 1513 Machiavelli, il carcere, Il Principe di Maurizio Viroli - 5. 1632 Galileo, la Terra, la Luna di Paolo Rossi - 6. 1786 La riforma «criminale» di Pietro Leopoldo di Giuseppe Ricuperati - 7. 1864 L’Italia a Firenze di Raffaele Romanelli - 8. 1908 Firenze capitale delle avanguardie di Emilio Gentile - 9. 1958 Don Milani nella Firenze di La Pira di Alberto Melloni - Gli autori
Uomini, idee e fortuna storica, in Francia e in Europa, del più famoso club rivoluzionario dell'89 e del paradigma politico che tanta parte ha avuto nella storia mondiale degli ultimi due secoli.
I fattori economici e sociali e le concezioni politiche e costituzionali che portarono alla nascita della nazione americana.