Il volume offre una preziosa e significativa raccolta di quanto è uscito dallapenna e dal cuore del beato Giacomo Alberione, il più grande ammiratoredi San Paolo dell’ultimo secolo. Tra la fine del 1800 e i primi del 1900, il giovane Alberione, percependol’attualità dell’invito di Cristo “Venite tutti a me” (Mt 11,28) e osservando lafuga delle masse dalla Chiesa, immagina una nuova evangelizzazione, accan-to a quella che tradizionalmente faceva perno sulla parrocchia.Per dare allaChiesa del suo tempo una forma di evangelizzazione nuova e una figura dinuovo apostolo, nella sua creatività innovativa egli assume San Paolo amodello. Riproponendo la grande passione per Cristo e per l’annuncio delVangelo di San Paolo e del beato Aberione,questa raccolta di scritti mettein luce l’originalità di una proposta spirituale e apostolica che, lasciando insecondo piano la tradizionale via dell’“imitazione di Cristo” pone al centroquella della conformazione a Lui, nella straordinaria consapevolezza che ilRisorto è vivo e operante nel cuore di ogni credente. L’obiettivo diAlberione è chiaro:riproporre a chiare lettere quanto Paolo raccomandavaai credenti della prima ora.
AUTORE Giacomo Alberionenacque a San Lorenzo di Fossano (Cuneo),il 4 aprile 1884.Il 25 ottobre 1896 entrò nel seminario di Bra,dove rimase fino alla primavera del 1900;dopo sei mesi trascorsi in famiglia tra preghiera e lavoro nei campi,si trasferì nel seminario di Alba. Nella notte fra il 31 dicembre 1900 e il 1° gennaio 1901,durante l’adorazione eucaristica,ebbe l’intuizione di un cammino speciale voluto da Dio per lui e per altri.Venne ordinato sacerdote il 29 giugno 1907 e,il 9 aprile 1908, conseguì la laurea in Teologia.Il 20 agosto 1914,ad Alba,pose il primo germe della futuraCongregazione,aprendo la Scuola Tipografica Piccolo Operaio.Il 5 ottobre 1921 fu costituita la Pia Società San Paolo,che il 12 marzo 1927 divenne società religiosa clericale di diritto diocesano.Il giorno successivo don Giacomo Alberione emise la professione religiosa,assumendo il nome di Giuseppe.Tra il 1915 e il 1960 fondò quattro Congregazioni femminili e diversi Istituti secolari.Nel luglio del 1936 si trasferì definitivamente a Roma, dove morì il 26 novembre 1971,confortato dauna visita di Paolo VI.