Filosofi, poeti, scrittori, medici e responsabili di opere sociali si sono messi in gioco davanti a giovani universitari, dando le ragioni della propria speranza e rileggendo, da diverse angolature, i percorsi dell'uomo moderno e contemporaneo.
Nato a Navacchio [Pisa] nel 1914. Professore di letteratura moderna e contemporanea nell'Università di Firenze, ha pubblicato numerosi saggi critici, tra cui: Il senso della lirica italiana (1952), Leopardi (1962), Poesia italiana del Novecento (1965), La poesia come funzione simbolica del linguaggio (1972). E' stato un poeta, maturato nel clima dell'ermetismo fiorentino: La figlia di Babilonia (1942), Il corvo bianco (1955), Torre di Arnolfo (1964), Stato di cose (1968), Antimateria (1972).
La "Preghiera alla Vergine" di Dante (Canto XXXIII del Paradiso) commentata da Davide Rondoni, con un intervento di Luigi Giussani.
Arturo Marzano è nato a Roma nel 1973. E’ stato allievo del corso ordinario e del perfezionamento in scienze politiche presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. E’ autore di alcuni contributi sulla politica britannica in Medio Oriente e sulle relazioni tra governo inglese e sionismo nei primi decenni del Novecento. Attualmente collabora con la Cattedra di storia contemporanea della Facoltà di scienze politiche dell’Università di Pisa e lavora nell’ambito della cooperazione internazionale con l’organizzazione non governativa UCODEP.
Storicamente sembra molto lontano il tempo di queste lettere, ma leggendole con attenzione le troveremo vicine ai nostri sentimenti, alle nostre convinzioni. Vicine al nostro modo di amare, alle nostalgie, al timore della solitudine, alla ribellione contro le ingiustizie e anche, per chi crede, alla forza di una fede alla quale si affida ogni pena e ogni speranza. Sono sessanta lettere scritte da Alcide De Gasperi alla moglie Francesca, prima dal carcere di Regina Coeli e poi dalla clinica dove egli viene trasferito a causa della sua precaria salute, ma tenuto sotto stretta sorveglianza in attesa di giudizio e poi fino al termine della pena. Gli scritti vanno dal marzo 1927 all'ottobre 1928. Dopo le edizioni degli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta queste lettere vengono ora riproposte al pubblico non solo per rinnovare la conoscenza di un uomo che ha lasciato nel nostro paese una traccia profonda, qualunque sia il giudizio che se ne vuole dare, ma per indicare alle giovani generazioni una strada ancora valida da percorrere nelle sue qualità di serietà politica, di virtù morali e di rispetto di quei valori che rendono degna la vita di un uomo.
GLI AUTORI
Alcide De Gasperi è il più grande statista italiano del 900’, nel dopo guerra ha guidato l’Italia nella grande impresa della ricostruzione. Nel periodo fascista ha lungamente sofferto, e queste lettere ne sono testimonianza. La figlia Maria Romana raccoglie gli scritti del padre e ne è riferimento ufficiale, curerà la grande mostra itinerante che sarà la manifestazione più importante delle celebrazioni indette per ricordare lo statista a cinquanta anni dalla morte. L'inaugurazione della mostra avverrà a Roma in Ottobre con l'intervento del Presidente della Repubblica.
Vittorino Andreoli è laureato in medicina e specializzato in neurologia e psichiatria. Autorevole studioso della psiche, ha pubblicato vari volumi. Tra i più recenti vanno ricordati: Dalla parte dei bambini (Milano 1998); Cronaca dei sentimenti (Milano 2000); Delitti (Milano 2001). I romanzi: Yono-Cho (Milano 1994); Una piroga in cielo (Milano 2002). Il saggio Elogio della normalità è uscito presso Marietti nel 2002.
Il presente volume, il terzo curato dal Centro Studi sull'Ecumenismo, promette di aiutare in un ulteriore passo conoscitivo dell'islam, composto com'è da sei saggi monografici di altissimo valore scientifico, eppure appassionatamente accessibili anche ai "neofiti". Nella certezza che solo la via di una conoscenza più profonda può essere il punto di partenza per un giudizio non istintivo, non superficiale, non sterile. Interventi di Mounged El-Hachem, Luca Montecchi, Andrea Pacini, Javier Prades, Samir Khalil Samir, Giuseppe Scattolin.
Il vasto scenario teologico che fa da sfondo alla «avventurosa vita spirituale del protestantesimo americano», soprattutto nelle sue espressioni intellettualmente più serie e significative, rimane ancora oggi un territorio poco fraquentato. Di questa "terra incognita" l'opera di Giussani traccia una rara e preziosa mappa, organicamente completa nella visione d'insieme dei suoi sviluppi, dalle origini puritane nel XVII secolo, alla metà degli anni Settanta del XX secolo, e ricchissima di dettagli e notizie. Tutta l'indagine è pervasa dal riconoscimento, «pieno di rispetto e di ammirazione» per la «profondità religiosa da cui il protestantesimo nasce e a cui può giungere» soprattutto nelle grandi figure di pensatori e uomini di fede come Edwards, Bushnell, Rauschenbusch, Niebuhr, Tillich.
GLI AUTORI
Luigi Giussani è il fondatore e presidente della "Fraternità di Comunione e Liberazione". Presso Marietti ha pubblicato: Porta la speranza. Primi scritti (1997), L'uomo e il suo destino. In cammino (1999) e L'io, il potere, le opere. Contributi da un'esperienza (2000). Avvenimento di libertà. Conversazioni con giovani universitari (2002).