"La dieta mediterranea difende dal morbo di Alzheimer". "Grande successo della dieta mediterranea in Giappone". "Olio di oliva sempre più sano: è antinfiammatorio". "La dieta mediterranea fa bene alla salute". Per molti anni ci siamo sentiti dire e ripetere - da medici, dietologi, salutisti e opinionisti vari - che il segreto della nostra salute, la grande inconsapevole fortuna di cui noi italiani potevamo godere nel campo del benessere fisico, era la dieta mediterranea. La fatidica, mitica, salvifica dieta mediterranea. Ci voleva un polemista irriducibile come il giornalista e scrittore Paolo Guzzanti per demolire anche quest'ultimo baluardo dell'orgoglio nazionale. "Abbasso la dieta mediterranea" è un atto di accusa, misurato ma fermo, non tanto nei confronti delle buone abitudini alimentari degli italiani, quanto piuttosto verso i "fanatici", gli integralisti del mangiare a base di pasta, pomodori e olio d'oliva. Lungi dal volersi sostituire ai dietisti e agli esperti di nutrizione, Guzzanti ha inteso piuttosto scrivere un "pamphlet gastro-letterario". Il cui punto di partenza poggia su una base reale di polemica medico-scientifica (l'attacco alla dieta mediterranea portato in questi ultimi anni da molti nutrizionisti anglosassoni), per sviluppare poi un percorso di personale narrazione, fatto di ricordi familiari (come mangiavano, o non mangiavano, i padri e i nonni), di esperienze alimentari disperse nella memoria, di sapori e odori che riaffiorano come frammenti di vita vissuta.