Attraverso ottantotto voci alfabeticamente declinate, da Agnello a Voto, Gianfranco Morra svolge in queste pagine un corredo di riflessioni, tra antropologia e sociologia, che illuminano la condizione attuale dell’uomo occidentale, immerso in un contesto politico-culturale dove evidenti sono i segni di decadenza: declino economico, dissoluzione dei legami familiari, droga e pratiche abortive, fuga dalla razionalità critica, capricci o pretese narcisistiche rivendicati come diritti inalienabili e altro ancora. Se in Europa invertebrata (Ares, 2006) Morra aveva denunciato limiti e insufficienze della costruzione politica europea, in questo saggio legge e interpreta le trasformazioni avvenute nel costume e nell’etica dalla fine dell’Ottocento ai giorni nostri. Le voci qui accolte fotografano infatti i valori prevalenti nel nostro Paese, assai simili a quelli degli altri Paesi occidentali. È giudizio comune che l’Occidente, nel secolo appena trascorso, sia cambiato più che nei due millenni precedenti, e che i fondamenti della civiltà occidentale (ragione filosofica, diritto naturale, personalismo religioso) si siano oggi indeboliti al punto da produrre crisi di identità e paralisi della solidarietà Questi valori, che la Chiesa cattolica ha saputo sintetizzare e promuovere per due millenni nella più alta civiltà finora esistita, costituiscono lo sfondo dell’Antidizionario, il riferimento a un lascito del passato indebolito e dimenticato, ma non ancora estinto. In un presente nel quale prevalgono l’eclissi della ragione, lo sfascio morale, la morte del diritto e l’assenza di Dio; e nel quale tuttavia non è difficile scorgere nostalgie di senso e attese di un recupero nel futuro.
Non si tratta dunque di un «dizionario», ma di un «antidizionario», che intende cogliere gli aspetti più evidenti dell’antioccidentalismo dell’Occidente. «Antidizionario», certamente, ma sempre dell’«Occidente», poiché la cultura occidentale, nonostante le attuali sue derive, è tuttora cristiana. Tale la convinzione dell’autore che, nel redigere il bilancio di un’epoca, addita positivi cammini per il risveglio dell’Occidente.