Che cos'è la fede? Come si concilia con le prospettive dell'uomo moderno? Quale posto ha in un mondo dove tutto ciò che è tradizione appare ormai superato, e l'uomo si sente a casa solo "nell'alveo del progresso e del futuro"? Per un Papa teologo come Joseph Ratzinger, la fede cristiana "è qualcosa di più di un'opzione per un fondamento spirituale del mondo": "la sua formula centrale non dice 'Io credo qualcosa', bensì 'Io credo in te'. Essa è l'incontro con l'uomo-Gesù". Il senso del mondo è tutto in questo incontro personale: il "tu" di Gesù vero uomo e vero Dio "mi accorda la promessa di un amore indistruttibile, che non solo aspira all'eternità, ma ce la dona". Le riflessioni raccolte in questo volume - tratte da "Introduzione al cristianesimo", il commento dedicato da Joseph Ratzinger al Simbolo apostolico - partono dall'"acqua salmastra del dubbio" che rischia di soffocare il credente come l'incredulo e toccano il mistero di Dio, il destino di Cristo, la speranza e l'amore-carità, la "vera e totale solitudine, quello stato spaventoso che il teologo chiama 'inferno'", l'immortalità e la risurrezione dei morti, la Chiesa e la sua "paradossale struttura di santità e di miseria". Oggi, dopo la scelta senza precedenti della rinuncia al ministero petrino, questi pensieri rappresentano il lascito spirituale di un grande Pontefice, il dono che una mente limpida e profonda offre alla meditazione di uomini e donne in cerca di risposte alle questioni fondamentali dell'esistenza.