Il Café Julien (nella realtà il famoso Lafayette Hotel di Manhattan) è il centro di gravità di un gruppo disparato e vivace di clienti fissi, il luogo dove vanno per dimenticare gli amori falliti e trovarne di nuovi, per scroccare denaro, per rovinare la reputazione altrui, per ritirare messaggi, per vedere e farsi vedere. Rick Prescott è in cerca del suo amore perduto. Jerry Dulaine, arrampicatrice sociale, ed Elsie Hookley, matrona della buona società bostoniana, si uniscono in un'alleanza scellerata per infiltrarsi fra i ricchi newyorchesi. Dalzell Sloane e Ben Forrester sono una coppia di sconosciuti pittori che architettano un piano per far soldi sfruttando il nome del loro amico Marius, un artista i cui dipinti sono saliti alle stelle subito dopo la sua morte. Con il suo umorismo tagliente e spietato, mescolando a queste trame le lotte, gli intrighi e i desideri di una manciata di personaggi secondari, Dawn Powell prende di mira il mondo degli artisti e si fa beffe della vita bohémien di Manhattan. E la storia della New York degli anni Quaranta, di quel Greenwich Village che l'autrice ha conosciuto, amato e catturato meglio di qualsiasi altro scrittore americano, diventa un ritratto corale e ironico della società moderna, con tutte le sue contraddizioni, ipocrisie e assurdità. Introduzione di Natalia Aspesi.