L'autore descrive la cruda e drammatica realta del popolo delle favelas di Rio de Janeiro, accompagnandoci alla scoperta delle grandi risorse di questo popolo brasiliano. Puo capitare, aggirandosi tra i vicoli delle favelas di Rio de Janeiro, di sentire qualcuno che intona una canzone che fa piu o meno cosi: la vita e bella, e bella, e bella! E' la canzone degli immigrati del nord-est che, abbandonate la campagne, si sono ritrovati accampati ai margini della citta meravigliosa", vivendo di espedienti e, apparentemente, senza prospettive. Le periferie di Rio de Janeiro, come di altre metropoli, sono lacerate da poverta, fame, abbandono, violenza, degrado, sfruttamento minorile, narcotraffico. Com'e possibile allora cantare la bellezza di questa vita? L'autore ci accompagna, attraverso la sua lunga esperienza, alla scoperta delle grandi risorse del popolo brasiliano: la musica e la danza, l'allegria, la convivialita, il sentimento religioso e, soprattutto, la comunita"