Antichi culti misterici di chiara derivazione orientale, luoghi romani che richiamano princìpi esoterici indiani, tradizioni e filosofie "mistiche", fino alle singolari iscrizioni della "Porta magica" e alle oscure alchimie di Cagliostro. Ma è proprio vero che la storia di Roma inizia con Romolo e appartiene soltanto all'Occidente? Forse le radici della città vanno cercate anche nell'India magica, quella della religione dei Veda, culla dell'esoterismo, dalla quale, più di quattromila anni fa, un popolo emigrò verso ovest in cerca di nuove terre. Sempre dall'Oriente giunsero Roma, fanciulla troiana cantata dal poeta siculo-greco Stesicoro, ed Enea, immortalato da Virgilio. Seguendo il tracciato ben definito che collega Roma all'Oriente, questo libro rivela pagine dimenticate dalla storiografia, scandali erotico-religiosi soffocati nel sangue, culti asiatici che imponevano il principio della purezza spirituale attraverso l'evirazione, sepolture di uomini vivi come atto di espiazione; ma anche movimenti spirituali come il Pitagorismo, l'Orfismo e le religioni "misteriche" che spianarono la strada al Cristianesimo. Nel Medioevo Roma continuò a essere la "città dei miracoli" e nel Rinascimento pullulava non solo di artisti ma anche di alchimisti.
Lo spirito di Messalina, le ombre che frequentano le catacombe cristiane, i celebri spettri di Beatrice Cenci e Lucrezia Borgia; altri meno conosciuti come la bella Costanza De Cupis, il fantasma dalle mani mozze o l'infelice Emmeline che abitò la splendida Villa Stuart, e poi i fantasmi di Shelley e Keats fino alle ossessioni di Dario Argento: questo libro ripercorre la storia millenaria della città dei papi e degli imperatori da un punto di vista insolito, attraverso i racconti dei suoi fantasmi e delle sue presenze occulte. Ne emerge una Roma dai tratti magici, legata alle religioni e ai riti misterici del passato, alla tradizione etrusca, ai culti orientali, ai primi riti cristiani. Si parte dai fantasmi che si dice infestino i teatri della città antica e imperiale, per passare a quelli creati dai roghi e dai processi della Santa Inquisizione, e arrivare infine ad alcune presenze più vicine a noi: una finestra su una Roma esoterica misteriosa, inquietante e dal fascino sorprendente.
Tutta la realtà storica, artistica, economica, culturale, urbanistica e sociale di Roma antica viene ricostruita dettagliatamente in questa guida, dalla "A" di "acquedotti" alla "V" di "Viminale". Un grande affresco che ci riporta indietro di millenni, alla scoperta di monumenti, basiliche, mura, strade, archi, aree sacre, ponti, porte, fori, obelischi, colonne, mitrei. E non si ferma ai luoghi più conosciuti e ai grandi tesori d'arte che ancora oggi ci è dato di ammirare, non descrive solo il Colosseo e il Circo Massimo, l'Ara Pacis e la Domus Aurea, i sette colli e i Fori imperiali, il Mausoleo di Adriano e quello di Augusto, ma racconta anche curiosità, aneddoti, notizie particolari e leggende, entrando nel vivo della quotidianità del tempo. Da dove deriva lo strano nome dell'Acquedotto della Vergine? Cos'era l'Asylum? Dove si trovavano le dimore dei sette re di Roma? L'autore risponde a questi e a molti altri interrogativi, facendo rivivere ambienti e personaggi, angoli dimenticati e edifici ormai scomparsi, e restituendoci la grandiosità di un'epoca.
