Perché la Chiesa deve comunicare e perché si deve comunicare.
Partendo dal documento Comunicazione e missione. Direttorio sulle comunicazioni sociali nella missione della Chiesa, l’Autore evidenzia la necessità della comunicazione ad intra e ad extra la Chiesa nell’attuale scenario moderno. Dopo la definizione di «comunicazione», si passa a un breve excursus sui vari «modelli di comunicazione» (autori come Lasswell, McQuail, Hymes e altri...), per arrivare al concetto di «comunicazione efficace», obiettivo verso il quale anche la Chiesa per sua natura deve puntare.
Il terzo capitolo è dedicato a esempi pratici su come utilizzare (e creare) alcuni strumenti di comunicazione, come:
la comunicazione scritta: comporre una lettera, una e-mail, un comunicato stampa; la conferenza stampa (cartella, orari, luogo, inviti, relatori...); gli eventi (congressi, convegni, tavole rotonde, simposi, seminari).
«Nata dall’evento comunicativo del Verbo, la Chiesa è costituita
essenzialmente come trasmissione di questo evento di comunicazione tra gli uomini nelle forme comunicative della società umana. forme legate alla storia, al tempo. forme contingenti..., che offrono nuove opportunità per andare in tutto il mondo e predicare il Vangelo ad ogni creatura».
(Comunicazione e missione n. 40)
Punti forti
Istruzioni pratiche per gli animatori, per comporre un comunicato stampa, una lettera, un invito; per impostare una conferenza stampa e altri eventi.
È una buona sintesi del Direttorio sulle comunicazioni sociali per quanto riguarda l’operato della Chiesa italiana in riferimento alle strategie comunicative.
destinatari
Animatori della cultura e della comunicazione nelle diocesi e nelle parrocchie.
Autori
Alessandro paone è sacerdote per la Diocesi di Albano e licenziando presso l’Istituto Redemptor hominis della Pontificia Università Lateranense al corso di Teologia Pastorale della Comunicazione.Attualmente è Direttore dell’Ufficio per le comunicazioni sociali e parroco.