In un tempo come il nostro,così denso di erotismo e di permissività sessuale, potrebbe risultare incomprensibile riflettere sulla verginità consacrata. Nei confronti della verginità, oggi, forse più che contestazione, c’è tanta confusione, accompagnata da poca fede e scarso coraggio di proporre la bellezza e la fecondità di questa scelta di vita cristiana. La verginità consacrata è un dono,un carisma,un evento di grazia per chi, in vista del Regno,instaura un rapporto personale ed esclusivo con Cristo, decidendo radicalmente di non possedere nulla, neanche il proprio corpo. La verginità consacrata, vissuta nella Chiesa locale, si nutre dell’innamoramento,non c’è altra spiegazione logica o razionale. L’unica gioia della vergine è e sarà Cristo.
DESTINATARI Religiosi e religiose,istituti di formazione
AUTORE
Vincenzo Pelvi, nato a Napoli nel 1948, è stato Vicario generale e Vescovo ausiliare dal 1999 al 2006. Giornalista pubblicista e direttore del settimanale diocesano,ha insegnato per oltre vent’anni Teologia dei sacramenti, Teologia liturgica e Antropologia teologica presso la Facoltà teologica dell’Italia Meridionale di Napoli. Ha pubblicato testi di dogmatica e di spiritualità, scrive per “L’Osservatore Romano” e l’“Avvenire” e collabora con varie riviste. Segretario generale del XXX Sinodo, dal 1981 al 2006 è stato Consulente dell’USMI diocesana. Delegato per l’Ordo virginumdella Diocesi di Napoli dal 1998 al 2006, ha approfondito il carisma della verginità consacrata e ha tenuto relazioni a diversi incontri nazionali. Dal 14 ottobre 2006 è Arcivescovo Ordinario militare per l’Italia.