Questo libro intende ripercorrere i temi più cari al pontefice sotto la veste di propositi cristiani e offrirli ai lettori come indicazione per l'anno che deve arrivare. Una raccolta di intenzioni composta da brani tratti da discorsi e scritti del papa, con una lingua semplice e immediata e una particolare attenzione alla produzione più recente. Tra i temi che Papa Francesco ha maggiormente a cuore e che non perde occasione di affrontare con i fedeli di tutto il mondo ci sono: il forte richiamo alla pace, l'attenzione per l'ambiente, l'interesse per la convivenza in famiglia, la denuncia verso un'economia eticamente insostenibile e un rapporto con il denaro degenerato, l'accusa nei confronti della corruzione. Importanti poi sono i temi legati strettamente alla fede: da quello nella libertà da ricercare nel rapporto con Cristo a quello della religiosità dei piccoli gesti quotidiani; dal ricordo del ruolo della Madonna a quello dei santi.
"Il Piccolo Principe" è la storia dell'incontro in mezzo al deserto tra un aviatore e un buffo ometto vestito da principe che è arrivato sulla Terra dallo spazio. Ma c'è molto di più di una semplice amicizia in questo libro surreale, filosofico e magico. C'è la saggezza di chi guarda le cose con occhi puri, la voce dei sentimenti che parla la lingua universale, e una sincera e naturale voglia di autenticità. Perché la bellezza, quando non è filtrata dai pregiudizi, riesce ad arrivare fino al cuore dei bambini, ma anche a quello degli adulti che hanno perso la capacità di ascoltare davvero. Età di lettura: da 8 anni.
Il 1887 rappresenta una data storica nella letteratura poliziesca. Nasce in quell'anno il più celebre detective di tutti i tempi: Sherlock Holmes. Anche se "Uno studio in rosso", il primo romanzo della serie, passò praticamente inosservato, qualche anno dopo però "Il segno dei Quattro" fu accolto con un favore di pubblico tale da rimanere celebre nella storia letteraria. Per quarant'anni Doyle continuò a inventare storie sul celebre detective e sul suo inseparabile aiutante, amico e voce narrante, il dottor Watson, creando un modello destinato a esercitare un'influenza decisiva su tutta la letteratura poliziesca. Da "Uno studio in rosso" a "Il segno dei Quattro", dal ben noto "Mastino dei Baskerville" a "La Valle della Paura", a "Le avventure di Sherlock Holmes", l'investigatore si confronta con un caleidoscopio di casi sempre più complessi ricorrendo spesso al suo stratagemma preferito: travestirsi, da prete, da marinaio o da mendicante. Nell'ultima avventura delle Memorie di Sherlock Holmes, Doyle, ormai stanco del personaggio, ne decreterà la morte facendolo precipitare in un abisso. Sarà poi costretto dalle proteste del pubblico a farlo resuscitare: eccolo in gran forma nel "Ritorno di Sherlock Holmes". "L'ultimo saluto" raccoglie quattro straordinarie storie dell'investigatore, ancora agile e lucido nonostante gli anni. "Il Taccuino di Sherlock Holmes", l'insuperabile detective si aggira tra maggiordomi, tappeti persiani e preziosi servizi da tè.
Torino ha mille face, mille vite. E ogni suo aspetto si presta a offrirci un itinerario eccezionale, da seguire nell'arco di una sola giornata. C'è la Torino dello slow food e degli splendidi vigneti delle Langhe, ma anche quella meno nota dello street food (qui sono stati inventati il cono da passeggio, il tramezzino, il pinguino, il bicerin). Oppure si può vivere una giornata da re o da regina passeggiando per i giardini della Reggia di Venaria. E ancora, ammirarne i monumenti e i palazzi dall'alto di un pallone aerostatico o pagaiando in canoa sul Po, oppure da un tram storico degustando un tipico menu piemontese. Si può vivere una ventiquattrore tutta dedicata all'arte, tra barocco, liberty, neoclassico e arte contemporanea. Oppure fare ammenda e sentirsi fedeli in pellegrinaggio tra le chiese della città, vestire i panni di uno scrittore in qualche circolo letterario, proporsi come comparsa in un teatro lirico o fare shopping etnico nel quadrilatero. E infine, progettare un tempio con la mente di un architetto egizio, fare fitwalkingal parco del Valentino o entrare nella sede del primo Parlamento della Repubblica.
