L'esperienza della gravidanza, del parto e dei primi mesi con il bambino rappresenta uno dei momenti più intensi della vita di una coppia. Oltre all'impegno fisico legato ai cambiamenti organizzativi e ai nuovi ritmi quotidiani, si attivano emozioni nuove e profonde, alcune assolutamente imprevedibili, altre non del tutto coscienti. Soprattutto con il primo figlio, le incognite possono produrre paure spesso eccessive o inutili. Ogni timore, però, può essere utilizzato positivamente: la paura, se contenuta, ci rende attenti e sensibili, ci mostra l'importanza e il valore di ciò che stiamo compiendo, ci spinge ad affidarci a chi può darci una mano, ci aiuta ad accettare i nostri limiti. Alessandro Volta, pediatra, risponde alle più frequenti "paure" (che il bambino non sia sano, che stia male durante il parto, di non riuscire ad allattarlo, di non interpretarne il pianto) espresse da mamme e papà durante gli incontri di accompagnamento alla nascita che tiene da molti anni, e a quesiti reali molto specifici (come rendere indolore il distacco dal seno, come abituare il piccolo a dormire da solo, l'uso della fascia bebé, le precauzioni quando si viaggia in auto o in aereo, è giusto parlare in "mammese", la lettura precoce, le vaccinazioni, il ritorno della mamma al lavoro e l'aiuto dei nonni), formulati nel periodo successivo alla nascita.