“Accetto tutto” sono state le ultime parole di suor Ilaria Meoli dopo l’incidente stradale che l’ha portata alla morte.
Raccontata in un diario c’è l’esperienza di una carmelitana di santa Teresa di Torino, medico in Africa, pronta a spendersi in ogni situazione della vita. Ilaria trascrive i pensieri scaturiti dal dialogo interiore con Gesù Cristo, con se stessa e con gli altri, alla ricerca di un impegnativo equilibrio, nella permanente oscillazione tra introspezione e comunicazione, solitudine e compagnia, vita religiosa e professione medica, comunità e missione. Entusiasmo e paura, potente desiderio di donarsi e timore della propria inadeguatezza, dedizione generosa e stanchezza fisica: questi gli accenti ricorrenti che rivelano il suo animo appassionato e inquieto, proprio di una donna del nostro tempo che non ha rinunciato a impegnarsi in modo completo ed esigentissimo, in Italia come in Africa.
I testi inediti di Ilaria sono stati raccolti da Maurizio Gronchi, che li ha suddivisi in tre sezioni:
• i dialoghi interiori, disseminati in fogli sparsi (giugno 1992 – luglio 1994; aprile 1997 – settembre 1998; alcuni appunti senza data);
• il diario, scritto di notte o davanti al tabernacolo, composto da tre fitti quaderni (ottobre 1999 – gennaio 2004);
• l’epistolario (dicembre 1993 – gennaio 2007), costituito da lettere varie: a Maurizio Gronchi, alla sorella Simona, ai genitori, al fratello Valerio e famiglia, alle consorelle, agli amici.
• un saggio di tipo medico-filosofico sull’empatia terapeutica; un saggio sull’esperienza spirituale del dolore.