Un viaggio indimenticabile attraverso la storia artistica, architettonica, letteraria, civile e spirituale della Napoli sacra
La storia, le opere d’arte, la letteratura, il patrimonio culturale delle chiese di Napoli, dalle origini alla fine del regno borbonico, vengono recuperati attraverso questa passeggiata nelle strade della città greco-romana, medievale e moderna: circa trecento sono le chiese storiche che vi si incontrano. Esse ricompongono la storia artistica, architettonica, letteraria, civile e spirituale della Napoli sacra e rappresentano idealmente la comunione di laicismo e sacralità nella profonda fede dei napoletani, protagonisti assoluti della loro fondazione. Integrando con lo studio dal vero le
fonti classiche (da Celano a Galante), gli scritti di storia di patria (da Croce a Di Giacomo) e la storiografia artistica contemporanea, l’autore di Napoli antica ha ricostruito il suo nuovo personale viaggio, illustrato da preziose immagini, componendo un vivido affresco narrativo delle sue memorie storiche.
Scovare quello che la gente si racconta è impresa difficile perché il romano è allusivo, ermetico, sfuggente e, se preso "di petto", diventa violento come il "greve" d'una volta: è strafottente, carnale, con la battuta facile, la voglia di vivere e di morire addosso. Eppure le leggende ci sono. Cecilia Gatto Trocchi le ha evocate, ha investigato fra la gente e nelle biblioteche, nel labirinto della città e in quello della sua memoria perché è e si sente "romana de Roma".
Città metafisica e volgare, Roma inghiotte in sé la parola e lascia che siano gli “altri” a parlare di lei: Goethe, Stendhal, Gregorovius, Shelley…
Il popolo romano, amante del gesto teatrale e della parolaccia, sembra che in prima persona non voglia parlare. Per lui parlano il Berneri, il Belli, Pasquino, Trilussa, Pasolini o il Papa. Tuffata da secoli nella miseria e nella presunzione, la plebe di Roma ha creato per sé e solo per sé una potenza della parola, una genialità di linguaggio che con grandiosa barbarie esplode in sintesi di un realismo volgare e immaginifico del tutto speciale. Scovare quello che la gente si racconta è impresa difficile perché il romano è allusivo, ermetico, sfuggente: è strafottente, carnale, con la battuta facile, la voglia di vivere e di morire addosso. Eppure le leggende ci sono. Cecilia Gatto Trocchi le ha evocate, ha “investigato” tra la gente e nelle biblioteche, nel labirinto della città e in quello della sua memoria. Ha prestato alle tradizioni popolari la sua voce e la sua sensibilità, dipingendo un insolito affresco fiabesco e magico della Città Eterna.
Miti, storie e misteri di una città rivisitati dalla fantasia popolare
Tra le leggende e i racconti:
L’arte della memoria
Leggende religiose popolari
San Giovanni Boccadoro
Prete Olivo, la morte e il diavolo
Storie di fantasmi
Notte di Carnevale. La leggenda di Beatrice Cenci
Donna Olimpia
Racconti leggendari
La Papessa
Un amore di Lucrezia Borgia
Er grevetto de li Monti
Artemisia
Il Marchese del Grillo
Storie del ghetto di Roma
La principessa di Giudea
La leggenda del papa ebreo
La fata Morgana
Il cicoriaro e la regina incantata
Aladino a Roma
La principessa e la tripparola
Bellezza Orsini, fattucchiera in Roma
La sora Berenice
Nato come linguaggio popolare, fondato sulla tradizione orale, il romanesco si consolidò nel tempo assumendo una sua specifica fisionomia. Il dialetto romano, da sempre amato e odiato, si caratterizza per le sue espressioni colorite e schiette, allegre e divertentissime. È un vernacolo soprattutto parlato, ma anche sancito per iscritto da alcuni grandi della letteratura italiana, si pensi a Gioachino Belli o a Trilussa. Questo volume propone una selezione dei proverbi e modi di dire romaneschi raggruppati per argomento: l'amore, le donne, i peccati, i soldi o la fortuna, insieme a un accurato, prezioso, e a questo punto indispensabile, dizionario.
30 aprile 1945, Adolf Hitler si suicida nel suo bunker, mentre Berlino viene bombardata dagli alleati. Poco dopo, anche il ministro per la propaganda, Joseph Goebbels, si toglie la vita, e quel che resta del terzo reich passa nelle mani dell'ammiraglio Karl Dönitz. Il nazismo sembra finalmente sconfitto, eppure la guerra prosegue per altri dieci giorni. Questo libro vuole raccontare cosa successe in quel lasso di tempo brevissimo, ma davvero significativo e cruciale per le sorti dell'intera Europa e dell'Occidente in genere. Un resoconto giorno per giorno che analizza, per la prima volta in maniera così ravvicinata, gli avvenimenti e le dinamiche interne all'alleanza delle tre superpotenze - Stati Uniti, Gran Bretagna, Unione Sovietica - che avevano lottato insieme contro il nemico comune, ma che di lì a poco si sarebbero allontanate bruscamente. Lo storico Michael Jones ci offre una narrazione dei dieci giorni che cambiarono la storia del mondo, andando a individuare le prime tracce di come tutto sarebbe inevitabilmente cambiato nell'immediato dopoguerra.
