BRIGATE NERE. MUSSOLINI E LA MILITARIZZAZIONE DEL PARTITO FASCISTA REPUBBLICANO
Autore: GAGLIANI DIANELLA
Editore: BOLLATI BORINGHIERI
Data di pubblicazione: Novembre 2017
Collana: SAGGI. STORIA
Codice: 9788833929309
Dimensioni: 14,3 cm x 22,1 cm x 2,8 cm
Peso: 427 g
Pagine: 319
Disponibilità: DISPONIBILE IN 6/7 GIORNI
Spedizione gratis per ordini sopra i 69,99 €
(per pagamenti effettuati con carta di credito o PayPal.)
Descrizione di "BRIGATE NERE. MUSSOLINI E LA MILITARIZZAZIONE DEL PARTITO FASCISTA REPUBBLICANO"
Nel giugno 1944 Mussolini, a capo della Repubblica sociale italiana, decretava: «La struttura politico-militare del Partito si trasforma in organismo di tipo militare e costituisce il Corpo Ausiliario delle squadre d'azione di Camicie Nere». Sottoposte alla «disciplina militare ed al Codice penale militare del tempo di guerra», il 1° luglio nascevano le Brigate nere, con esclusive funzioni di lotta contro i «ribelli». Il fascismo tornava dunque ad armarsi, come agli inizi squadristi della sua parabola. Nella memoria collettiva quella milizia di «credenti, obbedienti, combattenti» è diventata l'emblema stesso della Repubblica di Salò e del suo «terrore senza passioni». Grazie a un'enorme ricerca documentale su fonti d'archivio e pubblicistica di regime, Dianella Gagliani ricostruisce il passaggio alla militarizzazione del Partito nella condizione subalterna di alleato-occupato in cui si trovava l'Italia di allora. La sua attentissima indagine storiografica non perde mai di vista l'intreccio tra i diversi piani: l'apparato istituzionale e le vicende di gruppi e di singoli, i modelli di «santa avanguardia» e comunità guerriera a cui si richiamava il brigatismo nero, la realtà di una violenza sempre più brutale. Con la «consapevolezza - dolorosa - che quel mondo appartiene a noi e a quelli che verranno dopo di noi, come parte integrante della nostra storia e del nostro patrimonio comune, e che un ragionamento intorno ai caratteri della nazione e della cittadinanza non può prescindere da questo tassello». Prefazione di Claudio Pavone.