Negli anni conclusivi dell’Ottocento la costa egea della Turchia fu testimone di tre delle più grandi scoperte archeologiche di tutti i tempi. Due di queste – il ritrovamento delle rovine di Efeso e di quelle di Troia – suscitarono grande interesse nell’opinione pubblica. La terza, invece, nel 1881, fu immediatamente riavvolta dal segreto.
Fu mantenuta nel segreto perché nessuno poteva credere ad un ignoto prete francese che, seguendo le visioni di una mistica tedesca altrettanto sconosciuta, diceva d’aver trovato proprio la casa in cui la Vergine Maria aveva trascorso i suoi ultimi anni. Alla fine del secolo, a seguito di nuove indagini, tutto divenne così chiaro che alcuni studiosi proclamarono autentica la scoperta e papa Leone XIII dichiarò il sito luogo di pellegrinaggio.
Ai nostri giorni, la casa è uno dei santuari mariani più importanti della cristianità. I papi Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI sono venuti pellegrini a questa casa e oltre un milione di persone, appartenenti a religioni diverse, la visitano ogni anno. Così, essa è diventata semplicemente la casa più importante del mondo.
Il presente libro ripercorre i duemila anni di storia di queste pietre, dapprima abitate, quindi venerate, poi dimenticate e infine fortunatamente ritrovate e offerte alla memoria e alla venerazione di cristiani e musulmani.
Donald Carroll, nazionalità inglese, autore di oltre una dozzina di libri, è un riconosciuto esperto delle vicende storiche e geografiche della Turchia antica e recente.