Lunghe ombre oscure sembrano addensarsi intorno al tragico destino dei mexica: la profezia del ritorno di Quetzalcoatl, dio rappresentato come un Serpente Piumato, coincide stranamente con lo sbarco sulle coste americane di Cortés e dei suoi uomini. E se Montezuma cerca di placare le divinità indigene con un sacrificio umano, la Santa Inquisizione sta progettando di compiere un bagno di sangue ancora più agghiacciante. Eppure, tra battaglie brutali e sanguinose, l'amore e l'amicizia possono sopravvivere ai massacri: Tozi, una giovane mexica che ha visto morire molti dei suoi cari, userà tutti i suoi poteri magici per salvare le persone che ama; Pepillo, un orfano spagnolo agli ordini di un sadico frate domenicano, viene preso sotto l'ala di Cortés e comincia a imparare ciò che serve per diventare un conquistatore. Divisi dallo scontro delle loro rispettive civiltà, riusciranno i due a sfuggire alla violenza o soccomberanno sotto i colpi della guerra tra indigeni e conquistadores?
Oltre 2700 anni di storia raccontati attraverso 501 domande e risposte che vi sveleranno segreti, aneddoti e curiosità sulla storia di Roma. Lasciatevi condurre per mano, fatevi accompagnare attraverso i secoli ripercorrendo i momenti più e meno noti. Incontrerete imperatori, re, papi, ma anche gente comune e personaggi di strada. Percorrerete strade, vicoli e piazze, scenderete nelle viscere della terra, salirete sui tetti, sarete condotti all'interno di palazzi, musei e chiese. Così rivivrete i momenti che hanno fatto grande Roma, e quelli che l'hanno condotta attraverso i periodi bui della storia. Scoverete misteri irrisolti ed enigmi ancora da risolvere. Come la torcia dell'esploratore illumina la via, questo libro farà luce tra i millenni. Dalle origini di Roma, passerete attraverso i fasti dell'impero, capirete le contraddizioni del Medioevo e quelle della Roma dei papi, vi appassionerete allo splendore del Rinascimento e al fervore patriottico del Risorgimento, e scoprirete la città delle guerre mondiali. Vagabonderete tra millenni, rivivrete gli eventi che hanno fatto e continuano a fare la storia della città.
Frutto del genio poliedrico di Leonardo, il "Trattato" è la summa del suo pensiero pitorico e rappresenta una delle espressioni più alte e significative del Rinascimento. Nata dalla sintesi tipicamente leonardiana di sperimentazione e ricerca sulla natura, quest'opera stabilisce un perfetto accordo tra arte e scienza. Il testo qui riprodotto è quello a cura di M. Tabarrini (1890), condotto sul Codice Vaticano Urbinate 1270 e preceduto dalla "Vita di Leonardo" di Giorgio Vasari.
"Il grande silenzio è stato il mio primo compagno di giochi. Un abbraccio affettuoso e terribile che non mi ha mai abbandonato. Nemmeno ora. E che non mi lascerà mai. Quando la gente mi guarda, pensa che io sia come tutti gli altri, perché la sordità non ha segni evidenti, è un handicap invisibile. Così, spesso, una persona sorda viene scambiata per un qualunque udente. Non lo è affatto, però può riuscire a raggiungere gli stessi traguardi. Come ho fatto io. Con tenacia, passione, coraggio, lottando contro un mondo che a volte non mi è stato amico, contro nemici che avevo perfino in casa e cercavano di opporsi alle mie scelte e di impedirmi di inseguire i miei sogni. Ma io ce l'ho fatta. Questa è la mia storia". Roberto Wirth - proprietario dell'Hassler, l'hotel di Roma dove alloggiano celebrities di ogni parte del mondo - ci racconta in prima persona la sua straordinaria parabola esistenziale, la vita complessa di un uomo nato sordo profondo e costretto a misurarsi con i pregiudizi degli altri, a partire da quelli della sua stessa famiglia.
Affrontare una visita di Roma cercando di coglierne tutti gli aspetti, quelli più visibili e tradizionali e quelli più segreti e particolari, non è facile. La città offre così tante "chiavi di lettura" e tanti volti da scoprire che inevitabilmente si impongono delle scelte, delle limitazioni. Questa guida, concepita come una sorta di manuale enciclopedico articolato alfabeticamente, è uno strumento di consultazione efficace e completo che vuol soddisfare tutte le curiosità del lettore dalla A alla Z. Le voci sono centinaia: monumenti, templi, chiese, fori, obelischi, mura, porte, ponti, palazzi, fontane, musei, gallerie, biblioteche, istituti culturali, tradizioni, feste, gastronomia. Non c'è tessera di questo straordinario mosaico che non venga presa in considerazione: l'attenzione è rivolta all'arte quanto al mito, alla storia quanto alla leggenda e all'aneddotica, al sacro quanto al profano. Si va dalla Roma archeologica a quella medievale, rinascimentale, barocca, fino alla moderna e contemporanea; un viaggio appassionante tra le meraviglie della città di ieri e di oggi, che attraversa vie e piazze, colli e ville, e coinvolge tutti i grandi protagonisti di un tempo: papi e imperatori, scrittori e personaggi mitici, santi e artisti.
Accanito, e non fortunatissimo, giocatore per molti anni, Dostoevskij scrisse "Il giocatore" in soli ventotto giorni nell'ottobre del 1866. Nell'immaginaria stazione termale di Roulettemburg, Aleksej Ivanovic, intellettuale russo sradicato, finisce per rischiare il suo stesso destino. Eroe del romanzo breve "Le notti bianche", opera del periodo cosiddetto "romantico" di Dostoevskij, è la figura del sognatore, nella cui piatta esistenza, chiusa in un mondo di fantasticherie, piomba per un breve attimo la giovane Nasten'ka. Nella più matura espressione della sua vena creativa, Dostoevskij ci presenta ne "La mite" il racconto introspettivo e raggelante di un marito che veglia la giovane moglie morta suicida; "Il sogno di un uomo ridicolo" è il monologo di un uomo che, abbandonato da tutti e deciso a uccidersi, sprofonda in un sogno che lo trasporta in un mondo primordiale, un'onirica età dell'oro.