Nel nostro mondo tutto sembra a portata di mano e, insieme, complesso e intricato, al punto che ciascuno sperimenta la propria incapacità di stare al passo con l'incalzare delle trasformazioni scientifiche, tecnologiche, economico-finanziarie, culturali e sociali. Si finisce così, quasi inevitabilmente, col rimpiangere un mondo più semplice e interpretabile. Questa sensazione collettiva di complessità suscita un generale desiderio di ordine di stampo fondamentalista che, come un virus, attacca le culture e le religioni, davanti al quale le scienze umane sono tenute a interrogarsi, nel tentativo di delineare nuovi orizzonti, capaci di dare ossigeno al pensiero.