Nel suo ultimo rapporto «Sette religiose e nuovi movimenti magici in Italia» (1998), il Ministero dell’Interno definiva un crescente allarme sociale il proliferare di gruppi religiosi o pseudoreligiosi che hanno caratteristiche tali da rappresentare veri e propri pericoli per la libertà personale e la salute dell’individuo, la proprietà, l’educazione e le istituzioni democratiche. Tutti siamo testimoni di come oggi, nella generale crisi dei valori, venga dato nuovo rilievo al mito, all’onirico, alle visioni, all’astrologia, alla cartomanzia, alle preveggenze. C’è un ritorno al ‘fattore religioso’, che lascia ampio spazio alla nascita di forme anche pericolose di religiosità e di fanatismo apocalittico. Nella continua ricerca di significati e di risposte dell’uomo contemporaneo, i leader di culti distruttivi raccolgono frutti a piene mani, mietendo tra insicurezze e fragilità, tra necessità e paure.
L’autrice, da tempo impegnata a studiare questi fenomeni, ne definisce i contorni, illustra le tecniche di persuasione (dal lavaggio del cervello agli altri procedimenti condizionanti), si sofferma sulle “utopie” (dalle società perfette alle fantasie patologiche di impostori e fanatici), descrive i “culti distruttivi” celati dietro la libertà di fede e di associazione, illustra come si procede al controllo mentale degli adepti.
Sommario. Presentazione (C. Bini). Introduzione. 1. Tecniche di persuasione. 2. La società perfetta. 3. I culti distruttivi. 4. Il controllo mentale. Postfazione (B. Cadei). Bibliografia.
Note sull’autrice
Patrizia Santovecchi (1957), presidente nazionale ONAP (Osservatorio nazionale abusi psicologici), consigliere nazionale GRIS (Gruppo di ricerca e informazione socioreligiosa), è consulente nel campo della ‘nuova religiosità’ nelle diocesi di Firenze, Prato e Fiesole, dove svolge anche un servizio di ricerca e informazione socioreligiosa.
Già autrice di: Figli di un dio Tiranno. Dieci storie di fuoriusciti da gruppi religiosi, Avverbi, Roma 2002; con B. Cadei, Da Testimone di Geova a…? Un aiuto per chi vuole uscire, EDB, Bologna 2002.