«Quando le proposi per la prima volta di spendersi in un genere letterario (apparentemente) nuovo per lei, quando cioè la sfidai ad affacciarsi per tre mesi (gennaio, febbraio e marzo 2013) dalla speciale “finestra” che apriamo ogni giorno sulla prima pagina di Avvenire – il giornale che l’ha scelta, e che lei ha scelto –, Marina provò a eccepire, accennò a resistere, ma poi accettò. La rubrica, mi disse, sarebbe stata In viaggio. Venne poi un anno di quotidianità raccontata, settimana dopo settimana. Perché è sempre In un giorno come gli altri che si può essere accompagnati “ad ascoltare, per una volta, anche sé stessi”. Poi, a ritmare in modo diverso quell’ascolto, ecco di nuovo la “finestra” aperta sulla nostra prima pagina per ancora tre mesi (luglio, agosto e settembre 2015). E l’audacia di usarla, stavolta, per farci entrare nella dimensione intima e immensa di una casa di montagna e dello sguardo dei piccoli: Con occhi di bambina». Questo libro, che raccoglie i settantotto racconti della fortunata rubrica, «è la dimostrazione che accade sul serio: possiamo ritrovare occhi bambini. Quando succede è molto spesso per il dono con cui qualcuno, come Marina Corradi, li riaccende per noi con un “raro rombo di motore”, “in un crepitìo di scintille”, tra “ragnatele come oro” e in un baluginante “saluto del mezzogiorno, candido e segreto”. Un libro così bello è la felice prova che ogni stagione che ci è data è molto di più della somma dei suoi diversi momenti. Eppure ognuno di essi resta e vale».
Dalla Prefazione di Marco Tarquinio