In tempi in cui si annunciano “bizzarre apocalissi”, queste pagine si soffermano sull’attesa cristiana. La Chiesa è tutta protesa verso il ritorno del suo Signore. Gesù ritornerà. La storia avrà una conclusione. Gesù parlando ai discepoli sull’andamento dei secoli a venire previde guerre, rivoluzioni, terremoti, carestie, segni tutti che ricordano quanto profonda sia la malattia del mondo. Il mondo, infatti, non è pienamente redento: la redenzione è solo il lievito nascosto nelle pieghe della storia, che il ritorno del Signore rivelerà e porterà a compimento. La Chiesa non conosce il giorno e l’ora del ritorno del Signore ma desidera con tutta l’anima andargli incontro con la lampada accesa della fede, della speranza e della carità. L’unica scelta veramente sapiente non è quella di cercare la data della fine del mondo ma quella di incamminarsi sulla via della penitenza e della conversione
L'autore Angelo Comastri, arciprete di San Pietro e vicario generale di Sua Santità per la Città del Vaticano, è stato ordinato sacerdote nel 1967. Chiamato a Roma per lavorare nella Congregazione per i vescovi, ricoprì contemporaneamente il ruolo di padre spirituale nel Seminario Romano Minore. Nel 1971 lasciò Roma per assumere la direzione del Seminario della sua diocesi. Consacrato vescovo di Massa Marittima-Piombino nel 1990, fu nominato nel 1996 Delegato Pontificio per la Santa Casa di Loreto. Qui visse un’intensa esperienza di accoglienza dei pellegrini e un ricco e apprezzato ministero di predicazione. Contemporaneamente fu nominato presidente della Conferenza episcopale marchigiana, del Comitato per i congressi eucaristici nazionali italiani, del collegamento nazionale dei santuari italiani. Nel 2000 fu nominato presidente del Comitato italiano del Grande Giubileo. Benedetto XVI lo ha insignito della porpora cardinalizia nel 2007.