"Leggi o non bisogna pubblicarne affatto, o rarissime". È una delle massime più celebri di questa piccola opera di Giulio Mazzarino: uno dei più grandi statisti dell'Ancien Regime, cui va, insieme a Richelieu, di cui fu successore nella carica di primo ministro e consigliere del re Luigi XIII, e poi della reggente Anna d'Austria, madre di Luigi XIV, il Re Sole, il merito della trasformazione della Francia in grande potenza europea. Pubblicato per la prima volta in Italia nel 1698, il Breviario dei politici riassume in brevi massime il pensiero non solo del grande diplomatico italiano, ma anche, in qualche modo, di un'intera epoca, quella che dal Rinascimento giunge fino all'Illuminismo e che si concluderà con la Rivoluzione Francese e la fine dell'Ancien Regime. Discrezione, dissimulazione e misura le virtù del politico secondo Mazzarino. Naturalmente, virtù di un tempo perduto.