Il lungo e affascinante percorso dell’Europa unita si scontra quotidianamente con la grave crisi economica che dal 2008 ha coinvolto gli Stati occidentali.
In tutti gli Stati membri si sollevano voci di dissenso, come se l’Unione europea fosse, con le sue politiche economiche, la causa di tutti i malesseri, dimenticando che gli attori del processo decisionale sono gli Stati stessi e le loro classi politiche e dirigenti. Certamente il meccanismo europea è perfettibile come ogni realtà umana. Il nucleo del problema, però, sta nella visione della Politica che è diventata Economia prescindendo da ogni analisi filosofica ed etica.
Vero è che la Comunità europea, oggi Unione Europea, nata sotto gli auspici di grandi e lungimiranti uomini politici, con la sottoscrizione il 25 marzo del 1957 da parte dei rappresentanti di Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo e Olanda a Roma del Trattato istitutivo della Comunità Europea, ha assicurato all’Europa un periodo di pace durevole, di crescita economica mai conosciuti prima. La Comunità europea nasce da un accordo di collaborazione economica e su di esso fonda il suo sviluppo. Oggi è più che mai evidente la mancanza di un autentico progetto politico, scoglio su cui si infrange la effettiva realizzazione di una entità politica che non potrà essere costruita secondo le tradizionali categorie della scienza della politica di “Stato unitario” e/o “Stato federale”.
Né può tacersi il deficit democratico tutt’ora presente nelle relazioni tra i cittadini e l’Unione. Tuttavia le evoluzioni dei trattati, frutto di anni di mediazione tra le varie politiche nazionali, sono volte a creare nuove forme di collaborazione tra Stati sovrani che, pur mantenendo la propria identità e peculiarità politica e culturale, operino unitariamente dal punto di vista sia economico sia politico. Riteniamo che l’ideale comunitario, frutto di menti illuminate e politicamente avvedute, sia oggi più che mai attuale e vivo, la sola strada possibile per continuare ad assicurare al nostro futuro sicurezza e stabilità politica, economica e una pace duratura.