Il libro vuole far emergere, in maniera serena ma seria, i possibili effetti negativi dei media sulla concezione della vita dei giovani (consumismo, banalizzazione dei sentimenti,
paura, indifferenza e diffidenza sociale, impoverimento linguistico e nei processi di apprendimento, intolleranza, aggressività, concezione oggettificata della donna e così via). Tali effetti sono individuati non sulla base di valutazioni personali dell’Autrice, ma in base ai risultati dello straordinario patrimonio scientifico internazionale sul tema, che l’Autrice ha monitorato nel corso di tre decadi (il primo libro dedicato al tema è dell’82, Età evolutiva e televisione, ERI; l’ultimo impegno istituzionale è stato il Libro Bianco Media e minori, realizzato al Censis per l’Agcom). Il volume sceglie uno stile espressivo facile, nello sforzo di accrescere la consapevolezza diffusa di genitori e insegnanti, perché siano maggiormente coscienti rispetto ai messaggi mediatici e più capaci di interagire. Non è un manuale, è un libro che in forma leggera – ma non superficiale – intende proporre una critica costruttiva al modello culturale veicolato dai media.
L'autrice
Elisa Manna è responsabile per la Fondazione Censis del Settore Politiche
Culturali. È vicepresidente del Comitato istituzionale Media e Minori e membro del Consiglio Nazionale degli Utenti (Agcom). Fa parte del Consiglio pastorale della diocesi di Roma. Nel corso di trent’anni di attività ha diretto numerosissime ricerche nel campo dei media e delle politiche culturali e pubblicato diversi studi e approfondimenti.