Il Codice del Diritto internazionale intende offrire al lettore un quadro esaustivo delle norme che disciplinano l’ordinamento internazionale e le organizzazioni internazionali e a tal fine riporta, oltre alle varie Convenzioni e Trattati, alcuni strumenti (dichiarazioni, principi guida e soft law) che, benché non vincolanti, contribuiscono per il loro innegabile valore etico-politico alla progressiva evoluzione del diritto internazionale.
L’opera è suddivisa in nove parti alcune delle quali sono dedicate alle fonti del diritto internazionale, alla successione e immunità degli Stati, e alle organizzazioni internazionali; altre parti, oltre a essere rivolte alle tematiche economicointernazionali, dei diritti umani, dell’ambiente e alla soluzione pacifica delle controversie, contengono le disposizioni statutarie della Corte internazionale di giustizia, della Corte di giustizia dell’UE e del Tribunale internazionale per il diritto del mare. L’ultima parte, infine, raccoglie una serie di provvedimenti che disciplinano l’adattamento dell’Italia al diritto internazionale e al diritto dell’Unione europea.
Per le sue caratteristiche, il Codice è di particolare utilità per le prove scritte del concorso a segretario di legazione, nonché per i giuristi, per i cultori della materia e per quanti si apprestano ad affrontare lo studio di discipline internazionalistiche in vista di esami universitari e concorsi pubblici (carriera diplomatica, organizzazioni internazionali etc.).