I monumenti e le opere d'arte custodite fra le strade e le sale dei musei romani raccontano l'eternità della capitale, la sua storia, le sue tappe dalla fondazione ai giorni d'oggi. Ilaria Beltramme, ripercorre i periodi salienti della città eterna attraverso le opere che meglio li hanno rappresentati e ne hanno espresso lo spirito. Dalla Roma degli etruschi e i suoi simboli, per passare a quella di Cesare, di Augusto e delle gens; e poi ancora, il Medioevo romano e la città papalina, il Rinascimento e le gesta dei papi del tempo, per arrivare alla Roma barocca, quella di Caravaggio e dei Barberini, e poi alla Roma settecentesca dei grandi architetti; per concludere poi con la Roma novecentesca e fascista e chiudere con l'età contemporanea, in cui parti della città sono in piena evoluzione, attraversando un peculiare momento di rinascita. Dalla Lupa capitolina alla Piramide Cestia, dalla Domus Aurea alla basilica di San Clemente, dai dipinti di Caravaggio all'opera di Borromini e Bernini, ripercorrendo i secoli fino ai nostri giorni, fatti di street art, di contaminazioni artistiche e di risveglio delle periferie.
I gatti di Torre Argentina, i gatti della Piramide, i gatti di Tor Pignattara. Un simbolo, quello del felino, ormai entrato a pieno titolo nell'immaginario collettivo: basti pensare a calendari e cartoline che li ritraggono al sole su qualche monumento. Nella Roma antica il gatto era un compagno nella vita terrena e anche in quella oltre la morte. Alcuni reparti dell'esercito romano avevano sugli scudi il simbolo di gatti di colori differenti. Da qui giunsero alla Roma imperiale, dove il gatto domestico conobbe la definitiva affermazione e consacrazione. In un tempio, dove oggi sorge la chiesa di Santo Stefano del Cacco, venne rinvenuta la piccola statua della gatta che ancora oggi si può ammirare su un cornicione di Palazzo Grazioli, in via della Gatta. Arrivò poi il Medioevo, quando i gatti vennero associati alle streghe e con loro bruciati. La loro storia accompagna dunque quella dell'Urbe e non sono pochi i personaggi romani inseparabili dal loro amico a quattro zampe. Storia, aneddoti, fatti meno noti che raccontano il gatto romano e, con lui, anche il volto più scanzonato della nostra città.
La grande tradizione gastronomica romana e del Lazio gode di una fortuna secolare, nutrita da un patrimonio culturale straordinariamente ricco e solido. Lo dimostrano i tanti testi che celebri autori di ieri e di oggi primo fra tutti il Belli - hanno dedicato a questa sontuosa cucina. In questo volume le ricette sono state raccolte, ordinate e descritte in modo tale da stabilire un dialogo convincente e garbato con il lettore, andando oltre i dati strettamente necessari: ingredienti, dosi, tempi e modi di preparazioni e cottura. Spaghetti alla carbonara, bucatini all'amatriciana, spaghetti cacio e pepe, gnocchi alla romana, rigatoni "co' la pajata", pappardelle al sugo di lepre, coda alla vaccinara, saltimbocca alla romana, costolette d'abbacchio "a scottadito", coratella d'abbacchio. E poi carciofi alla giudia o alla romana, trippa alla romana, filetti di baccalà, fagioli con le cotiche, supplì, panzanella, pasticcio di gnocchi, bignè di San Giuseppe e maritozzi sono solo alcune delle più rinomate prelibatezze "raccontate" in questo volume, che hanno deliziato e continuano a deliziare i palati di generazioni di romani e non romani, emigrando e penetrando - almeno in parte - nelle cucine di tanti ristoranti italiani e stranieri.